31 marzo 2006
29 marzo 2006
"Punto, punto e virgola, due punti!"
Oh che bello mi ha pubblicato il commento e allora scrivo così senza metterci nemmeno un segno d'interpunzione a titolo di omaggio tributo riconoscimento e intanto saluto gli amici la mamma il papà e tutte le persone che mi conoscono speriamo che torno presto a casa non vedo l'ora di riabbracciarvi tutti fatemi sentire la canzone quella che mi piace tanto magari datemi un pizzicotto ma dai non ci posso credere non ci posso madonna è troppo bello ma ti rendi conto oppure no insomma punto e stop
Sei un genio!
(e io che pensavo fossi solo una bella ragazza)
Zu martedì, 28 marzo 06 00:39
27 marzo 2006
Secondo me devi piantare il computer...
Lo faccio, lo faccio: sabato, per esempio, siamo andati tutti e quattro a Ivrea per assistere a una partita dei cuginetti, che hanno vinto con il nostro caloroso incoraggiamento dagli spalti.
Ieri poi ho portato i bimbi al parco di Villa Litta, ad Affori, dove Lorenzo ha provato il suo nuovo equipaggiamento da minibasket mentre Francesca con un'amichetta non si scollava dall'esibizione ippica che era in corso.
Però, di tanto in tanto, momenti di dolce malinconia mi acchiappano comunque, indipendentemente dalla presenza davanti al monitor. Per fortuna non mi ammosciano la voglia di vivere né prosciugano l'energia per sorridere, nonostante una sorta di patimento per una mancata pienezza, quella che reclamano il sangue e il cuore quando pulsano per conto loro.
Ieri poi ho portato i bimbi al parco di Villa Litta, ad Affori, dove Lorenzo ha provato il suo nuovo equipaggiamento da minibasket mentre Francesca con un'amichetta non si scollava dall'esibizione ippica che era in corso.
Però, di tanto in tanto, momenti di dolce malinconia mi acchiappano comunque, indipendentemente dalla presenza davanti al monitor. Per fortuna non mi ammosciano la voglia di vivere né prosciugano l'energia per sorridere, nonostante una sorta di patimento per una mancata pienezza, quella che reclamano il sangue e il cuore quando pulsano per conto loro.
26 marzo 2006
Sedani, ancora
Pubblicata anche la continuazione in 997 battute dell'incipit di Paolo Bolla, che ho intitolato Chiamo io.
24 marzo 2006
30 anni dal golpe militare in Argentina
Tre promemoria, poi magari qualche parola in più:
- il film di Marco Bechis Garage Olimpo
[un capolavoro per come riesce a far inorridire* senza mostrare direttamente le torture fisiche. Nota a margine sulla scomposizione del meccanismo narrativo: interessante come cambia nello spettatore la considerazione dell'atto terroristico iniziale dopo che vengono rese note le circostanze.
* Andai a vederlo da solo. All'intervallo, una ragazza della fila davanti alla mia corse in bagno a vomitare. Scoprii alla fine che era lì con una mia conoscente e decidemmo di andare tutti insieme a rifarci la bocca con qualche bicchiere di vino: la vita si prendeva l'ennesima rivincita contro la desolazione subumana]
- il romanzo di Manuel Vázquez Montalbán Quintetto di Buenos Aires
[per una volta, Pepe Carvalho indaga in Sudamerica e affiorano o meglio si impongono i nodi irrisolti dell'ingiustizia disumana, come i bambini sottratti ai desaparecidos e dati in adozione agli amici dei golpisti]
- il raccontare di Massimo Carlotto Le irregolari. Buenos Aires Horror Tour
[il tema delle Abuelas e un giro turistico impietoso nel ricordare che la spietatezza insana e imperdonabile va moltiplicata per 30.000, trentamila vite calpestate]
- il film di Marco Bechis Garage Olimpo
[un capolavoro per come riesce a far inorridire* senza mostrare direttamente le torture fisiche. Nota a margine sulla scomposizione del meccanismo narrativo: interessante come cambia nello spettatore la considerazione dell'atto terroristico iniziale dopo che vengono rese note le circostanze.
