27 febbraio 2005

La febbre del sabato sera

E oggi ho 38 e mezzo.
Della serata rodeante torinese riparleremo in altro momento.

Nel frattempo:
- resoconto e foto;
- quel che successe online.

P.S.: a parte ciò, un saluto particolare alla nutrita frangia galattico-napoletana.

24 febbraio 2005

Un rodeo personalizzato, ora!

Sappi che è in corso già da ora l'ultimo rodeo online prima della serata live di venerdì 25 al bu.net di Torino.
Il tempo a disposizione, stavolta, è poco ma personalizzato: hai mezz'ora... da quando ti colleghi.

Riferimenti:
- BlogRodeo 2.0
- articolo di Repubblica
- indicazioni sulla serata di domani

23 febbraio 2005

Sete di futuro

Che dalla morte rinasce la vita lo dicevo anche l'anno scorso camminando in manifestazione accanto alla mamma di Luca Rossi.

Luca Rossi, per chi non sapesse o non ricordasse, era un ragazzo ucciso qui alla Bovisa da un proiettile vagante il 23 febbraio 1986, mentre correva a prendere il filobus.

L'iniziativa di quest'anno per ricordare quella morte assurda ha come tema portante l'acqua, principio vitale imprescindibile che si fatica sempre più a far considerare un diritto (sì, prima o poi privatizzeranno anche l'aria, come in Strane storie).

Chi non ha memoria non ha futuro

22 febbraio 2005

Chi è di scena?

Lo decidi anche tu, se partecipi al rodeo di oggi.
Si scriverà in vista e in preparazione del BlogRodeo 2.0 di venerdì 25 febbraio a Torino, quando attori e musicisti reinterpreteranno anche i tuoi post.
Appuntamento alle ore 13, tempo fino alle 15.

21 febbraio 2005

Prendo nota

Dell'altra sera mi sono piaciute molte cose, prima durante e dopo il concerto. Ho gradito il calore percepito, i sorrisi scambiati, gli apprezzamenti ricevuti. Mi sono goduto la band, lasciandomi trascinare dal nostro rockymountain alla batteria che non ha ciccato un colpo nemmeno sugli stacchi che non provavamo da due mesi, e da tutti gli altri che concorrono al miracolo di comprimersi su un palco minuscolo pur essendo belve in grado di tenere scene più vaste. D'altronde, la capienza non è in proporzione ai metri quadri, ma al cuore di chi partecipa, suonando o ascoltando, seguendo o trainando, bevendo e ballando.
Dell'altra sera mi sono piaciute molte cose, ma tra le immense stupidaggini che mi son divertito a sparare nell'esaltazione adrenalinica, una mi ha colpito. È una semplice frase che mi sono sentito pronunciare, una frase in cui fa bene credere sempre e di cui prendo nota:

Sono nato per essere felice.

20 febbraio 2005

Autogrill

La prossima volta che vado a Chieri a trovare i miei cognati, poi mi allungherò verso Asti per controllare se è vero che per entrare da dietro all'Autogrill di Villanova d'Asti all'inizio della A21 Torino-Piacenza-Brescia, da Villanova d'Asti bisogna prendere la strada verso il comune di San Paolo Solbrito e dopo circa 1,5 Km - poco prima di passare sopra il ponte che attraversa la suddetta autostrada - c'è una stradina asfaltata sulla sinistra che porta a un piccolo parcheggio collegato, tramite un cancello pedonale sempre aperto, al parcheggio dietro all'autogrill.

Naturalmente, so anch'io che quell'ingresso è solo per il personale, e che tu come cliente devi entrare dall'autostrada. Anzi, Autogrill S.p.A. non vuole proprio che queste cose si sappiano, e se lo racconti in giro si imbizzarriscono e ti mandano sciocche lettere di diffida.

