Il lago di Garda visto dall'alto per la prima volta, lungo l'ascesa a tratti rocciosa e scoscesa fino all'eremo di San Valentino, sopra Gargnano.
La sorpresa di due castelli e un piccolo borgo antico intravisto di passaggio e poi visitato con piacere, nella placida e gentile provincia: Strassoldo, frazione di Cervignano del Friuli.
Prima e dopo, la piazza piovosa e poi soleggiata e di nuovo piovosa, ma sotto i portici danzata al ritmo di swing, di una città-fortezza a nove punte, girata con curiosità da porta a porta e da bastione e bastione: Palmanova.
Parco e fontane da un lato, il mare dall'altro, ricchissimo all'interno anche se non di mio gusto: il Castello di Miramare, e poco in là, Trieste.
L'accoglienza affettuosa, l'aperitivo al Caffé degli Specchi nella piazza sontuosa e grandissima, la cena alle Rive, la passeggiata nelle vivaci vie pedonali.
Il giorno dopo, una telefonata alla mia maestra delle elementari per dirle che la sua città mi piace moltissimo, e la salita a San Giusto. Poi, dopo esserci rifocillati da Pepi S'Ciavo, sosta golosa e letteraria al Caffé San Marco prima di ripartire.
L'emozione di varcare una e due frontiere dopo tre anni di autarchia, ciao Slovenia, ciao Croazia.
Un arcobaleno sulle verdeggianti strade interne dell'Istria, poi giù fino al mare, lungo carreggiate sempre più strette e curve.
Un buongiorno di sole e d'azzurro dalla terrazza, a Drenje.
Un campanile da fotografare e un altro da cui guardare il panorama, a Labin.
Un anfiteatro romano e un tempio e un arco della stessa epoca, e il centro storico e la fortezza: Pola.
Dopo le escursioni, torniamo alla base e passiamo un paio di giorni sulla nostra spiagga, non facilmente raggiungibile e sassosa, ma con il mare proprio bello: Jadrina.
Un borgo storico colorato e spumeggiante condensato in un promontorio che fronteggia un piccolo arcipelago: Rovinij.
Quando vieni via dal mare ma le vacanze non sono finite, la malinconia non ti assale, soprattutto se di passaggio t'imbatti in una trattoria semplice, ma che più tentatrice non si può: Gostilna Erna, a Podgrad, in Slovenia.
Di nuovo Trieste e... tango! Ci limitiamo però a una pomeridiana nell'ambito del ricco festival di questi giorni, perché la sera la passiamo in giro per la città.
Nell'ultimo giorno (per questa volta) a Trieste dedico qualche ora a visitare la Risiera di San Sabba, che tra i campi di concentramento nazifascisti in territorio italico è stato l'unico anche di sterminio.
"Non è solo un’esigenza di giustizia, ma anche un problema educativo. Tutti devono sapere che delitti come questi non cadono sul fondo della memoria, non vengono prescritti. Chiunque pensasse ad un nuovo fascismo deve sapere che, alla fine, sarà sempre la giustizia a vincere. Anche se i mulini della giustizia macinano lentamente." (Simon Wiesenthal)
Le celle, minuscole, opprimenti, asfissianti. Un lungo momento toccante che prosegue nei suoi effetti anche oltre l'uscita, quando a non uscire è la mia voce al telefono. Poi, ovviamente, si passa ad altro. Ma senza dimenticare.
Quando la vacanza è davvero finita e ci si trova sulla via del ritorno, mi piace aggiungere una deviazione, un prolungamento, un extra, un piccolo bonus: in questo caso, il cadeau è stato il carinissimo borgo di Soave (VR), che meriterà una visita meno frettolosa una volta o l'altra.