27 settembre 2008

Quattro mani per strada

Tappe forzate è il titolo della novella che stanno pubblicando a puntate La Tengi e Squonk.
Dopo una breve interruzione, è bastato riaffacciarmi al feed per esserne acchiappato definitivamente e non poter fare a meno di sapere come proseguirà. Te la consiglio.

24 settembre 2008

Un po' tocco

L'esplosione atomica, dentro, c'è già stata. Tutto raso al suolo, rimangono solo le intelaiature da facciata, come negli spaghetti western o nelle sagome da foto ricordo finte. Sensazioni, memorie, visioni non sono però andate perdute, bensì digitalizzate. Stanno tutte strette strette, codificate come un calendario maya, sui polpastrelli. Indicizzate, si direbbe, ma anche le altre dita ne conservano il calco parziale. Una leggera pressione e sulla pelle, tua o mia non importa, s'irradierà un racconto, colorato secondo stagione, accorpandosi in forma di flash al formicolio dermico che forse scambierai per una leggera scossa. Di qui al sentimento il passo è breve o impercettibile e le onde faranno vibrare timpani e labirinto, di riflesso però, ché saran le ossa craniche ad accoglierle e ritrasmetterle. Non pensare a un inganno: son cose vere ancorché liofilizzate, vere e naturali, sebbene concentrate. Sono o non sono io a conservarle, seppure immagazzinate in altra forma da quella neuronale. Ritroveremo tutto se m'aiuterai, a mosse di breakdance ricapterai dall'aria elettrica tutte le nostre cariche. Si mischieran le cose, cosa vuoi, l'integrità, ma credi che quel pezzo che di te ogni giorno evapora ti mancherà alla fine, se non te lo dicevo non ci pensavi mica, alle cellule che muoiono di notte e alla loro scia che solo su Tralfamador vedresti intera, un'ombra ambrata dietro e innanzi al tuo presente. Allora, la vuoi questa carezza, vuoi darmi la tua Universale Concezione.

11 settembre 2008

Che ti prenda un golpe

La fregatura della fine del mondo sai qual è? Che non puoi esserne davvero sicuro. Voglio dire, se succedesse una catastrofe immane, a te sembrerebbe la fine del mondo, e ti dispiacerebbe ma in fondo saresti arrivato a vedere come va a finire, non ti perderesti nient'altro, e invece. Invece, non potresti mai sapere per certo che non sia circoscritta alla tua regione, provincia, città, palazzo. Un nubifragio, un terremoto, un bombardamento, un'esplosione.

La fregatura peggiore comunque è quando il mondo te lo fanno finire gli altri, altri umani come te, più o meno come te, diciamo, solo che in quel momento sono abbastanza merde da fottersene di ogni singola storia di vita e affetti e sudore e gioia e sangue e sguardi. Abbastanza merde da decidere che tu non puoi decidere. Perché ti ritengono irresponsabile*, per esempio.

L'ironia, la beffa, è che a causa di un'altra tremenda strage che ricorrerà in seguito, numericamente più contenuta ma infinitamente più spettacolare e trasmessa in diretta, quella fregatura non la ricordano nemmeno più. E tu, tra le migliaia e migliaia di morti o le decine di migliaia di torturati, non solo non conti una mazza, ma non hai nemmeno diritto alla memoria condivisa e ufficiale.

11 settembre 1973, colpo di stato militare in Cile, con l'avallo e probabilmente il sostegno degli Stati Uniti, contro il tentativo di socialismo democratico iniziato con la libera elezione di Salvador Allende a Presidente della Repubblica. Successiva instaurazione della giunta capeggiata dal dittatore Pinochet (puh, ti sputo nella tomba), quello stesso che appariva nelle foto accanto al papa polacco, con lui benevolo (fanculo te e la madonna nera).

Altri, prima di loro, avevano bruciato libri. Loro bruciarono la musica quando, tra l'altro, spaccarono le mani a Victor Jara, prima di ucciderlo.

* parola di Henry Kissinger, Nobel per la pace proprio nel 1973 (puah, che ti prenda un golpe)

05 settembre 2008

Testo della trascrizione

Fff, cosa faccio? Avessi un libro almeno. Mmh, sì, i fogli. Cartella n. 687 Rif. Prot. eccetera. Dunque vediamo, 'mazza mezza palpebra pesa. Oggetto: visita previa neutralizzazione e provvedimenti ulteriori. Chi l'ha scritto. Ai sensi dei termini regolamentari... Vabbè, la solita spataffiata. Sgocciola, mizzega, brucia nell'occhio. (cazzzarola) ...stanti le risultanze cliniche che evidenziano modalità comportamentali patologiche (il soggetto, se aggredito, reagisce in modo spropositato, smisuratamente ./. Mannaggia a 'ste maniche, come la volto la pagina. (FANCULO) Minchia tutto ovattato. (AARR) Manco rimbalza. Oh, sarà mica gonfio, mi si chiude. Aspe', certo, la capocciata. Quel tizio, coi fogli in mano e i dentoni. Protervo. Proteso. Protesico, ahahah. Forse sì, ne avrà bisogno, visto come se li è spezzati. Comunque rimane brutto com'era. (ooh, ci sei?) Dio, sono afono. (OOH, TIPO, CI SEI?) Seeeh, mo' mi sente. Bah, adesso mi sdraio anch'io su 'sti materassi, anche in verticale li han messi, oh.
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a cura di Giulio Pianese

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