18 febbraio 2005

Proprionoi puntocom

Dominio! Anzi: "Bambine, dominio!", come diceva una perfida e tremenda matrigna animata. Lo avevamo bloccato qualche anno fa, ma solo ora ci siamo decisi a usufruirne (appoggiandoci a Websolutions, su vecchio suggerimento dei Maestrini). Finalmente dunque ci sarà qualcosa su

www.blacksoundmachine.com

Comunque, dato che non di solo web vive l'uomo, domani sera, sabato 19 febbraio 2005, saremo al Mi Cantino di Monza, in via Dante 6.
Il concerto non inizierà prima delle 22:30/23:00, ma ti consiglio di arrivare un po' prima e magari di prenotare telefonando allo 039-322970.

Music is love

È un periodo, questo, in cui mi sto rendendo conto di una passione, cresciutami in corpo da non so dove, per alcune canzoni degli anni '30. Senza voler generalizzare troppo, la noto però e la connoto come particolare in virtù della purezza dovuta all'ignoranza. Altrimenti detto, mi sento via via mugolare dei pezzi e solo in seguito ne scopro la datazione, risalente proprio a quell'epoca.

Che ho a vedere io con quegli anni? Mica ero nato, mica li ho mai seguiti con attenzione, ché a scuola i programmi di storia si sono sempre fermati alla prima guerra mondiale, anzi alle sue "vere cause". E gli anni trenta rivisti con l'occhi d'oggi sanno di zolfo e cianuro, sanno di prodromi di pogrom, sanno di quel che non si vorrebbe sapere. Invece, alle mie orecchie, da quell'epoca riecheggiano dolci malinconie e s'intrecciano melodie senza tempo, capaci di sbocciare svilupparsi e conquistare nello spazio di tre minuti tre.

Di Charles Trenet, Boum! (1938) la sentii per la prima volta nella colonna sonora del mio film preferito, e costituì la molla per l'acquisto di un doppio CD che mi permise di scoprire anche il gioiellino Je chante (1937), la cui apparente spensierata levità è invero un tragico resoconto di emarginazione e indigenza.

A metà degli anni novanta, Warchild pubblicò un disco a sostegno dei bambini della Bosnia. Dei venti brani della raccolta, il pezzo che mi colpì inducendomi al riascolto compulsivo fu Dream a little dream, ma solo poche settimane fa venni a sapere che era stato composto nel 1930.

Intorno al 1995 uscì anche Kojak Variety di Elvis Costello, un CD che mi procurai casualmente, grazie a un buono vinto a Radio Popolare. Comprende 15 rivisitazioni di brani che prima d'allora mi erano quasi totalmente sconosciuti. Grande merito agli arrangiamenti, attraverso i quali l'artista imprime il suo marchio su composizioni di provenienze e stili variegati. Negli ultimi tempi m'è venuto di risentirlo con una certa frequenza, di soffermarmi poi e indulgere al riascolto della n. 11, The very thought of you, una ballata romantica che, giuro, non avevo mai sentito in altre versioni; una ballata di cui cercando il testo in rete ho scoperto ciò che per pigrizia non avevo verificato nelle note di copertina, e cioè che fu scritta da Ray Noble nel 1934.

Ecco un repertorio che inizia a formarsi da sé. Aggiungici pure Drop me off in Harlem (1933) e A tisket a tasket (1938), piovute come manna dall'energia vocale di Ella Fitzgerald, e mi darai da canticchiare felice ogni giorno, sulle scale o sui pedali, per la strada o nei locali. Sorridendo, perché la musica scatena l'amore.


Nota: incidentalmente, il titolo di questi appunti corrisponde al primo brano del mio disco preferito, che però non è degli anni Trenta.

16 febbraio 2005

La spiega, o quasi

La serata di venerdì 25 febbraio a Torino prende corpo, il programma si delinea, ma l'improvvisazione continua a farla da padrona, anzi, assurge all'onore della scena.

Aggiornamento: Nightrodeo online dalle ore 22 del 17 febbraio fino alle ore 15 del giorno successivo (a cura di Vanz).

15 febbraio 2005

14 febbraio 2005

Agenda

Sembra fitta quella dei blogganti in questo effimero anticipo di primavera: chi a Napoli per Galassia Gutenberg con serata dedicata ai blog sabato 26, chi a Torino per lo Share Festival con serata rodeante venerdì 25, chi magari si teletrasporterà per non mancare evento alcuno...