* Andai a vederlo da solo. All'intervallo, una ragazza della fila davanti alla mia corse in bagno a vomitare. Scoprii alla fine che era lì con una mia conoscente e decidemmo di andare tutti insieme a rifarci la bocca con qualche bicchiere di vino: la vita si prendeva l'ennesima rivincita contro la desolazione subumana]
- il romanzo di Manuel Vázquez Montalbán Quintetto di Buenos Aires
[per una volta, Pepe Carvalho indaga in Sudamerica e affiorano o meglio si impongono i nodi irrisolti dell'ingiustizia disumana, come i bambini sottratti ai desaparecidos e dati in adozione agli amici dei golpisti]
- il raccontare di Massimo Carlotto Le irregolari. Buenos Aires Horror Tour
[il tema delle Abuelas e un giro turistico impietoso nel ricordare che la spietatezza insana e imperdonabile va moltiplicata per 30.000, trentamila vite calpestate]
23 marzo 2006
22 marzo 2006
21 marzo 2006
Sbocciò
Questa mattina con la Primavera alle 6.00 è nata ANNA.
Rita e Mario
Una bimba doppiamente benedetta dalla musica, se è vero com'è vero che i suoi genitori convolarono sui ritmi della BSM e se è vero come mi sussurrarono che fu concepita dopo un concerto estivo dei Blubaluba.
Benvenuta piccolina!
Congratulazioni e baciabbracci affettuosi a mamma e papà.
Rita e Mario
Una bimba doppiamente benedetta dalla musica, se è vero com'è vero che i suoi genitori convolarono sui ritmi della BSM e se è vero come mi sussurrarono che fu concepita dopo un concerto estivo dei Blubaluba.
Benvenuta piccolina!
Congratulazioni e baciabbracci affettuosi a mamma e papà.
DiVersiOne
Le Spaventapassere, segnalando che oggi è la giornata mondiale della poesia, invitano a pubblicarne una sul proprio blog. Volentieri provvedo (e traduco).
Si fosse n'auciello
Si fosse n'auciello, ogne matina
vurria cantà 'ncoppa 'a fenesta toja:
"Bongiorno, ammore mio, bongiorno, ammore!"
E po' vurria zumpà 'ncoppa 'e capille
e chianu chiano, comme a na carezza,
cu stu beccuccio accussì piccerillo,
mme te mangiasse 'e vase a pezzechillo...
si fosse nu canario o nu cardillo.
(Antonio De Curtis, in arte Totò)
Se fossi un uccello
Se fossi un uccello, ogni mattina
vorrei cantare sulla tua finestra:
"Buongiorno, amore mio, buongiorno, amore!"
E poi vorrei saltarti sui capelli
e piano piano, come una carezza,
con questo mio beccuccio piccolo,
ti mangerei di baci a pizzico...
se fossi canarino o cardellino.
Si fosse n'auciello
Si fosse n'auciello, ogne matina
vurria cantà 'ncoppa 'a fenesta toja:
"Bongiorno, ammore mio, bongiorno, ammore!"
E po' vurria zumpà 'ncoppa 'e capille
e chianu chiano, comme a na carezza,
cu stu beccuccio accussì piccerillo,
mme te mangiasse 'e vase a pezzechillo...
si fosse nu canario o nu cardillo.
(Antonio De Curtis, in arte Totò)
Se fossi un uccello
Se fossi un uccello, ogni mattina
vorrei cantare sulla tua finestra:
"Buongiorno, amore mio, buongiorno, amore!"
E poi vorrei saltarti sui capelli
e piano piano, come una carezza,
con questo mio beccuccio piccolo,
ti mangerei di baci a pizzico...
se fossi canarino o cardellino.
EvapoRAM
Ci ho messo il titolo e 1000 battute e le ho incollate sotto l'incipit di Luca Ragagnin per Sedani, il gioco-concorso delle storie raccontate a mano ideato da Alice Avallone per conto della Biblioteca Astense.
20 marzo 2006
No, no, no, non si può più dormire
(Babsi Jones)
Notti di sangue e di terrore
scendono a valle sul mio paese
chi pagherà le vittime innocenti?
chi darà vita a Pinelli il ferroviere?
(Yu Kung, Luna rossa)
18 marzo 2006
Festa del papà
In anticipo, i piccoli mi hanno gratificato con lavoretti e pensierini.
