There are moments when time does stop. We must be alert enough to notice such moments.
(John Irving, A Widow for One Year)
Scrivo perché mi piace e perché mi aiuta a crescere.
Scrivo perché ci sei tu a leggermi e perché la condivisione raddoppia il piacere.
There are moments when time does stop. We must be alert enough to notice such moments.
(John Irving, A Widow for One Year)
Per viaggiare nello spazio, il modo più economico è immergersi nella lettura: abbandonarsi a parole, pagine, vicende rese reali attraverso la decodifica di segni su carta.
Un altro è percorrere chilometri, a decine o centinaia, per spostarsi anche fisicamente in luoghi diversi.
Entrambi sono affascinanti, ma il secondo ti permette di vivere da vicino graziosità e bellezze in parte inattese, come nel caso del centro storico di Treviso, e magari di incontrare finalmente di persona chi conoscevi solo online da qualche lustro, come nel caso del magnifico Mistro, che dal vivo è perfino più simpatico e interessante che sul web.
Anziché una calza, per la Befana lascio in vista una scarpa da tango, perché me la riempia di tante altre occasioni per ballare. (*)
Per viaggiare nel tempo, il modo più facile è abbandonarsi alla musica. Un altro è seguire i fili d'Arianna dei ricordi condivisi. Funziona anche ripensare alle persone che nel corso della nostra vita hanno accompagnato momenti o periodi particolarmente incisivi.
Viaggiare nel passato, in effetti, soprattutto nel proprio, è tutt'altro che impossibile; farlo nel futuro, però, richiede uno sguardo lungo, lunghissimo, che non tutti possiedono. Io non ce l'ho, né credo di volerlo, tutto sommato.
La finitezza della dimensione temporale suggerisce o addirittura impone di privilegiare la qualità rispetto alla quantità.
Tuttavia, elementi quali ansia, impazienza e golosità vi si frappongono come ostacoli non immediatamente sormontabili.
Credo valga tanto per il cibo e le libagioni quanto per intrattenimenti vari, tra cui per esempio il tango.
Sono l'accresciuta consapevolezza e l'affinamento del gusto a indurre la capacità selettiva, ma sarebbe arido tralasciare il fattore umano, e stupido ridurre la gioiosa interattività, sia essa in ambito ludico, lavorativo o sociale in senso ampio.
Per sognare, basta addormentarsi; per interrompere un brutto sogno, basta svegliarsi; per fare, basta rimanere svegli.
Per fare sogni a occhi aperti, basta tenere un piede al di qua e uno al di là della concretezza; per non addormentarsi per sempre, basta evitare di farlo guidando.
Per realizzare i sogni, non basta una cosa qualsiasi e una sola cosa non basta; di sicuro, però, per realizzarli occorre prima sognarli, e poi riuscire a risvegliarsi e fare.
Questo è un anno di 365 giorni e miracoli non ne farai, salvo quello di considerare prezioso e irripetibile ciascuno di essi.