31 luglio 2012

Ritardi

Arrivare puntuale agli appuntamenti non è la cosa che mi riesce più facile nella vita, ma tu prova a non arrabbiarti troppo ovemai fossi un po' in ritardo e vedrai che passeremo dei bei momenti.

30 luglio 2012

Un ottimo metodo

Un ottimo metodo, di cui ieri ho avuto la riprova, un ottimo e sano metodo per riportarsi al qui e ora, cancellando ogni altra preoccupazione e pensiero, è quello di attraversare a piedi nudi un ruscelletto di montagna, per esempio il Travignolo durante una scampagnata in val Venegia. Meglio ancora farlo come bonus di fine gita, quel fuori programma che tanto mi piace in quanto prolungamento extra di ogni piacevole attività, dalle feste alle vacanze... a tutto il resto.
Un altro metodo può essere quello di sudare un paio di magliette per salire un’erta, basta anche il Cimon del Tò della Trappola, ma in tal caso ci vuole anche un piccolo aiuto soprannaturale per scansare la pioggia, com’è successo oggi a me e Lorenzo, graziati dal cielo che ci regalava lo squarcio d’azzurro a seguire i nostri spostamenti fino ai laghetti Bombasel. Il “piccolo aiuto” sarebbe il nostro pensiero al giorno del compleanno della nonnina Teresita (1911-2002), una ricorrenza che anche l’anno scorso aveva portato buono dissipando la nuvolaglia per una gita al Laresei, dove fu scattata questa foto.

29 luglio 2012

Seele vuol dire soul

Almeno due persone care, di provenienza diversa e tra loro sconosciute, hanno sostenuto negli scorsi mesi che il tango sia per me una sorta di compensazione dell’anima, un modo di intonare col corpo la melodia che non riesco più a esprimere come prima con le corde vocali.
Premesso che le mie intonazioni danzerecce sono ancora inadeguate e che sto semplicemente muovendo i secondi passi da principiante, in effetti questa passione mi sta conquistando sempre più, per tutte le componenti che ruotandole intorno vi s’intrecciano: musica, condivisione, socialità, apprendimento, esplorazione, sensualità.
L’altra notte ho sorriso tra me e il firmamento dopo una serata di tango. Reduce da una giornata lunga e bella quanto impegnativa, l’avevo voluta ulteriormente allungare andando alla milonga organizzata in piazza Verdi a Bolzano e spostata all’interno del teatro causa pioggia. Dapprima si è ballato e sudato al suono di un’orchestra con tanto di cantante argentino (bravi e gran bella voce), poi si è continuato al piano di sopra con un musicalizador dalle sequenze gradevoli quanto efficaci. Alla fine di tutto, dopo le tande, le chiacchiere e i saluti, ho fatto ritorno a Castello di Fiemme e nel cuore della notte ho sorriso tra me e il firmamento quando mi sono reso conto che, contrariamente a quanto sarebbe stato prevedibile, avevo zero sonno: vispo alla guida e all’arrivo, dopo aver parcheggiato e mentre constatavo che le innumerevoli stelle profumavano di legna, ho colto un’analogia ripensando alla sensazione carezzevolmente adrenalinica di ogni dopo concerto, quando il sonno scavalcava orologi e fusi orari per lasciar pulsare l’anima ancora per un po’.

28 luglio 2012

Vacanza

Ci sono quelli che quando vanno in ferie ci mettono un sacco prima di sentirsi davvero in vacanza. Gli stress accumulati, i ritmi al veleno, le routine schiavizzanti riescono a impedire lo stacco immediato e la fruizione subitanea della goduria. Poi ci sono quelli un po' più fortunati, come me: poco dopo la partenza, diciamo una volta superato lo scoglio della tangenziale o del check in o del vagone giusto al binario, è già iniziata la vacanza, a tutti gli effetti.
Ieri mattina un po' stressatino lo ero, ero anche in ritardo, ma mentre mi dirigevo in Bovisa per caricare bagagli e pargoli ho ricevuto una telefonata: "Noi andremmo alla Malga Ora, voi a che punto siete?" "Non ti preoccupare, andate, vi raggiungiamo lì." Tanto è bastato per farmi anticipare ulteriormente l'istante magico in cui si passa dal mondo degli obblighi alla (relativa) spensieratezza che fa respirare i minuti e sorridere lo sguardo.
È stata una bella giornata, un pronti-via perfetto nella grandiosità di un orizzonte capace di sopraffare, con prati e boschi favolosi e con le rocce immense a disegnare un arco d'autore dal massiccio del Latemar ai frastagli del Catinaccio. Ah, e un cielo azzurro bello come gli occhi di Angelica (con la g dura e il sorriso morbido) che ci ha serviti al tavolo.

