Oggi Pietro lo festeggia con una festicciola pomeridiana... via radio.
A partire dalle ore 16:00 si potrà seguire l'inaugurazione ufficiale di MieTerreRadio, che da qualche tempo aveva già cominciato a trasmettere.
Sarà possibile telefonare in diretta al numero 320 722 30 36 oppure chiedere di essere chiamati mandando un SMS o scrivendo qui.
Doppi auguri dunque!
31 maggio 2004
30 maggio 2004
From blogspHere to Eternity
FranCiskje (chissà come va pronunciato) ci regala il video del servizio di MTV sul BlogRodeo.
29 maggio 2004
Alla faccia della pigrizia
Essere fortunato significa anche avere voglia di fare quel che in quel momento si deve.
Così pensavo stamane lavando i pavimenti di casa. Operazione improcrastinabile dopo il pomeriggio di ieri. Già, perché il cielo poi non ha tenuto: tonitruante, ci ammonì da lassù tra oscuri squarci e chiassosi ohibò, con una pluralità di goccioloni severi.
Immediato il cambio di programma: di corsa a casa a tracciare col machete un camminamento tra le masserizie del corridoio, a raccogliere con la ruspa gli oggetti sparsi, a ribaltare tutto come una squadra demolizioni, facendo in 15 minuti quello che in tempi normali avrebbe richiesto 15 giorni. Solo così siamo stati in grado di accogliere la festosa turba di amichetti giunti per lo spegnimento delle candeline e l'accensione dello stabile. Ci hanno dato dentro, ma per chissà quale combinazione astrale non sono riusciti ad ammazzarsi né a causare danni irreparabili all'immobile. In certi momenti mi sembrava di rivedere Le teste matte, soprattutto la sigla iniziale che mostrava scontri evitati per un pelo tra vetture e tram, oltre alle solite torte in faccia.
Comunque, lo ammetto, più volte ho indugiato a godere con lo sguardo della loro spettacolarità: i bimbi avrebbero meritato un applauso e invece sono stato io a riceverne i sorrisi complici.
Così pensavo stamane lavando i pavimenti di casa. Operazione improcrastinabile dopo il pomeriggio di ieri. Già, perché il cielo poi non ha tenuto: tonitruante, ci ammonì da lassù tra oscuri squarci e chiassosi ohibò, con una pluralità di goccioloni severi.
Immediato il cambio di programma: di corsa a casa a tracciare col machete un camminamento tra le masserizie del corridoio, a raccogliere con la ruspa gli oggetti sparsi, a ribaltare tutto come una squadra demolizioni, facendo in 15 minuti quello che in tempi normali avrebbe richiesto 15 giorni. Solo così siamo stati in grado di accogliere la festosa turba di amichetti giunti per lo spegnimento delle candeline e l'accensione dello stabile. Ci hanno dato dentro, ma per chissà quale combinazione astrale non sono riusciti ad ammazzarsi né a causare danni irreparabili all'immobile. In certi momenti mi sembrava di rivedere Le teste matte, soprattutto la sigla iniziale che mostrava scontri evitati per un pelo tra vetture e tram, oltre alle solite torte in faccia.
Comunque, lo ammetto, più volte ho indugiato a godere con lo sguardo della loro spettacolarità: i bimbi avrebbero meritato un applauso e invece sono stato io a riceverne i sorrisi complici.
28 maggio 2004
RC auto
Ho appena rinnovato telefonicamente l'assicurazione obbligatoria. Sono incerto se inquietarmi o esaltarmi considerando un segno del destino il nome dell'Amministratore Delegato della compagnia: James Brown.
Quattvo!
Alla Caju aveva chiesto una pistola ad acqua e ha ricevuto in regalo una specie di mitra multicolore con serbatoio maxi.
A papà e mamma un drago, che dovremo andare tutti insieme a cercare, dopo avere stabilito di comune accordo che averne uno vivo non è possibile e che un esemplare troppo grande risulterebbe poi difficile da maneggiare.
Lorenzo è orgoglioso di essere diventato gvandicello, specialmente da quando ieri sera gli ho permesso di usare un coltello vero a tavola (per tagliare l'uovo all'occhio di bue).
