31 gennaio 2021

Una petizione da firmare

Firma questa iniziativa dei cittadini europei per essere sicuri che la Commissione europea faccia tutto quanto in suo potere per rendere i vaccini e le cure anti-pandemiche un bene pubblico globale, accessibile gratuitamente a tutti e tutte.

È una cosa seria, infatti ti chiedono gli estremi di un documento d'identità, ma è davvero semplice. 
L'ho fatto, bastano pochi passaggi. 

Le ragioni per farlo sono spiegate bene e sinteticamente da Vittorio Agnoletto:

Tre cose che l’Italia e l’UE dovrebbero fare immediatamente:

• ricorrere alle licenze obbligatorie, una clausola di salvaguardia prevista nell’art. 31 degli accordi sulla proprietà intellettuale dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (gli accordi TRIPs) che autorizza gli Stati in una situazione di pandemia e di difficoltà economica a produrre direttamente i farmaci salva-vita come farmaci generici scavalcando il brevetto.

• appoggiare le richieste di India e Sudafrica di un’immediata moratoria sui brevetti per i vaccini e i farmaci anti-Coronavirus;

• rivendicare che i brevetti finanziati coi soldi dei cittadini siano pubblici e quindi i vaccini vengano considerati un bene comune.

Per raggiungere questi obiettivi è necessario firmare e sostenere la petizione europea 
dobbiamo raccogliere un milione di firme in EU e 180.000 in Italia.

30 gennaio 2021

Passare il testimone

Mercoledì, in occasione del Giorno della Memoria, ho indicato tre riferimenti ai ragazzi di terza media: un film, un libro, un fumetto. 

Ho raccontato loro di quando vidi al cinema Au revoir les enfants (Arrivederci ragazzi), di Louis Malle, e di come mi fece capire quanto vicini a noi fossero i deportati: nostri compagni di classe, vicini di casa, parenti, amici.

Ho ammesso di avere letto con un certo ritardo Se questo è un uomo di Primo Levi: stavo lavorando per rifinire la tesi di laurea quando non potei fare a meno di prendermi una pausa da tutto quanto per divorare quel resoconto preciso, terribile, esposto con l'autenticità di chi sa davvero scrivere e raccontare. 

Ho suggerito loro di prendere in considerazione, magari tra qualche anno, il capolavoro Maus, realizzato da Art Spiegelman, avvertendoli della sua crudezza, ammantata però da immensa umanità. 

Passare il testimone è qualcosa che va fatto. Con l'auspicio che nulla sia dimenticato, certo, ma anche con la speranza che l'essere umano possa far rinascere la bellezza oltre ogni tragedia.



a cura di Giulio Pianese

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