31 gennaio 2008

I giorni della sberla

Intendevo riportare la storiella di cui Lorenzo mi chiede sempre e che non ricordo mai con precisione, ma ho visto che la leggenda della merla si trova già riassunta in una pagina di Wikipedia.

Qui sotto, pertanto, andrà invece la trascrizione di un episodio riferito da un'amica, che non c'entra niente, ma che mi ha divertito.
Quando gli anni passano...

Vi siete già sentiti in colpa per aver guardato le persone della vostra età e aver pensato: "Non posso sembrare così vecchio"? Allora vi piacerà questa:

Ero seduta in sala d'attesa per il mio primo appuntamento con un nuovo dentista, quando ho notato che il suo diploma era affisso al muro. C'era scritto il suo cognome, e improvvisamente mi sono ricordata di un gran moro che portava quello stesso cognome. Era nella mia classe di liceo 20 anni prima, e mi sono chiesta se poteva essere lo stesso ragazzo per il quale avevo "sbavato" all'epoca.
Quando sono entrata nello studio, ho immediatamente allontanato questo pensiero.
Quest'uomo brizzolato, stempiato e con il viso segnato da profonde rughe era troppo vecchio per essere stato il mio amore segreto...
Dopo che mi ha visitato, gli ho chiesto se era stato al liceo Tal dei Tali.
"Sì", mi ha risposto.
"Quando si è diplomato?"
"Nel 19XX. Perché questa domanda?"
"Allora era nella mia classe!", ho esclamato.
E questo orribile, vecchio, piccolo, cretino, figlio di putt... a quel punto mi ha chiesto: "Lei era prof. di cosa?"

25 gennaio 2008

Nel frattempo

22 gennaio 2008

03797

Il numero della mia tessera A.N.P.I. 2008. Sezione Bovisa, intitolata a F.Severgnini. Qualifica: antifascista.

Probabilmente salterà fuori qualcuno a ridire che l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia qui e là e su e giù e insomma ancora e basta eccetera, ma finché ci saranno nuove generazioni sarà bene ricordare e tramandare.
Poi, d'accordo, non finisce lì: educare (educarsi) significa soprattutto cercare di migliorare un pochino noi stessi e il mondo circostante, con pazienza e fiducia nonostante gli inevitabili errori.

A proposito di ricordare, comunque, domenica 27 gennaio sarà la Giornata della Memoria.
Vorrei rilanciare anche qui alcune delle iniziative che si terranno, per cui aiutami segnalando quelle cui hai intenzione di partecipare.

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Milano: un corteo partirà alle 14,15 da piazza San Babila per concludersi in piazza del Duomo.

Milano / Sesto San Giovanni (Parco Nord): ore 9.45 da via Clerici (Sesto S.G.) e viale Suzzani 292 (Milano), cortei verso il Monumento alla Deportazione situato sulla collinetta al centro del Parco Nord.

Cinisello Balsamo (MI): sono arrivato troppo tardi e mi son perso il documentario.

Daverio (VA): musica, parole, poesie, a partire dalle ore 16 presso la biblioteca. (da granepadane)

Udine: La Shoah e oltre, incontri, concerti, letture, teatro, tra cui Brundibar, opera scritta da un compositore ceco e messa in scena poi nel lager di Theresienstadt. (grazie a Astrid)

15 gennaio 2008

Alla prossima

Il concerto è andato bene. La band mi è piaciuta. Il pubblico è stato grande, tanto che per essere all'altezza sono salito su un tavolo.

Get up (get on up)

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(ci si ribecca il 15 febbraio all'Appaloosa di Cusago, spargi pure la voce)

05 gennaio 2008

Comincio a dirtelo

Che sabato prossimo, il 12 gennaio 2008, i Blubaluba tornano su un palco pubblico.
Sarà quello del piccolo grande Mi Cantino.
Vieni, ti troverai bene.
Ci troverai già lì.
Allora vieni?
Bene.

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il genere è sempre groove and love come piace a noi, spaziando dal rhythm & blues al funky e dal blues al soul con energia e anima, oscillando tra James Brown e Ray Charles, Herbie Hancock e i Blues Brothers, Jaco Pastorius e Wilson Pickett, tanto per dire

Se vuoi farti un'idea, guarda e ascolta, ma soprattutto vieni sabato sera a Monza, in via Dante 6 - il concerto inizia alle 23, ma è consigliabile arrivare un po' prima o meglio ancora prenotare, tel. 039 322970

03 gennaio 2008

Bando allo sbando

Sono entrato talmente fiducioso in questo 2008 che per la prima volta ho scritto un commento nonostante capitasse al numero diciassette.
Non ho niente da temere, vero?
Ver


a cura di Giulio Pianese

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