27 luglio 2012

Computeriadi

Questo post è per ringraziare Raffa, dal cui ex portatile sto scrivendo (ewwiwa, da incallito procrastinatore, ce l'ho fatta a ridurmi ad attivarlo all'ultimo secondo utile, dopo mesi che era lì a disposizione).

26 luglio 2012

Dove ho messo lo zaino?

Da domani, per qualche settimana sarò via e avrò tutt'al più una connessione ballerina.
Infatti domani sera, per coerenza, se tutto va bene andrò a ballare.
Di nuovo tango a Bolzano, ma stavolta la milonga sarà all'aperto.

25 luglio 2012

Un clic

A volte basta un clic, non quello del mouse, ma quello che vedi scattare negli occhi di chi all'improvviso comprende o nell'animo di chi a un tratto s'appassiona.
Lo stesso clic, o simile, a quelli che senti dentro di te ogni volta che scatta il senso del bello, sia esso rivolto alle piccole cose o a una cosa grande.

24 luglio 2012

Magliette

Non so quand'è stata l'ultima volta che ho acquistato una maglietta, forse mai. Ne ho i cassetti pieni, ma per quel che ricordo, me le hanno tutte regalate. Ne ho i cassetti pieni, ma si tratta per lo più di roba d'epoca. Per roba d'epoca intendo che parecchie di quelle magliette stanno lì da parecchi lustri, giacché tendo a non disfarmene persino quando sono troppo conciate per potercisi presentare in pubblico, e t'assicuro di non avere criteri molto restrittivi al riguardo. Del mucchio fanno parte esemplari come quella del ventennale di Radio Popolare (1996), quella di uno spettacolo della Fura dels Baus (1997), quella che mi portò il Paio dal Chicago Blues Festival (1995), quella ormai sottilissima raffigurante le decorazioni di Nino Parrucca in quel di Mondello e che risale ai primi anni novanta. Più recenti, una della Splinder night (2006) e quella della prima Blogfest (2003). Queste ultime non le indosso in giro per pudore, invece ce n'è tutta una serie che non porto in pubblico perché hanno il collo macchiato; ce l'hanno da un paio d'anni: i normali lavaggi non cancellano quelle tracce e non ho voglia di candeggiare o chissà che altro per eliminare i segni della crema Vea, quella che applicavo sulla pelle arrossatissima davanti alla gola bersagliata dalle radio/terapie.

23 luglio 2012

Online games

Da molti anni rifuggo qualsiasi forma di video game perché so che rischio la dipendenza, quasi come per i gelati. Se da ragazzo la recinzione di sicurezza era il numero limitato di monete a disposizione, con l'avvento degli aggeggi domestici solo la mancanza di elettricità avrebbe potuto interrompere il gioco, per cui l'unica soluzione sicura divenne l'astensione totale, pena la dissoluzione della più preziosa risorsa intangibile: il tempo.
[Ti prevengo: no, il mondo delle relazioni telematiche non è una perdita di tempo, non sempre almeno. Dalle mailing list ai forum ai blog ai social network, se vuoi pescarla c'è un sacco di ricchezza costituita da semi fatti per fiorire lì e altrove, in sinapsi e anche in carne e ossa.]
I giochi, invece, i giochi: quelli, per quanto belli, il tempo te lo disintegrano, succhiandoti vita che non recupererai. Ma tanto io ne sto alla larga. Quasi sempre. In effetti, ogni tanto gioco a reversi (othello) e se lo faccio, per un po' (un po' troppo, mannaggia) mi perdo via.