Oggi pomeriggio se il cielo regge festeggeremo con tutti i suoi compagni ai giardini di via Livigno, in un consesso multicolore.
A papà e mamma un drago, che dovremo andare tutti insieme a cercare, dopo avere stabilito di comune accordo che averne uno vivo non è possibile e che un esemplare troppo grande risulterebbe poi difficile da maneggiare.
Lorenzo è orgoglioso di essere diventato gvandicello, specialmente da quando ieri sera gli ho permesso di usare un coltello vero a tavola (per tagliare l'uovo all'occhio di bue).
Oggi pomeriggio se il cielo regge festeggeremo con tutti i suoi compagni ai giardini di via Livigno, in un consesso multicolore.
27 maggio 2004
Non solo a Rozzano: BSM
Ancora non so se presentarmi nella versione popstar supersexy oppure vestito da boy lift metallurgico. Forse alla fine, visto il conclamarsi del periodo estivo, un abbigliamento mare sapore di mare potrebbe rivelarsi consono. Se sarò a corto di camicie, non esiterò a commettere qualche piccolo reato, sicuramente da prescrizione. L'importante sarà non trascurare troppo quello che sta dietro i vestiti e dentro i pantaloni.
Perché sabato sera al Mi Cantino di Monza non si potrà prescindere dallo spirito: quello dell'anima, certo, quello delle bevande, sicuro, ma anche quello necessario a stringersi in 12 su quel minuscolo palco, che pure continua a darci piacevoli soddisfazioni, avviluppato com'è dall'attenzione affettuosa di chi si gode appieno (e ci fa godere) la serata musicale.
L'inizio del concerto è previsto per le 22:30, ma non mi stupirei slittasse verso le 23, come il cappello d'un tempo. Se vuoi farti riservare un posto, telefona al locale: 039-322970, che si trova in via Dante al civico 6.
Perché sabato sera al Mi Cantino di Monza non si potrà prescindere dallo spirito: quello dell'anima, certo, quello delle bevande, sicuro, ma anche quello necessario a stringersi in 12 su quel minuscolo palco, che pure continua a darci piacevoli soddisfazioni, avviluppato com'è dall'attenzione affettuosa di chi si gode appieno (e ci fa godere) la serata musicale.
L'inizio del concerto è previsto per le 22:30, ma non mi stupirei slittasse verso le 23, come il cappello d'un tempo. Se vuoi farti riservare un posto, telefona al locale: 039-322970, che si trova in via Dante al civico 6.
26 maggio 2004
Attore e spettatore
Proprio come in Jackie Brown di Tarantino, grazie ai blog la stessa scena la puoi seguire successivamente da prospettive diverse. Si concretizza nelle parole la ricchezza di uno sguardo molteplice, di un'esperienza attraversata e osservata grazie a un puzzle narrativo e cognitivo come quello descritto dalle efficaci parole di Sphera.
Esempio personale e recentissimo di tutto ciò l'ho vissuto, per esempio, leggendo il racconto di Tequila, con l'appuntamento dato a un angolo trafficatissimo, con i ritardi che diventano sincronia, con un abbraccio dal quale non mi sarei staccato più. Ma la serata doveva pur iniziare...
Esempio personale e recentissimo di tutto ciò l'ho vissuto, per esempio, leggendo il racconto di Tequila, con l'appuntamento dato a un angolo trafficatissimo, con i ritardi che diventano sincronia, con un abbraccio dal quale non mi sarei staccato più. Ma la serata doveva pur iniziare...
(puzzle, mosaico, sgabuzzino della memoria o del cuore)
25 maggio 2004
*
"Sarò il tuo diapason", le avevo detto, e cominciò a vibrare. Fummo felici, finché una volta non mi scordai e finì l'armonia.
24 maggio 2004
Ho visto la squonkina
Milano, piazza della Scala. Manifestazione per il diritto a scuole materne e asili nido pubblici. Giocolieri, trampolieri, animatori, lenzuola colorate e gessetti per disegnare sul porfido dello spazio prospiciente palazzo Marino. Più tardi arriverà anche una rappresentanza della Banda degli Ottoni.