Lorenzo ha dettato alla sua educatrice Stefania e sottoscritto in lettere dorate: "Il mio papà è spesso contento. Al mio papà piace tanto guardare le partite. Mio papà è contento quando insieme facciamo le passeggiate in bici." Poi mi ha spiegato dettagliatamente la realizzazione della scultura-ritratto.
La Cajuina, dopo essersi trattenuta a lungo sul ballatoio, si è presentata con disegno e dedica: "Caro papà, visto che a scuola non abbiamo festeggiato la festa del papà, e io non ho avuto il tempo di farti un regalo, ho improvvisato ora e ho fatto un ritratto a un passerotto, che si era posato per un po' facendo ogni tanto un breve tratto volando. Tanti auguri papi! Francesca P."
Lorenzo ha dettato alla sua educatrice Stefania e sottoscritto in lettere dorate: "Il mio papà è spesso contento. Al mio papà piace tanto guardare le partite. Mio papà è contento quando insieme facciamo le passeggiate in bici." Poi mi ha spiegato dettagliatamente la realizzazione della scultura-ritratto.
La Cajuina, dopo essersi trattenuta a lungo sul ballatoio, si è presentata con disegno e dedica: "Caro papà, visto che a scuola non abbiamo festeggiato la festa del papà, e io non ho avuto il tempo di farti un regalo, ho improvvisato ora e ho fatto un ritratto a un passerotto, che si era posato per un po' facendo ogni tanto un breve tratto volando. Tanti auguri papi! Francesca P."
16 marzo 2006
I got the blues
Monday Blues, ma di domenica.
La sera di domenica 19 marzo 2006 potrai trovarmi lì, al Mi Cantino di Monza, per una volta come avventore, e dopo un po' di sbevazzamenti e smangiucchiamenti, traduzione pratica di happy hour, goderti il concerto.
Sul palco salirà questa formazione:
Roberta: voce (già BSM)
Matteo: chitarra (vedi Blubaluba)
Nicola: chitarra
Aurelio: sax tenore
Stefano: tastiere
Paolo: basso
Ferruccio: batteria
La sera di domenica 19 marzo 2006 potrai trovarmi lì, al Mi Cantino di Monza, per una volta come avventore, e dopo un po' di sbevazzamenti e smangiucchiamenti, traduzione pratica di happy hour, goderti il concerto.
Sul palco salirà questa formazione:
Roberta: voce (già BSM)
Matteo: chitarra (vedi Blubaluba)
Nicola: chitarra
Aurelio: sax tenore
Stefano: tastiere
Paolo: basso
Ferruccio: batteria
15 marzo 2006
Quando i sedani fan primavera
Siamo quasi agli sgoccioli, ma sono sicuro che se vuoi troverai il tempo, perché quando si tratta di scrittura non sai resistere.
Per questo, forse, parteciperai entro il limite fissato (21 marzo 2006) al gioco-concorso organizzato per conto della Biblioteca Astense e così sceglierai un incipit, lo continuerai in mille battute, gli imporrai un titolo e lo spedirai con la vecchia magica posta ordinaria.
Buon divertimento!
Per questo, forse, parteciperai entro il limite fissato (21 marzo 2006) al gioco-concorso organizzato per conto della Biblioteca Astense e così sceglierai un incipit, lo continuerai in mille battute, gli imporrai un titolo e lo spedirai con la vecchia magica posta ordinaria.
Buon divertimento!
14 marzo 2006
Un flash dalla lampada
Sono contento che esista questo ragazzo e orgoglioso di potermi annoverare tra le sue amicizie.
Lo dico con vivo affetto, nonostante le insanabili differenze legate alla fede (lui, infatti, purtroppo, è interista).
Lo dico con vivo affetto, nonostante le insanabili differenze legate alla fede (lui, infatti, purtroppo, è interista).
13 marzo 2006
Lepre
Ti tocca passando. Tocca a te, vedi, ti ha toccato. Ma sei pazzo? Ma che cazzo. Disarticoli disappunto e rabbia inopportuna, sproporzionati entrambi al banale episodio. No, guarda, non c'entro. Ho da fare, io.
Inutile, se l'occhio altrui è uno specchio, rifletti. E poi la data, base cognitiva impropria che tutto contiene, come ogni altro frammento nato o creatosi.
