Quanto vi dico potrebbe valere sia per le prossime vacanze, sia come metafora per la vita, perché spesso la si paragona a un viaggio.
Ci sono due modi per partire: da turisti o da viaggiatori. Il turista si fa portare da un punto all'altro senza farci caso, si lascia trascinare quasi passivamente, cercando solo relax e piacevolezza in una nuova routine. A volte, lo ammetto, ci vuole anche questo, però non ci si arricchisce, non si cresce.
Il viaggiatore, invece, è già in partenza mentre prepara il bagaglio; esce di casa ed è già in vacanza. È consapevole, compie il tragitto guardandosi intorno con interesse e l'itinerario stesso lo riempie di meraviglia e godimento. Quando arriva a destinazione, ha già vissuto un'esperienza, e invece questa lo aspetta a mondo aperto per tanti giorni ancora.
Vi auguro di essere viaggiatori e non turisti.
Questo, parola più parola meno, è l'auspicio che ho rivolto ai miei studenti che hanno appena concluso la terza media.