La forza per contrastare ogni ingiustizia non c'è, e in effetti per me essere qui oggi è una scelta puramente occasionale, in una piazza casualmente condivisa con chi rivendica il diritto alla casa (evidentemente il malcontento è variegato, in questa nostra Mailand albertiniana).
A un certo punto mi sembra di riconoscere una tipa. Per assicurarmi della sua identità senza porle domande potrei annusarla, ma riconosco che forse non è la maniera più decente di comportarsi in spazio aperto al pubblico sguardo, dunque mi ritraggo. Poi però ci ripenso e mentre decido di assoggettarmi all'imbarazzante interrogatorio, guardo in faccia la bambina che tiene per mano e fugo ogni dubbio: "Ma tu sei..?" "Ciao!" "E quella allora è la squonkina... ecco, questa è Licia, loro sono i miei piccoli. Mi raccomando, salutami Sergio."
Dopo le presentazioni, assisto a un minidialogo solidale tra due mogli di blogger. Le vedo scuotere la testa con un fare tra la rassegnazione e il compatimento.
Tutto perché non hanno mai provato le nostre assurde ebbrezze, quelle da blogosfera.
La forza per contrastare ogni ingiustizia non c'è, e in effetti per me essere qui oggi è una scelta puramente occasionale, in una piazza casualmente condivisa con chi rivendica il diritto alla casa (evidentemente il malcontento è variegato, in questa nostra Mailand albertiniana).
A un certo punto mi sembra di riconoscere una tipa. Per assicurarmi della sua identità senza porle domande potrei annusarla, ma riconosco che forse non è la maniera più decente di comportarsi in spazio aperto al pubblico sguardo, dunque mi ritraggo. Poi però ci ripenso e mentre decido di assoggettarmi all'imbarazzante interrogatorio, guardo in faccia la bambina che tiene per mano e fugo ogni dubbio: "Ma tu sei..?" "Ciao!" "E quella allora è la squonkina... ecco, questa è Licia, loro sono i miei piccoli. Mi raccomando, salutami Sergio."
Dopo le presentazioni, assisto a un minidialogo solidale tra due mogli di blogger. Le vedo scuotere la testa con un fare tra la rassegnazione e il compatimento.
Tutto perché non hanno mai provato le nostre assurde ebbrezze, quelle da blogosfera.
Raccontare tutto è impossibile, dunque evviva il puzzle!
L'altra sera sono andato solo di gin tonic perché l'acqua tonica contiene il chinino che notoriamente è curativo. Effetti collaterali: ti sbianca l'orizzonte, nel senso che non torni a casa finché la notte non si schiarisce nei primi lucori di un nuovo giorno.
Un raduno così deve potersi prendere più spazio, anzi, più tempo. Quel tempo che fin dal mattino di venerdì vedevo solo di minaccioso profilo, sottilissimo e tutt'altro che proclive a lasciarsi riempire di tutto quello che avrei dovuto fare fino a sera.
Mi sentivo come Ray Liotta in Goodfellas, alle prese con una giornata impossibile sormontata da un elicottero ubiquo come una spada di Damocle a elica. Per fortuna le mie erano quasi tutte incombenze piacevoli e difatti non dismettevo il sorriso, come magicamente mi faceva notare Mafe in mezzo al traffico che tentava d'ingoiare la nostra carovana musical-bloggatara.
Blogganti ne vedevo e sentivo da giorni: conclusasi la pazziata, si erano intensificati i preparativi per il BlogRodeo, comprese attività propagandistiche (cartoline in ogni bar frequentato) e di borsa nera (affettatrici a manovella che passavano di mano transitando per sobborghi ex industriali).
Quella mattina però attendevo l'arrivo di qualcuno venuto da lontano, da oltre il fiume, da oltre le montagne, da oltre il mare. Ero insieme alla Cajuina, uscita in anticipo da scuola, ad accogliere Gilgamesh e Mistràl con un po' di cibarie e le prime birre della giornata. Poi, siccome l'elicottero di cui sopra c'era davvero, Gilga si appostava alla tastiera con piglio guerriero per sistemarlo a dovere. E avrei visto cose mistiche accadere al mio computer, occhieggiando ogni tanto a schermate imperscrutabili mentre salutavo i nuovi arrivati Alessio, Strelnik e Monia (e vi riabbraccio anche ora ripensandovi con calore).