Ti tocca correndo. Il vorticare plurimo del suo movimento articolare si trasferisce d'un tratto alle tue sinapsi e i collegamenti s'inseguono più rapidi del senso che pretenderebbe governarli, in corse più ampie del bagno cranico che ambirebbe a contenerli. Il database, fuso.
Ma è pazza? Pazza pazza pazza pazza. Non t'immagini nemmeno come fare a fare cosa, ma al tuo viso tirato lei che corre sorride serena e quando guardi meglio, lo sta facendo col tuo sorriso.
Tuffo al cuore oltre l'iride.
Inutile, se l'occhio altrui è uno specchio, rifletti. E poi la data, base cognitiva impropria che tutto contiene, come ogni altro frammento nato o creatosi.
Ti tocca correndo. Il vorticare plurimo del suo movimento articolare si trasferisce d'un tratto alle tue sinapsi e i collegamenti s'inseguono più rapidi del senso che pretenderebbe governarli, in corse più ampie del bagno cranico che ambirebbe a contenerli. Il database, fuso.
Ma è pazza? Pazza pazza pazza pazza. Non t'immagini nemmeno come fare a fare cosa, ma al tuo viso tirato lei che corre sorride serena e quando guardi meglio, lo sta facendo col tuo sorriso.
Tuffo al cuore oltre l'iride.
11 marzo 2006
Hagas lo que hagas...
A gentile richiesta, ho reso disponibili per intero i pezzi dei Pontebragas che furono registrati al Jungle Sound di Milano nel 1995.
Quando cominciammo a mettere insieme il gruppo, la cosa che più mi riempiva di piacere era la constatazione della fiducia e dell'entusiasmo che mi venivano riservati. Avevo campo libero e potevo contare su un'assistenza infinitamente preziosa. Mi bastava arrivare in sala prove con una melodia in testa, canticchiarla spiegando genericamente le intenzioni ritmiche, con gli accenti principali, e su quella linea melodica veniva costruito all'istante il giro di basso mentre nasceva la parte di batteria. In tutti i primi brani la chitarra fu inserita solo in un secondo momento.
Per alcune canzoni, ricordo perfettamente la genesi mentale: la più curiosa in tal senso è forse Vida de alquiler, che mi ritrovai a cantare pedalando solitario nella notte di Formentera e che mi rimase talmente scolpita da poter essere proposta mesi e mesi dopo al resto del nascente gruppo.
Quando cominciammo a mettere insieme il gruppo, la cosa che più mi riempiva di piacere era la constatazione della fiducia e dell'entusiasmo che mi venivano riservati. Avevo campo libero e potevo contare su un'assistenza infinitamente preziosa. Mi bastava arrivare in sala prove con una melodia in testa, canticchiarla spiegando genericamente le intenzioni ritmiche, con gli accenti principali, e su quella linea melodica veniva costruito all'istante il giro di basso mentre nasceva la parte di batteria. In tutti i primi brani la chitarra fu inserita solo in un secondo momento.
Per alcune canzoni, ricordo perfettamente la genesi mentale: la più curiosa in tal senso è forse Vida de alquiler, che mi ritrovai a cantare pedalando solitario nella notte di Formentera e che mi rimase talmente scolpita da poter essere proposta mesi e mesi dopo al resto del nascente gruppo.
10 marzo 2006
Saggezza contadina 2.0
Riguardo al virus dell'aviaria, leggi le parole di Stefan.
Hai letto? Bene.
Valgono anche per i virus in generale, per le malattie o le strane insorgenze che giungono ad affligere il singolo umano.
Dunque occorre riconsiderare un po' di cose.
Non dico mica di snobbare l'intervento invasivo (medicina allopatica o chirurgia), che è rassicurante e talvolta indispensabile alla sopravvivenza immediata, ma trascurare di individuare il motore simbolico (o inconscio, o profondo, o superiore) che permette al malanno di attecchire e devastare significa esporsi a nuove rotture di scatole, nonché rinunciare alla possibilità di evolvere imparando dalle somatizzazioni spinte.
Hai letto? Bene.
Valgono anche per i virus in generale, per le malattie o le strane insorgenze che giungono ad affligere il singolo umano.
