Tra i privilegi per i quali bisognerebbe esser sempre grati c'è quello di sapere che ci sta aspettando un libro che non vediamo l'ora di continuare a leggere. È un mondo che si apre e ci rapisce, è un premio e un volano, è il passepartout che ci permette di permetterci del tempo in più, della vita extra. Come una fisarmonica o un ventaglio o una rosa dai mille e più petali, aprendosi svela un bel po' di mondo che altrimenti avremmo trascurato. Può essere una fuga temporanea, ma è un perdersi per ritrovarsi.
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bonus: Frankie Hi-nrg Mc, Libri di sangue
30 novembre 2015
29 novembre 2015
Una via
Una delle cose che mi ha divertito oggi alla festa della scuola giapponese di Milano è stato lo Shodō. Letteralmente significa "la via (o l'arte) della scrittura" ed è stato bello sedermi in un banco accanto a quello scelto da mia figlia e provare entrambi a tenere in mano il pennello da intingere nell'inchiostro di china per tracciare sul foglio segni orizzontali e verticali seguendo le istruzioni del maestro, che in seguito ci ha indotti a osare riprodurre un ideogramma. Lei ha scelto la forza, io l'albero, semplicemente perché mi sembrava il meno difficile.
Non importa il risultato ottenuto e nemmeno il fatto che l'azione non abbia un seguito, ma rimanga un'esperienza occasionale. Quel che conta è mantenere e coltivare la curiosità di provare, anche solo per capire la difficoltà reale di gesti che altrimenti parrebbero scontati. Ce ne siamo accorti poco dopo, non tanto ammirando in un'altra aula delle tele artistiche, bensì nel momento in cui, osservando i lavori degli scolaretti delle elementari e delle medie, ne comprendevamo la bravura.
Grazie a Martina che ci ha fatto da guida, anche tra le specialità alimentari che abbiamo gustato non appena arrivati lì. Contavamo di fare solo una scappata a questa festa e invece, complice l'incontro con alcuni amici, siamo rimasti fino al momento in cui una voce severa all'altoparlante informava tutti quanti che ce ne dovevamo andare, ripetendo con monotona decisione le parole: "l'evento di oggi è finito".
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bonus: Meiko Kaji, The Flower Of Carnage
Non importa il risultato ottenuto e nemmeno il fatto che l'azione non abbia un seguito, ma rimanga un'esperienza occasionale. Quel che conta è mantenere e coltivare la curiosità di provare, anche solo per capire la difficoltà reale di gesti che altrimenti parrebbero scontati. Ce ne siamo accorti poco dopo, non tanto ammirando in un'altra aula delle tele artistiche, bensì nel momento in cui, osservando i lavori degli scolaretti delle elementari e delle medie, ne comprendevamo la bravura.
Grazie a Martina che ci ha fatto da guida, anche tra le specialità alimentari che abbiamo gustato non appena arrivati lì. Contavamo di fare solo una scappata a questa festa e invece, complice l'incontro con alcuni amici, siamo rimasti fino al momento in cui una voce severa all'altoparlante informava tutti quanti che ce ne dovevamo andare, ripetendo con monotona decisione le parole: "l'evento di oggi è finito".
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bonus: Meiko Kaji, The Flower Of Carnage
25 novembre 2015
Pulviscolo di stelle
Luna bucaniera, luna iridescente, con questo freddo di' grazie al mio occhio che t'accarezza di sorrisi desideranti, al mio sguardo che più ti fa bella, adornando le tue sabbie inerti e le pietre di carezze sorridenti, grazie a questo inebetirsi volutamente ingenuo, al bearsi di un'illusione che su quella volta scura punteggiata dipinga un senso. Di' grazie perché anche tu, come me, come noi, sei frutto di interazioni. E ora lascia che vorticanti si traccino linee di luci e di suoni affinché sia plasmata bellezza dalla creta puntiforme che siamo.
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bonus: Pink Floyd, Astronomy Domine
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bonus: Pink Floyd, Astronomy Domine
14 novembre 2015
Lutti
Al bar non puoi sperare di convincere le persone, ma almeno di instillare in loro un piccolo dubbio e qualche interrogativo, sì.
Trovandosi ad ascoltare generalizzazioni superficiali e ignoranti, qualcosa da rispondere sarebbe meglio trovarla.
Altrimenti non stiamo facendo il nostro mestiere di esseri umani.
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bonus: niente bonus, oggi. Un pensiero preoccupato alle vittime di Parigi e ai loro cari.
Trovandosi ad ascoltare generalizzazioni superficiali e ignoranti, qualcosa da rispondere sarebbe meglio trovarla.
Altrimenti non stiamo facendo il nostro mestiere di esseri umani.
"Sono tutti uguali."
"Non è vero. I terroristi sono una piccolissima minoranza. Altrimenti, ogni strada sarebbe in fiamme, anche qui intorno."
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"Bisogna prenderli e farli fuori."
"Meglio il carcere a vita. Una persona disposta a farsi saltare in aria non avrà mai paura della pena di morte."
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"Bisogna rimandare ognuno a casa sua, come una volta."
"Quale volta? Quando mai è successo che gli esseri umani non si siano spostati per il mondo?"
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"Per me sono malati di mente."
"...sì, è vero."
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bonus: niente bonus, oggi. Un pensiero preoccupato alle vittime di Parigi e ai loro cari.
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