Un raduno così deve potersi prendere più spazio, anzi, più tempo. Quel tempo che fin dal mattino di venerdì vedevo solo di minaccioso profilo, sottilissimo e tutt'altro che proclive a lasciarsi riempire di tutto quello che avrei dovuto fare fino a sera.
Mi sentivo come Ray Liotta in Goodfellas, alle prese con una giornata impossibile sormontata da un elicottero ubiquo come una spada di Damocle a elica. Per fortuna le mie erano quasi tutte incombenze piacevoli e difatti non dismettevo il sorriso, come magicamente mi faceva notare Mafe in mezzo al traffico che tentava d'ingoiare la nostra carovana musical-bloggatara.
Blogganti ne vedevo e sentivo da giorni: conclusasi la pazziata, si erano intensificati i preparativi per il BlogRodeo, comprese attività propagandistiche (cartoline in ogni bar frequentato) e di borsa nera (affettatrici a manovella che passavano di mano transitando per sobborghi ex industriali).
Quella mattina però attendevo l'arrivo di qualcuno venuto da lontano, da oltre il fiume, da oltre le montagne, da oltre il mare. Ero insieme alla Cajuina, uscita in anticipo da scuola, ad accogliere Gilgamesh e Mistràl con un po' di cibarie e le prime birre della giornata. Poi, siccome l'elicottero di cui sopra c'era davvero, Gilga si appostava alla tastiera con piglio guerriero per sistemarlo a dovere. E avrei visto cose mistiche accadere al mio computer, occhieggiando ogni tanto a schermate imperscrutabili mentre salutavo i nuovi arrivati Alessio, Strelnik e Monia (e vi riabbraccio anche ora ripensandovi con calore).
(altri tasselli si aggiungeranno, sicuramente)
23 maggio 2004
Dai, racconta!
In principio era la Mente, e la mente si fece Suprema.
Disse "Fiat Blog" e blog fuit, ma questo molto prima di andare a Torino.
Quando decretarono ch'era l'era dei blog, si spostò in un bar per una birra sotto la pioggia.
Seguirono pizze, aperitivi, feste, cene, mentre i tempi cambiavano.
In occasione di un evento durante l'avvento, insomma, proprio in quel tempo, M.S. ci apostrofò e disse: "Ho in mente un progettino e vorrei coinvolgervi."
Di lì a poco sarebbe nata la mailing list laurora, testimone di passi e passettini sulla lunga strada verso il BlogRodeo.
Disse "Fiat Blog" e blog fuit, ma questo molto prima di andare a Torino.
Quando decretarono ch'era l'era dei blog, si spostò in un bar per una birra sotto la pioggia.
Seguirono pizze, aperitivi, feste, cene, mentre i tempi cambiavano.
In occasione di un evento durante l'avvento, insomma, proprio in quel tempo, M.S. ci apostrofò e disse: "Ho in mente un progettino e vorrei coinvolgervi."
Di lì a poco sarebbe nata la mailing list laurora, testimone di passi e passettini sulla lunga strada verso il BlogRodeo.
(continua, magari)
22 maggio 2004
Wow!
Ancora non ho ripreso il fiato che serve per raccontare. Mi guardo qualche foto e intanto penso: "Com'è stato bello, che goduria!"
L'unico rimpianto è la mancanza di ubiquità: quando la densità degli accadimenti e la gradevolezza delle presenze raggiungono certi livelli, è inevitabile perdersi qualcosa, ma sono innamorato di queste intensità.
L'unico rimpianto è la mancanza di ubiquità: quando la densità degli accadimenti e la gradevolezza delle presenze raggiungono certi livelli, è inevitabile perdersi qualcosa, ma sono innamorato di queste intensità.
21 maggio 2004
20 maggio 2004
E l'inno?
Questa l'avevo scritta più di un anno fa, ma la ripropongo per due motivi:
c'è chi non riesce a leggere il mio vecchio blog a causa del trattino basso (underscore) dell'indirizzo;
potrebbe essere adottata come inno del BlogRodeo, da cantare a squarciagola a fine serata insieme alla Black Sound Machine.