Dunque occorre riconsiderare un po' di cose.
Non dico mica di snobbare l'intervento invasivo (medicina allopatica o chirurgia), che è rassicurante e talvolta indispensabile alla sopravvivenza immediata, ma trascurare di individuare il motore simbolico (o inconscio, o profondo, o superiore) che permette al malanno di attecchire e devastare significa esporsi a nuove rotture di scatole, nonché rinunciare alla possibilità di evolvere imparando dalle somatizzazioni spinte.
09 marzo 2006
'mmiezo a via
Se solo potessi dire / che gli spazi siamo noi
La scrittura di strada produrrà senso per chi impugnerà la penna, per chi fornirà il foglio bianco, per chi porgerà una sedia e un invito ad accomodarsi, per chi ne parlerà o leggerà. Non solo il senso delle parole, ma quello della città come luogo fruibile.
L'iniziativa Scritture di strada, scaturita in questa forma da conversazioni che trovarono attenzione e riscontro nei commenti di Herzog, è già un blog: Le parole si fanno strada, nato per coordinare le attività di chi vorrà partecipare organizzando qualcosa nella propria città o anche solo rilanciando la notizia, da ora e qui al 7 maggio 2006.
Il comune ci prestava una piazzetta e io portavo tavolini e siggiulelle e poi adescavo i passanti. Obiettivo: scrivere due, tre ore. C'è stata gente che non ha azzeccato un congiuntivo ma era commossa, non scriveva da 35 anni, si sentiva riappropriata di qualcosa. (Flounder)Se potessimo creare / suscitare intensi sogni noi
è una cosa che si fa proprio per chi non ha l'abitudine di scrivere.
chi invece lo fa si assume il compito - con grazia e levità - di guidare gli altri con un po' di animazione. (flounder)
La scrittura di strada produrrà senso per chi impugnerà la penna, per chi fornirà il foglio bianco, per chi porgerà una sedia e un invito ad accomodarsi, per chi ne parlerà o leggerà. Non solo il senso delle parole, ma quello della città come luogo fruibile.
L'iniziativa Scritture di strada, scaturita in questa forma da conversazioni che trovarono attenzione e riscontro nei commenti di Herzog, è già un blog: Le parole si fanno strada, nato per coordinare le attività di chi vorrà partecipare organizzando qualcosa nella propria città o anche solo rilanciando la notizia, da ora e qui al 7 maggio 2006.
08 marzo 2006
06 marzo 2006
05 marzo 2006
Nobile sport
Alle 11 iniziano a giocare. È piovuto, fango garantito: lo spettacolo sarà completo. Andiamo a vedere.
(...)
Avevo accettato di buon grado la sveglia mattutina, nonostante le poche ore di sonno della nottata postconcerto, soprattutto per due motivi: accontentare Lorenzo che da tempo aspettava di poter assistere a una partita di rugby dal vivo e vedere all'opera Fabio Accaputo, ex vicino di casa conosciuto quando aveva più o meno l'età attuale di mia figlia e che ora è giovane uomo nonché agonista fatto e temprato.
Famigliola al completo, abbiamo raggiunto Lambrate portandoci i cuscinetti del Milan, da qualche anno in disuso, ma utilissimi per i gradoni ancora bagnati del Crespi.
Una alla volta le squadre si riscaldano e provano qualche schema, poi è partita, subito vera. Lorenzo si informa su quale sia la nostvra squadvra, si esalta con il tifo alla meta e trasformazione, poi si avvicina a un signore e prima di accarezzare la boxer tigrata che tiene al guinzaglio, gli chiede per chi faccia il tifo. Per i gialli, risponde quello che poi scopriremo essere il presidente della Union Rugby Milano.
In campo si procede senza esclusione di colpi, fango e sangue si mischiano nelle pozzanghere, c'è parecchia tensione e non solo muscolare, ma trova spazio anche un siparietto simpatico quando un treno passa e fischia per un saluto di incitamento.
Le azioni si alternano alle mischie, e non ti posso dire dove mi porta la mente quando al contatto i pacchetti mugghiano in una sorta di gemito collettivo.
Tutti ci danno dentro con ardore e generosità fino all'ultimo e alla fine Union Rugby Milano - A.S.R. Lainate finisce in parità, con due mete e due trasformazioni a testa.