22 luglio 2012

Tra una tempesta e l'altra

La bordura dorata di quelle nuvole bianchissime attorno all'unico squarcio d'azzurro è lì a ricordare che al di sopra il sole splende sempre.
La restante massa grigiazzurra di nuvoloni carichi e l'orizzonte blu gas sono lì ad ammonire che se stendi fuori dovrai essere pronto a ritirare il bucato da un momento all'altro in men che non si dica.

21 luglio 2012

Alla fine è tutto un grande giro

Dice: ma la smetti di farti adottare? Rido e rispondo che non lo faccio mica apposta, che sarà perché sono fortunato, o che ho le antenne estroflesse e capto, anche se poi magari è solo una questione di numeri e probabilità, elevate a furia di rimanere allo scoperto a costo di prendersi un'adacquata, comunque non posso negarlo: vengo spesso adottato.
Nulla di estremamente impegnativo, intendiamoci, ma le piccole cure sono sintomi di pensieri grandemente affettuosi e, siano essi permanenti o transitori, li apprezzo. Così, accade che vada a consegnare il pesce a un G.A.S. e scoprendo una conoscenza comune (una mia cugina) mi invitino a cena ammannendomi prelibatezze e cordialità egualmente gustose, oppure che dia lezioni d'inglese e mi ritrovi prossimo ospite in vacanza, ma anche una torta fatta in casa, qualche tanda speciale, un libro messo da parte o delle camicie stirate sono testimonianze luccicanti.
Peraltro, non escluderei che portino fortuna. Per esempio, qualche anno fa un amico mi regalò la sua vecchia auto. Dopo averla utilizzata per un paio d'anni, quando dovetti farla rottamare telefonai all'autodemolizioni di mio zio (in realtà, il marito di una cugina di mio padre) e in quella occasione riallacciai i contatti con sua figlia, anche lei come me separata, e frequentandoci la portai a qualche ritrovo coi miei amici. Uno di loro se ne invaghì, ricambiato, e da allora vivono insieme felici e contenti. Era quello che mi aveva regalato l'auto.

20 luglio 2012

Brevi scrosci

Stando a casa una sera, ho fatto piovere. Stando a casa, comunque, mi sono "prenotato" momenti belli in montagna, in città, in milonga e al mare, mentre le distanze si accorciano sul filo dei clic, delle voci e dei pensieri. Stando a casa, tra lavori e incombenze, penso alle cose belle tra un rock'n'roll vecchio e uno (relativamente) nuovo.

19 luglio 2012

Divine sgrullate

Certe volte penso che se Dio esiste e ci sta guardando, è lì che scuote la testa.
Il fatto è che lo penso riguardo a stupidaggini e amenità da cazzeggio ed è anche per questo, mi sa, che scuote la testa.

18 luglio 2012

CompLeonka

Festeggiare qui è bello anche perché davvero si mangia bene!
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Grazie per l'android e per il pennino capacitivo.
:)

17 luglio 2012

Forse ma forse

A sorpresa, può darsi che quest'anno riesca a rituffarmi in spettacolare acqua salata dopo troppo prolungata assenza. Il difficile sarà prenotare un traghetto tenendo le dita incrociate.

16 luglio 2012

Per te la mia canzone vola

Oggi è il compleanno della mia mamma. Mi spiace non poter fare un blitz fiemmazzo per stanarla dalla cucina dove sicuramente anche oggi, vacanze o non vacanze, si darà da fare.

Di cucinare, cucinare per tutti quanti, non sa fare a meno. D'altronde, se il cibo è una sua ossessione è anche un po' colpa mia, che da piccolo non volevo mangiare alcunché. Lei si disperava e insisteva, ottenendo ovviamente l'effetto opposto ai suoi fini di nutrice; si disperava giungendo perfino a rivolgere preghiere alle entità superiori affinché io mangiassi. Se queste esistono, devono avere i riflessi un po' rallentati, perché solo dopo diversi anni cominciai a gustare un numero apprezzabile di pietanze e a volerne mangiare in quantità... cosa che non ho più smesso di fare.

