...di una ragazza che conosco. Così diceva Ray Charles, così ripeterò stasera attaccando Hallelujah, I love her so e godrò delle risposte degli ottoni di Ivan Mauro e Max, dei raddoppi vocali di Elisa, degli inserti pianistici di Stefano, sostenuti dalla potente levità percussiva di Roberto e dalla sinuosità energetica delle corde basse di Cristiano. Senza contare l'ospite speciale, Lorenzo Grignani alla chitarra, giovane conoscenza dai tempi degli Art&Soul, giunto in nostro soccorso per sostituire temporaneamente Matteo, ancora in viaggio di nozze.
Oh, cantare cose del genere con questi mi piace proprio tanto. E spero, confido, piacerà anche a te esserci e ascoltare ondeggiare ballare, ché spazio ce n'è parecchio all'Indian's Saloon di via Clerici 342 a Sesto San Giovanni, stasera dalle 22:30 in avanti, mentre sul palco suoneranno per te i Blubaluba.
30 settembre 2005
29 settembre 2005
Zombie petrolchimici
Da un paio di giorni, come si aprono le finestre si viene feriti da un pungente olezzo collocabile tra il solvente e la naftalina.
So che siamo alla Bovisa e non sulle Dolomiti, ma finché si tratta del puzzolente traffico urbano in certe giornate di bassa pressione, con qualche moccolo si tira avanti. Magari sognando più bici e riflettendo sulla nostra stupidità di razza bipede motorizzata.
In questo caso però la cosa è ben più difficile da superare, spiacevole da sopportare, inquietante da definire. Perché questo è proprio odore di leucemia.
So che siamo alla Bovisa e non sulle Dolomiti, ma finché si tratta del puzzolente traffico urbano in certe giornate di bassa pressione, con qualche moccolo si tira avanti. Magari sognando più bici e riflettendo sulla nostra stupidità di razza bipede motorizzata.
In questo caso però la cosa è ben più difficile da superare, spiacevole da sopportare, inquietante da definire. Perché questo è proprio odore di leucemia.
26 settembre 2005
Va bene così, più o meno
Non vorrei clonarla, non l'accetterei in regalo già fatta, non chiederei uno scambio a scatola chiusa, non pretenderei di predisporla coi desideri già belli accoccolati nell'uovo e pronti a esaudirsi uno dopo l'altro, in sterile fila.
La vita è sfiziosa perché tocca viverla in prima persona.
Avessi una palla di vetro, non guarderei, non leggerei le pose del mio futuro se troppo esplicite in fondo alla tazza sorbita, mi asterrei dal consultare rune che insistessero a formare fraseggi univoci, a dire anche l'indicibile.
La vita è sfiziosa perché tocca viverla all'insaputa.
Spremere tutto il possibile dal qui e ora per coglierne un senso estetico gustarne il tempo empirico assorbirne l'estro mantico ma disvelando il giusto, per occhieggiare divertito al destino, toccando ciglia con ciglia in un palpebrare impercettibilmente complice ancorché di fatto ignaro.
Saperla lunga non mi servirebbe a sapermi nel presente, a spiccare l'istante e in un sorriso porgerlo, per sfizio, anche a te.
La vita è sfiziosa perché tocca viverla in prima persona.
Avessi una palla di vetro, non guarderei, non leggerei le pose del mio futuro se troppo esplicite in fondo alla tazza sorbita, mi asterrei dal consultare rune che insistessero a formare fraseggi univoci, a dire anche l'indicibile.
La vita è sfiziosa perché tocca viverla all'insaputa.
Spremere tutto il possibile dal qui e ora per coglierne un senso estetico gustarne il tempo empirico assorbirne l'estro mantico ma disvelando il giusto, per occhieggiare divertito al destino, toccando ciglia con ciglia in un palpebrare impercettibilmente complice ancorché di fatto ignaro.
Saperla lunga non mi servirebbe a sapermi nel presente, a spiccare l'istante e in un sorriso porgerlo, per sfizio, anche a te.
23 settembre 2005
Eppur si commuove
L'altra sera, tra un cocktail e uno smangiucchiamento da ora felice, facevo ricorso alla memoria di lunga pezza per ricucire la trama (trama?!) di un avvincente fotoromanzo letto nella prima metà degli anni '80.