Torneremo a vederli, anche perché oggi a Fabio è toccato il turnover e la panchina, ma soprattutto perché questo rimane e si conferma uno sport bestiale giocato da gentiluomini, in cui dopo essersi massacrati ci si stringe la mano e si va a bere qualcosa tutti insieme.
(...)
Avevo accettato di buon grado la sveglia mattutina, nonostante le poche ore di sonno della nottata postconcerto, soprattutto per due motivi: accontentare Lorenzo che da tempo aspettava di poter assistere a una partita di rugby dal vivo e vedere all'opera Fabio Accaputo, ex vicino di casa conosciuto quando aveva più o meno l'età attuale di mia figlia e che ora è giovane uomo nonché agonista fatto e temprato.
Famigliola al completo, abbiamo raggiunto Lambrate portandoci i cuscinetti del Milan, da qualche anno in disuso, ma utilissimi per i gradoni ancora bagnati del Crespi.
Una alla volta le squadre si riscaldano e provano qualche schema, poi è partita, subito vera. Lorenzo si informa su quale sia la nostvra squadvra, si esalta con il tifo alla meta e trasformazione, poi si avvicina a un signore e prima di accarezzare la boxer tigrata che tiene al guinzaglio, gli chiede per chi faccia il tifo. Per i gialli, risponde quello che poi scopriremo essere il presidente della Union Rugby Milano.
In campo si procede senza esclusione di colpi, fango e sangue si mischiano nelle pozzanghere, c'è parecchia tensione e non solo muscolare, ma trova spazio anche un siparietto simpatico quando un treno passa e fischia per un saluto di incitamento.
Le azioni si alternano alle mischie, e non ti posso dire dove mi porta la mente quando al contatto i pacchetti mugghiano in una sorta di gemito collettivo.
Tutti ci danno dentro con ardore e generosità fino all'ultimo e alla fine Union Rugby Milano - A.S.R. Lainate finisce in parità, con due mete e due trasformazioni a testa.
Torneremo a vederli, anche perché oggi a Fabio è toccato il turnover e la panchina, ma soprattutto perché questo rimane e si conferma uno sport bestiale giocato da gentiluomini, in cui dopo essersi massacrati ci si stringe la mano e si va a bere qualcosa tutti insieme.
03 marzo 2006
Concerto Blubaluba
Sicuramente non era necessario provvedere a una piccola riverniciata alla pagina in rete, all'aggiunta di qualche foto e all'inserimento di un filmato (occhio: pur compresso, sono 7 mega) per invogliarti a presenziare al prossimo concerto di sabato 4 marzo 2006, un'unica tirata dalle ore 22:30 in punto presso il Milwaukee di Varedo (MI), dove puoi prenotare online o telefonando allo 0362-583073.
Sicuramente hai voglia anche tu di tornare ad ascoltare, a ondeggiare, a farti coinvolgere, a ballare con il groove & love delle melodie e dei ritmi funky, soul e rhythm&blues, suonati come li suonano i Blubaluba quando pensano a te che sei lì e si ispirano a Ray Charles, James Brown, Aretha Franklin, Jaco Pastorius, Stevie Wonder, Otis Redding, Cab Calloway, Sam&Dave, Wilson Pickett, Roberta Flack, Marvin Gaye...
Sicuramente hanno voglia di suonare di nuovo anche per te: Zu ed Elisa (voci), Ivan (tromba), Mauro (sax tenore), Max (sax contralto), Stefano (tastiere), Matteo (chitarra), Cristiano (basso), Roberto (batteria).
E sicuramente non saranno mai troppi i ringraziamenti a Broono per le riprese e la postproduzione video e ad Aladin per le foto.
Aggiornamento: ho reso disponibile anche uno zip del filmato, visto che qualcuno aveva difficoltà a scaricare il normale wmv.
Mi segnalano gentilmente che in ogni caso dalla pagina blubaluba ospitata su altervista si riesce ad accedere al file senza problemi.