Gli auguri glieli ho fatti per telefono e dalla sua contentezza sembrava avessi fatto chissà che. D'altronde, ho ancora in mente l'immagine di quella volta che si commosse solo perché dall'altra stanza mi sentì provare, con il sax tenore che strimpellavo in quel periodo tardoadolescenziale, le note della canzone "Mamma", con la quale intendevo omaggiarla. Non mi diede il tempo di finire la prima strofa che era già corsa lì, col sorriso velato dall'emozione, a ringraziarmi. È di quelle persone che si dedicano in toto agli altri dimenticandosi un po' troppo spesso, se non quasi sempre, di sé (tipo l'anno scorso, quando con il medico che le stava cucendo l'unghia del pollice senza anestesia, l'unico suo rammarico era la previsione di trovarsi impossibilitata a svolgere normalmente tutte le attività domestiche).

È di quelle persone con le quali occorre fare attenzione alle attenzioni, nel senso che credono di non meritarsele e rimangono spiazzate quando gliele rivolgi. Se mostri di occuparti o preoccuparti per loro o semplicemente se espliciti anche verbalmente il bene, ascolta e tra uno schermirsi e un non detto percepirai una miniesplosione interna, tipo "pockh", preludio di una silente commozione. Sono i casi in cui ci vuole assolutamente un abbraccio. Tra qualche giorno, d'accordo?

Poi semmai le dirò a voce che ne ho scritto qui, perché lei, che ha insegnato a leggere e scrivere a decine e decine e decine di piccoli grandi esseri umani, il computer non sa nemmeno come si accende.

15 luglio 2012

Cuochi

Se Masciu fosse stato Dio, la donna non sarebbe mai nata, perché con la costola di Adamo lui avrebbe fatto partire una grigliata.

14 luglio 2012

Pìgliate 'na Bastiglia

Come festeggiare decidilo tu, ma festeggia. Oggi perché è il 14 luglio, simbolo della Rivoluzione che mirava a libertà, uguaglianza e fraternità. Festeggia tralasciando le parti spiacevoli, tieni buono solo il bene. Come, decidilo tu, ma tralasciale. Oggi festeggia perché è oggi. Fai almeno un'eccezione. Come, decidilo tu, ma fai pure un'eccezione perché oggi è un giorno speciale, oggi come ogni giorno. Accendi quattro Partagas e tracanna qualche bicchiere di rum, liberamente e fraternamente. Allons enfants, jamme bbelle!

13 luglio 2012

Affetto da causa-effetto

Se ti fa venir voglia di migliorare, è cosa buona. Vale per gli hobby, le attività, gli strumenti, le persone e gli amori. Non per niente è il più bel complimento.

12 luglio 2012

A ogni istante incerto

Fugge, sfugge, è un furto, una cara ossessione, il tempo, bipolare elemento a ogni istante incerto tra lo svanire e l'eternarsi. E a ogni istante d'incertezza in questo boh entusiasta mi dico che sì, alla fine sarà stato tutto un soffio, ma fintanto che si è nel vento e lo si riesce a respirare, vivere vale la candela, anzi, la clessidra.

10 luglio 2012

Knödel

Quasi di passaggio, oggi ti dico che i canederli fatti in casa da Ewa di Holen, frazione di Aldino/Aldein, sono molto buoni. Li ho mangiati la scorsa settimana quando, accompagnando i miei in Val di Fiemme, abbiamo fatto una piccola deviazione per il pranzo.

09 luglio 2012

Ancora un po' di tango

Milonga all'aperto con chiaro di luna presso il Palatango di Segrate.

- Pugliese!
- Già, Pugliese...
- Bello, eh?
- Sì, ma difficile.
- Beh, certo, è poco ritmato...
- Va interpretato.
- Perché, non ce la fai?
- Intimamente lo interpreto, però tradurlo in ballo con le mie capacità attuali è come voler suonare Bach con l'ukulele.

Poi invece l'abbiamo ballato e, stando al giudizio dell'esperta ballerina, non sono andato affatto male.

In effetti, con l'ukulele si possono fare un sacco di cose.

08 luglio 2012

Morale con storiella

Per la serie: è meglio far bene le cose perché un po' di fatica in più all'inizio te ne risparmia molta poi.
Una volta ero a Mondello (PA), faceva caldo e stavo ammazzando mosche con una palettina. Quando le vittime cadevano a terra, le raccoglievo con scopino e paletta per gettarle nella pattumiera, ma a un certo punto Emiliano Zapata (il gatto di casa dei miei cognati, da cui ero ospite) ne ha mangiata una. Da quel momento gli ho lasciato mangiare anche le successive e risparmiandomi i gesti della raccolta ho potuto intensificare la caccia. A un certo punto, però, il felino ha vomitato.