Per quanto mi riguarda, ragioni di prossimità geografica e comunanza di ludici intenti m'inducono a scegliere il BlogRodeo 2.0, che si svolgerà dal vivo venerdì 25 febbraio nei locali del cablatissimo bu.net, un internet cafè che sta in via S.Quintino 13/f (guarderò sulla cartina ma tanto so che a Torino ci si perde).

Tu ci sarai?

Aggiornamento: pare si profili la possibilità di gemellaggi telematici...

12 febbraio 2005

Awe

Il termine inglese riconducibile più o meno al significato di timor sacro è quasi un'onomatopeia, tanto il suono rende lo sgranare degli occhi e l'esclamazione stupita di una primitiva bocca spalancata dinanzi all'ineffabile.
Quel termine è perfetto per accompagnare la sensazione provata leggendo il pezzo scritto da Gilgamesh per il rodeo in corso.

11 febbraio 2005

Amarcórd

Grazie alla wayback machine, un tuffo all'indietro di due anni: ecco com'era la tavolata allora.

(da uno spunto del Vanz)

P.S.: l'ho messa qui perché da splinder non funzionava, probabilmente per via del passaggio da punto it a punto com.

Oh, sì, ancora...

Il BlogRodeo è stato prolungato fino a lunedì pomeriggio: coraggio, manda anche le tue invenzioni per Il nome della cosa (io l'ho già fatto ieri).

10 febbraio 2005

Così di passaggio

Mi cala la palpebra dopo una notte e un giorno di lavoro interrotti solo da poche ore di cuscino (lo so che agli insonni capita sempre, ma io cj ho anche un'età, cj ho).
E comunque, non mi son voluto perdere Paolini su Rai Tre. All'inizio ho seguito con diffidenza, infastidito da come certi particolari spezzassero il ritmo suo, che è quello teatrale, con la voce che non ha fretta né l'ansia di riempire tutti i microsecondi. Parlo di certi tagli del montaggio che cancellava pause o magari incertezze, di certi stacchi che invece di aggiungere toglievano, perché l'immaginazione funziona benissimo dietro al suo affabulare e resta invece delusa dalla riproposizione di immagini che mi sembrano i finti gol della squadretta postprandiale di GigiMaifredi.
Comunque, dopo un po', Marco Paolini riesce ugualmente a trascinare, a far sua la scena presente e passata, a moltiplicarsi popolandola di personaggi, climi, odori, movimento, coi gesti e -soprattutto- con le parole e le intonazioni.
Il testo, bello, era per ampi tratti diverso da quanto ricordavo della rappresentazione vista al Teatro Verdi grazie alla dritta di Pablo, ma d'altronde è passato più di un decennio, e cj ho anche un'età, cj ho, e per questo ora vado a dormire.

09 febbraio 2005

Fare come Adamo

Il BlogRodeo di oggi dura fino alle 18:30 e ti chiede di dare nomi alle cose.

Aggiornamento: causa la momentanea difficoltà di raggiungere il sito (stanno cambiando i DNS - la politica non c'entra), questo rodeo sarà prolungato fino a domani pomeriggio quando sarà necessario.

08 febbraio 2005

...più!

C'era un tizio che dipingeva mandala e poi, dopo qualche giorno, li occultava per sempre ridipingendoli di nero. Chi lo vedeva lavorare si struggeva pensando che di lì a poco le sue bellissime opere sarebbero andate perdute, ma quelli rispondeva che il loro valore veniva percepito proprio in funzione della caducità. Discorso artistico a parte, una grande lezione di vita, se ci si pensa.

Passando di palo in frasca, c'era una volta un piccolo blog collettivo. Esperimento di scrittura concatenata, mi pareva interessante e coinvolgente, ma anziché lussureggiare rigoglioso rinunciò a sbocciare e fu riposto in una teca.
Qualche animale dei boschi lo osservò per un po', poi non ci fece più molto... caso volle che di là non passassero principi o fatine a risvegliarlo. Rimase lì, ma lì non rimarrà: svaporerà (oh, se usare questo verbo mi fa sentir plagiario, è colpa di quello là).

