28 dicembre 2018

Promemoria

Facile facile: quando fai qualcosa, qualunque essa sia, ricordati di respirare e sarà più facile.
E inoltre: quando fai qualcosa, qualunque essa sia, se oltre a respirare ti ricordi di sorridere, ti verrà meglio.
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Nota utile: il sorriso va adeguato alle circostanze: in taluni casi andrà espresso solo interiormente.

14 dicembre 2018

S'accorciano

Luce. Buio. Luce. Buio. Luce. Buio. Luce. Un sorriso, un bel saluto. Una frustrazione, un'incazzatura. Affetto, sintonia. Introversione, distanza. Euforia immotivata, musica coinvolgente. Lagnosità varie, circoli viziosi. Contagi d'allegria, potenti spirali virtuose.

Luce. Buio. Un po' meno luce. Un po' più di buio. Ancora meno luce. Un po' di buio in più. Luce sempre più breve. Buio sempre più lungo. Per paura che la tenebra si mangi piano piano tutto il lume, si accendono le lucine: quelle delle candele di ḥănukkāh, quelle degli alberi di Natale, e prima ancora quelle delle lampade tradizionali del Diwali. Basterebbe salire in soffitta per averne anche qui: magari domani, magari dopodomani.

Luce breve e fioca. Buio, notte lunga. Luci piccoline stese mentre annotta. Lunghe notti buie e brevi accese intermittenze. Alba che confonde il giorno con il buio e poi di nuovo buio con le luci nella notte. Notte buio amori, stelle rilucenti. Buio che rifulge, notte nuovo giorno. Buio non più buio con il sole anche di notte. Luce buio luce buio luce.

Luce, buio. Le presenze, le assenze. Luce, buio. Buio, luce. Vecchi amici che ci sono sempre e altri che per sempre se ne vanno. Persone sempre vive nel ricordo anche quando non ci si vede quasi mai e persino quando vive, purtroppo, non sono più. Di una, conosciuta ai tempi delle prime ondate di blogger, ho saputo solo da pochi giorni. Mardin la voglio celebrare con parole da lei ritwittate qualche mese fa:
i am nothing more than a
feather caught in the wind,

but still, i fly.
[Sono nulla più che una piuma presa nel vento; ma comunque, volo.]

04 dicembre 2018

Sulla fiducia

Nell'autunno inoltrato, un saluto al sole eseguito al mattino presto si fa sulla fiducia.

Fiducia facile da riporre, peraltro, quando nel bluette antelucano là fuori si presenta un cielo da "a mille ce n'è", con la luna e la stellina, ovvero l'ultimo quarto del nostro satellite naturale e il brillio di Giove, che all'occhio nudo in questi giorni pare accompagnare la falce di luna girandole attorno in una gentile danza lenta.

Ci si ferma incantati, e poi ci tocca correre.


a cura di Giulio Pianese

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