Sicuramente hai voglia anche tu di tornare ad ascoltare, a ondeggiare, a farti coinvolgere, a ballare con il groove & love delle melodie e dei ritmi funky, soul e rhythm&blues, suonati come li suonano i Blubaluba quando pensano a te che sei lì e si ispirano a Ray Charles, James Brown, Aretha Franklin, Jaco Pastorius, Stevie Wonder, Otis Redding, Cab Calloway, Sam&Dave, Wilson Pickett, Roberta Flack, Marvin Gaye...
Sicuramente hanno voglia di suonare di nuovo anche per te: Zu ed Elisa (voci), Ivan (tromba), Mauro (sax tenore), Max (sax contralto), Stefano (tastiere), Matteo (chitarra), Cristiano (basso), Roberto (batteria).
E sicuramente non saranno mai troppi i ringraziamenti a Broono per le riprese e la postproduzione video e ad Aladin per le foto.
Aggiornamento: ho reso disponibile anche uno zip del filmato, visto che qualcuno aveva difficoltà a scaricare il normale wmv.
Mi segnalano gentilmente che in ogni caso dalla pagina blubaluba ospitata su altervista si riesce ad accedere al file senza problemi.
02 marzo 2006
Cose così cosà
C'è da imparare per tutti, da tutti si può imparare. La prova? Una volta una tipa neoadepta di Dianetics mi disse una frase rivelatrice sulle contraddizioni tipo che connotavano la mia adolescenza: "Tu sei estroverso con gli altri, ma introverso con te stesso." Non la capii mica del tutto, nel senso che ancora oggi fatico a spiegarla, ma la captai come veritiera. Potenza delle formulazioni pseudosimmetriche? Di fatto, pur espansivo, avevo introiettato l'assetto timido della gracile insicurezza e di conseguenza tendevo a non scavare abbastanza dentro di me, se più timoroso o pudico non saprei. Poi sono cresciuto, poi ho continuato a crescere ma in larghezza, poi piano piano ho cominciato a delinearmi anche interiormente e financo a vedermi. Ti vedi ora, ora ti vedi? A un passo dal burrone, col passo del burlone, elusivo un poco, non fino in fondo. Il coraggio si dà da sé e ti lascia anche speculare, riflettere, in specchiata onestà, spocchiosa sicumera, nuovo saluto da vacanze elleniche. Giri in tondo, in fondo, in tondo. Il mondo, lui, ti sta dicendo qui e lì e dove sei, scegli dai. Dannosauro, ripeti gli stessi errori e riillumini lo stesso crepuscolo. Ragion impura senza un opuscolo chiede istruzioni e non le segue. Severo sguardo dolce se vero (lo è). Ogni faro gira e sarà luce dove c'era buio ieri e ad ogni giro farà luce e buio veri dove c'eri tu.
01 marzo 2006
Concerti
Una vita non basta a fare tutto, ma anche se non potrò esserci, ti consiglio queste due serate musicali:
- giovedì 2 marzo 2006, ore 22: Burp Quintet, concerto jazz al Bluestage di Linarolo (PV) in via Cavallotti 26
(di Cristiano Callegari, in arte blogghistica zio Burp, ho sentito un disco e ritengo strameriti l'ascolto dal vivo)
- venerdì 3 marzo 2006, ore 22: The Field, concerto beat al Diavolo e l'Acqua Santa di Omegna (VB) in via Cavallotti [che storia questi indirizzi]
(ero andato a sentirli il mese scorso e fu un concerto molto divertente, per la scelta dei pezzi e per l'atmosfera che i ragazzacci riuscirono a creare)
Sabato, poi, sarà la volta dei Blubaluba, ma ne riparliamo.
- giovedì 2 marzo 2006, ore 22: Burp Quintet, concerto jazz al Bluestage di Linarolo (PV) in via Cavallotti 26
(di Cristiano Callegari, in arte blogghistica zio Burp, ho sentito un disco e ritengo strameriti l'ascolto dal vivo)
- venerdì 3 marzo 2006, ore 22: The Field, concerto beat al Diavolo e l'Acqua Santa di Omegna (VB) in via Cavallotti [che storia questi indirizzi]
(ero andato a sentirli il mese scorso e fu un concerto molto divertente, per la scelta dei pezzi e per l'atmosfera che i ragazzacci riuscirono a creare)
Sabato, poi, sarà la volta dei Blubaluba, ma ne riparliamo.
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