Fu un pomeriggio passato da un barbiere particolare, il Tato: da quelle parti all'epoca era l'unico in grado di realizzare un taglio davvero speciale. Si aspettava volentieri sia per ottenere il risultato desiderato, sia in grazia delle spregiudicate letture che si potevano consumare nel frattempo.
La protagonista era nientepopodimeno che Ilona Staller, il titolo imperdibile: "La vedova dal pompino mortale".
La prima parte della rivista non era da meno, contemplando la presenza di Gabriel Pontello nel ruolo di Supersex*, il cui grido di battaglia Ifix-tchen-tchen campeggiò per anni sotto forma di variopinto graffito su un'intera parete del Leoncavallo (nella sede originaria, fino alle ruspe dell'estate 1989).
* un'arguta affascinante figliola, l'altra sera, ha guadagnato ennesimi punti riconoscendo personaggio e citazione.
Ora mi domando: come potrei mai convincere chi mi ascoltava in quel convivio del fatto che io, lo stesso dell'altra sera, non più tardi di ieri mi ritrovavo a sorpresa con lo sguardo velato e poi addirittura in lacrime per un particolare passaggio durante la lettura di un libro?
Libro per me bellissimo, divertente, interessante, intenso, fors'anche istruttivo.
Phoebe ne ha già parlato su Letture e riletture.
Lo farò anch'io, appena riesco a staccarmi da un giornalino stupendo che ho rubato a un najone...
Fu un pomeriggio passato da un barbiere particolare, il Tato: da quelle parti all'epoca era l'unico in grado di realizzare un taglio davvero speciale. Si aspettava volentieri sia per ottenere il risultato desiderato, sia in grazia delle spregiudicate letture che si potevano consumare nel frattempo.
La protagonista era nientepopodimeno che Ilona Staller, il titolo imperdibile: "La vedova dal pompino mortale".
La prima parte della rivista non era da meno, contemplando la presenza di Gabriel Pontello nel ruolo di Supersex*, il cui grido di battaglia Ifix-tchen-tchen campeggiò per anni sotto forma di variopinto graffito su un'intera parete del Leoncavallo (nella sede originaria, fino alle ruspe dell'estate 1989).
* un'arguta affascinante figliola, l'altra sera, ha guadagnato ennesimi punti riconoscendo personaggio e citazione.
Ora mi domando: come potrei mai convincere chi mi ascoltava in quel convivio del fatto che io, lo stesso dell'altra sera, non più tardi di ieri mi ritrovavo a sorpresa con lo sguardo velato e poi addirittura in lacrime per un particolare passaggio durante la lettura di un libro?
Libro per me bellissimo, divertente, interessante, intenso, fors'anche istruttivo.
Phoebe ne ha già parlato su Letture e riletture.
Lo farò anch'io, appena riesco a staccarmi da un giornalino stupendo che ho rubato a un najone...
21 settembre 2005
Si lascia pregare
Leggo:
Ne deduco di vivere in luogo caldo e arido.
In Europa, oltre ad alcune specie a dimensioni più piccole, vive la mantide religiosa lunga fino a 7,5 cm e diffusa con un'elevata densità numerica soprattutto nei paesi che si affacciano nel Mediterraneo. Si rinvengono nei luoghi caldi e aridi alla fine dell'estate.
Ne deduco di vivere in luogo caldo e arido.
20 settembre 2005
Letture sarde
Salvatore Niffoi perché l'ha scritto, i neogenitori di Emma perché me l'hanno regalato: per La leggenda di Redenta Tiria ringrazio loro e la mia buona stella, che m'ha concesso di leggermelo mentre soggiornavo sull'isola magica.
19 settembre 2005
18 settembre 2005
Sordevolo
Piove, ha piovuto così tanto che per la strada c'è odore di fiume. Le infinite tonalità vegetali della montagna di fronte si ovattano in una nebbia mobile di nuvole basse.
Ciascuno è con i passi dietro ai suoi pensieri, respirando nell'umido profondo che taglia parola e azione. Da qualche parte c'è chi curiosamente ostinato insegue un'altra passione.
Ancora verde chiaro, i ricci promettono golose castagnate e anche sul calendario sta per finire, l'estate.
Ciascuno è con i passi dietro ai suoi pensieri, respirando nell'umido profondo che taglia parola e azione. Da qualche parte c'è chi curiosamente ostinato insegue un'altra passione.
Ancora verde chiaro, i ricci promettono golose castagnate e anche sul calendario sta per finire, l'estate.
