"Il riso cancella la paura", declamava indignato il venerabile Jorge, e su questo aveva ragione: è uno strumento potentissimo e benefico, sia per il morale, sia per gli effetti chimici che innesca nel nostro organismo, grazie al rilascio delle endorfine. Pensa che figata, una droga autoprodotta che ti fa star bene senza effetti indesiderati!
Anche il sorriso produce benefici: lo sottolineava tra gli altri un simpatico squinternato e lo conferma l'esperienza, se ci provi. Da parte mia lo suggerisco ai ragazzi a scuola ("Prima regola, indispensabile: Breathe, respira; seconda regola, non indispensabile ma molto consigliato: Smile, sorridi."), perché è facile, è gratis, ti aiuta e non ha controindicazioni.
È la risata, però, il vero toccasana, soprattutto quando è condivisa. C'è chi la usa come terapia (vedi il Laughter yoga, lo yoga della risata), c'è chi la seppe produrre in modalità contagiosa, come Stan Laurel e Oliver Hardy. Riuscire a trovare o creare occasioni per ridere è di per sé un traguardo di benessere; farlo in compagnia attiva un senso di condivisione intensa; raggiungere il culmine di una risata fragorosa collettiva, ardisco dire, potrebbe contribuire a risolvere molti ma molti conflitti.