07 febbraio 2019

Un mare di roccia

Ad avere pazienza e abbastanza tempo, ci si renderebbe conto che le montagne non sono altro che un mare fatto di roccia, un mare terrestre dal respiro lentissimo e ampio, con qualche singulto che qua e là talvolta ci fa sobbalzare. Le catene montuose in prospettiva a scolorare, fascinose onde al rallentatore, frantumano il senso del tempo che crediamo nostro, dilatandolo e riducendolo con il loro quieto mantice impercettibile all'occhio minuto. Sospeso a mezz'aria lo sguardo, incerto tra materia e divenire si posa e rivola, s'allunga e riviene. In balia della malia vogliosa ad un tempo di tattilità e fluttuazione, si perde e si riperde, finché nel ritmo di un nuovo respiro ritrova il suo mare interiore, goccia non meno magica di quello più grande, là fuori e tutto intorno.


a cura di Giulio Pianese

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