17 settembre 2005
Regole d'oro
Ne esistono tante e non è sempre facile applicarle.
Tuttavia, seppure con un po' di sforzo, ricorderò di non trascurare questa:
Never feed the troll
Tuttavia, seppure con un po' di sforzo, ricorderò di non trascurare questa:
16 settembre 2005
VHS
Aperture di cuore cadenzate dall'eloquenza ariostesca di un cameriere islandese, impeccabili quadretti che mantengono una sobrietà descrittiva financo nelle derive del grottesco, commedia in cui perfino lo strato farsesco viene nobilitato dalla dignità dell'amore vero, raffigurazione del vivere e delle sue inesauribili possibilità di riscatto e ritrovamento: questo e altro ancora è Pane e tulipani.
Classicamente essenziale la regia di Silvio Soldini, che nel 2000 con quest'opera pluripremiata riuscì a staccarsi dalla tristezza disperante che ammantava le sue precedenti realizzazioni (penso a L'aria serena dell'Ovest e a Un'anima divisa in due) pur senza tradire la capacità di rappresentare in un'implicita satira anche le brutture della subumana sopravvivenza.
Cinema vero (vedi dettami hitchockiani), non concede didascalie e si dipana in scioltezza. Esemplare quando la semplice giustapposizione di inquadrature e scene dice ben più delle porzioni di dialogo contenute. Ma soprattutto, evviva evviva, è divertente e godibilissimo.
Classicamente essenziale la regia di Silvio Soldini, che nel 2000 con quest'opera pluripremiata riuscì a staccarsi dalla tristezza disperante che ammantava le sue precedenti realizzazioni (penso a L'aria serena dell'Ovest e a Un'anima divisa in due) pur senza tradire la capacità di rappresentare in un'implicita satira anche le brutture della subumana sopravvivenza.
Cinema vero (vedi dettami hitchockiani), non concede didascalie e si dipana in scioltezza. Esemplare quando la semplice giustapposizione di inquadrature e scene dice ben più delle porzioni di dialogo contenute. Ma soprattutto, evviva evviva, è divertente e godibilissimo.
13 settembre 2005
Favorevolissima
Ecco, ho avuto conferma che lo spettacolo di quella sera mi fu offerto proprio da loro: Venere e Giove. Ero in posizione decisamente favorevole, da quelle parti.
12 settembre 2005
[Arte]
Ricevo e volentieri pubblico:
A Pregnana Milanese, dal 17 al 24 settembre.
Owen Ransen inaugura una mostra.
La cosa e' interessante a causa del personaggio stesso: Owen e' un rarissimo caso di programmatore-artista, dove non si sa bene quale delle due qualita' prevalga. Riesce ad unire skill tecnologici e visioni assolutamente "pure" dell'arte; tra i suoi lavori passati ci sono, tra gli altri, una "sveglia pigra" esposta alla Biennale di Venezia e un supercomputer parallelo basato su Transputer Inmos per realizzare la prima, storica pubblicita' in raytracing della Gillette nei primi anni 80. Di questo lavoro, del quale Owen sviluppo' hardware, sistema operativo e applicazione vera e propria (un raytracer scritto in Occam!) rimane nei cuori di tutti noi hackers un altrettanto storico articolo chiamato "The Art Of RayTracing" pubblicato dall'altrettanto storica rivista Byte.
Io vado.
Babele Dunnit
A Pregnana Milanese, dal 17 al 24 settembre.
11 settembre 2005
09 settembre 2005
Mi chiedo, ti chiedo
È proprio chiaro che dicendo "sposa bagnata sposa fortunata" ci si riferisce esclusivamente alle condizioni meterorologiche o si rischia di sconfinare in un'eccessiva intimità?
È proprio vero che nel nostro ordinamento non è applicabile lo ius primae noctis a favore del cantante?
Meglio saperlo prima di andare a congratularmi con la dolce moretta che oggi pomeriggio sposerà il chitarrista dei Blubaluba.
È proprio vero che nel nostro ordinamento non è applicabile lo ius primae noctis a favore del cantante?
Meglio saperlo prima di andare a congratularmi con la dolce moretta che oggi pomeriggio sposerà il chitarrista dei Blubaluba.
08 settembre 2005
Si può fare, dai
Dopotutto basta ricordarsi che tu sei sempre tu, anche con uno sfondo diverso davanti agli occhi.
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