07 luglio 2012

Era il 1985

Il vinile da cui è tratto questo pezzo mi ricorda una festa di compleanno di tanto tempo fa, con un intero secchio di caipirinha preparato da noi fin dal tardo pomeriggio. Un secchio intero, con tanta cachaça. La festa, con tutto un terrazzo che sporgeva sulla notte milanese a disposizione d'ogni pia voglia di baci, fu definita un apice.
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The Cure - Grinding Halt

06 luglio 2012

Types and typos

Siccome poi su twitter mi è più difficile ritrovarmi, me l'appunto anche qui:
Only after proofreading did they realize they couldn't possibly be spellbound by each other: he was too fuzzy, she was too fussy.
Capire mi capisco, ma se riesci a tradurmi, dimmelo.

05 luglio 2012

Sortilegi

Nel cibo diviso siede l'angelo*, ma anche in quello moltiplicato. Che sia una ciliegia spiccata al volo in cucina, un gelato allo yogurt da brivido o una cena conviviale, si creano fili invisibili di non detto e altri che s'intrecciano in discorsi tra un boccone e l'altro, ma in ogni caso dev'esserci una sovrapproduzione di ossitocina visto l'incremento di empatia che si sviluppa nel mangiare insieme (dal "cum edere" latino all'ispanico comér), in un crescendo pirotecnico se per caso si arriva fino al ciba(cia)rsi.

* reminescenza da Stefano Benni, La compagnia dei Celestini, leggibile per intero qui.

04 luglio 2012

Tango si dice così anche a Bolzano

Di recente mi hanno fatto osservare che ho una visione un po' edulcorata dell'ambiente del tango. Ho risposto di avere "l'entusiasmo del neofita nei confronti dell'insieme e la fortuna del principiante negli incontri avvenuti finora". Entusiasmo e fortuna che ribadisco dopo una serata passata in milonga a Bolzano, al circolo di via Druso. Vero è che potrei essere tacciato di partigianeria, essendo la città altoatesina da vari decenni uno dei miei luoghi del cuore, ma è innegabile la piacevolezza di cui si è condita questa esperienza, con un'accoglienza e una disponibilità che mi hanno aiutato a superare l'imbarazzo del sentirmi decisamente il meno esperto (diciamo pure il più scarso) dell'intera sala. Grazie dunque a Tania golden baby per avermici introdotto e fatto rompere il ghiaccio, e grazie mille anche alle altre brave e belle ballerine per le numerose tande (che in trasferta, si sa, valgono il doppio, come i gol fuori casa nelle coppe europee). A presto!

P.S.: bello anche ritrovare lì un paio di vecchi amici che non vedevo da qualche anno: Bogo (grazie per la birra e le ciacole) e Nando, grande istrione e tanguero appassionato, capace di regalarmi una scenetta fumettistica quando scorgendomi ha strabuzzato gli occhi e mollato la ballerina a metà tanda per venirmi a salutare tra risate incredule e contente.

03 luglio 2012

Musica preferita

L'anno scorso su friendfeed lanciai una domanda:
"Ricordi chi e quando ti ha fatto scoprire, inducendoti ad ascoltare per la prima volta, il tale gruppo, la tale canzone?"
Da parte mia, nelle risposte avevo menzionato Crosby, Stills, Nash & Young (scoperti nella seconda metà degli anni '70 grazie al mio amico bolzanino Alberto Rossi) e i Talking Heads (scoperti nel 1980 grazie al mio primo insegnante d'inglese David Jelley).

Oggi mi torna in mente un altro gruppo, che conoscevo ma sdegnavo e del quale però scoprii un aspetto totalmente nuovo e inatteso con Spirit of Eden, "un album da ascoltare al buio in cuffia", come mi disse Carlo Albertoli porgendomi il vinile appena uscito (fine anni '80). Di nuovo grazie, dunque, e buon ascolto di I believe in you.

02 luglio 2012

01 luglio 2012



a cura di Giulio Pianese

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