L'oleandro sul balcone sta fiorendo, sempre che la grandinata non l'abbia fatto fuori. Domattina, se farò in tempo, darò un'occhiata.
Ho una prova di abilitazione tra tre giorni e mi torna in mente Eduardo De Filippo, Gli esami non finiscono mai: visto che ho già superato i sessanta, a quanto pare aveva ragione lui.
Si possono sempre scovare motivi per essere lieti tra una tragedia e l'altra, purché non bombardino noi. E non mi riferisco alla grandine.
Tra meno di una decina di giorni ci sono le europee: pur senza entusiasmo, a votare andiamoci, ché quelli là sono pericolosi, anche un secolo dopo.
La stanchezza non vale come scusa.
Tra parentesi, non vedo l'ora di tornare a ballare, soprattutto perché al momento me ne devo astenere per prepararmi all'esame; ma in fondo è solo per qualche giorno, De Filippo non avrà ragione del tutto... a parte le inevitabili incombenze legate agli esami dei miei alunni di terza media!
Come, scusa? La stanchezza non vale?