H
ancora per poco sul tuo monitor


P.S.: egual sorte toccherà al blog di Daneel, l'ideatore.

07 febbraio 2005

Tori! Tori! Tori!

Finalmente torna anche dal vivo il BlogRodeo!
Quasi tutto è ancora in divenire, ma si sanno data e luogo e non è poco:

venerdì 25 febbraio a Torino
ospiti del Bu-Net
grazie a Toshare, festival d'arte e cultura digitale
e all'Osservatorio Scrittura Mutante della Biblioteca Multimediale di Settimo Torinese.

Nel frattempo, partecipa ai rodei online: il prossimo inizierà mercoledì mattina alle 9:30.
E come sempre: fatti un giro se ti sfizia / e diffondi la notizia.

06 febbraio 2005

Questa me la segno

Gli Album di Marco Paolini, su Rai Tre giovedì 10 febbraio ore 21 e poi ogni giovedì, per 3 mesi, ore 23:30 circa.

Anni fa, prima di qualsiasi sua apparizione televisiva, avevo visto a teatro Aprile ed ero rimasto affascinato dalla capacità affabulatoria di quell'uomo che da solo sulla scena sapeva ricreare un'intera folla di persone e personaggi, facendoti vivere episodi in cui non potevi non vedere, proprio lì, ciò che le parole stavano raccontando, dai dubbi di un individuo introverso alle avventure di una brigata di giovanotti, da una processione "contestata" alle partite di rugby nel fango, dalle prime esperienze sociali alla grande manifestazione sotto la pioggia. Tutto lì, sul palco: magia, semplicemente.

05 febbraio 2005

Prossimamente

Hai conosciuto BlogRodeo 1.0... ora tieni a portata di mano l'agenda o il calendario, la penna o la matita, un fazzoletto da annodare o magari tutte quelle diavolerie elettroniche che si usano oggi, così potrai segnarti il dove e il quando del

BlogRodeo 2.0

04 febbraio 2005

Infallibilità

Ogni volta, ma questa più di altre, i confusi resoconti papali mi sembrano molto più vicini alla verità di quanto viene poi mostrato ai tg meridiani. Se dunque mi trovo a seguire i relativi servizi e le dichiarazioni ufficiali, lo faccio con un sorrisetto e l'espressione sorniona di chi sa, e per questo non può essere fregato da quelle assurde fandonie.

A margine, invece, mi sorge un interrogativo: se uno col morbo di Parkinson va a pisciare arrangiandosi da solo, commette peccato di fornicazione?

(in)certezze

Certe volte, certe notti, in certi casi, in certi posti, può anche valer la pena stare lì a inzupparsi.

02 febbraio 2005

Oz (= oggi, in romagnolo)

Alla fine, rimangono pochi attimi. Dei flash, si usa dire. Dei ricordi, comunque.
(ricordi divini, mi vien da manipolare, vista la mia propensione a idolatrare il passato)

Rivangando non si dissotterra il cadavere, l'esumazione è lontana per fortuna, ma anziché procedere con strumenti pesanti è preferibile lasciar affiorare ciò che sale spontaneamente alla superficie, un po' come gli gnocchi fatti in casa.
(in cucina: la sfoglia il mattarello la farina)

Son cose private, ma non parlandone ci si depriva. Ciascun per sé. Pàrlati come parleresti al prossimo tuo.
(oppure, guàrdati con lo stesso sguardo della tua anima gemella)

Un ritratto fotografico è rievocativo, ma non ritratto su quanto è davvero essenziale.
(come nel motto di spirito, il gioco di parole ossessivamente spremuto è indice d'imbarazzo, d'introversione)

Comunque, dato che qui non sono da solo, oltre che alla mia nonnina voglio puntare un collegamento alla Candelora, prima di ritornare a far la marmotta.

01 febbraio 2005



a cura di Giulio Pianese

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