Il tuo bacio è come un blog
Per un bacio sul tuo blog
faccio subito il login
muovo abile il mio mouse
quando aggiorno faccio ping.
Mi fa effetto questo post,
lo commenterò così:
"Oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh
il tuo bacio è come un blog!"
I tuoi baci non son semplici baci
io ti linko ma tienili per me;
nei commenti, bambina tu mi piaci
e dico "Blo-blo-bloggami così!"
Vuoi postare sul mio blog?
Devi scrivere al login
questa password che ti dò,
non confonderla col link!
Ho cambiato username
oggi chiamami Mimì
"Oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh
il tuo bacio è come un blog!"
I tuoi baci non son semplici baci
io ti linko ma tienili per me;
nei commenti, bambina tu mi piaci
e dico "Blo-blo-bloggami così!"
Il tuo bacio è come un blog
che mi fonde i permalink
tu fai muovere il mio mouse
come fosse un token-ring.
Bimba tu mi dai lo choc
e perciò posto così:
"Oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh
Oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh
Oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh
il tuo bacio è come un blog!"
19 maggio 2004
Accordi musicali
Se raggiungere l'intesa è auspicabile per suonare insieme, mettersi d'accordo è indispensabile per riuscire a trovarsi.
Nel sito del BlogRodeo sono in corso scambi comunicativi per combinare appuntamenti e passaggi, scavalcando ostacoli logistici e geografici.
Le comunicazioni proseguono poi via e-mail in privato, solitamente. Non so quante di queste assumano toni simili a quanto ricordato da trillycampanellino, un'amica neobloggante.
Nel sito del BlogRodeo sono in corso scambi comunicativi per combinare appuntamenti e passaggi, scavalcando ostacoli logistici e geografici.
Le comunicazioni proseguono poi via e-mail in privato, solitamente. Non so quante di queste assumano toni simili a quanto ricordato da trillycampanellino, un'amica neobloggante.
Puoi contarci
Diciamolo a tutti!
Il momento sta per arrivare: venerdì sera saremo tutti lì.
"Lì, dove?" è un interrogativo che riceverà adeguata risposta, ma prima i fatti: ci sarà un concerto, anzi prima ci sarà una gara, però un momento, prima di tutto ci sarà una festa: tra i partecipanti ci sei tu, certo, e ci sono anche un sacco di blogger che s'incontreranno dal vivo...
Chi sono i blogger, chiedi? Ora ti spiego: un blogger è uno che ha un blog... lo sai che cos'è un blog? Non importa, puoi venire lo stesso. Ah, ci tieni proprio a saperlo...
Aspetta, allora partiamo dall'inizio: ci sono i fiori e le farfalle, il polline e l'inseminazione, gli animali e la stagione dell'accoppiamento, e poi ci sono i film porno. A parte questo, esistono persone che ancora amano far le cose per il piacere di farle e tra queste possono annoverarsi molti di quelli che quotidianamente o quasi lasciano traccia di sé scrivendo parole in rete, su internet, magari in una specie di diario che si chiama blog.
Comunque, venerdì 21 maggio alle ore 21:00 inizierà una goliardica divertente ridanciana gara di scrittura tra blogger: il BlogRodeo 1.0.
Tre manche al fulmicotone: un quarto d'ora per scrivere e il resto del tempo per ascoltare, schiamazzare, bere e votare il migliore.
A un certo punto gli occhi si staccheranno dai monitor e dalle tastiere per puntare verso il palco ed è allora (23:30) che entrerà in scena la Black Sound Machine e la musica suonerà al ritmo nero dell'anima.
Tutto questo si svolgerà allo Spazio Aurora di via Cavour, 4 a Rozzano (MI).
(all'ingresso sarà richiesto un obolo di due euro)
18 maggio 2004
"Cosa pensi che ci sia qui dentro?"
In effetti mi ci ero incantato, stavo lì da un bel po' a guardare, un leggero sorriso a distendermi il volto.
"No, davvero, non so che cosa ci trovi."
Senza perdere la posizione alzai il sopracciglio e lo sguardo pensando di cogliere la divertita ironia della sua espressione. Invece era seria, fors'anche un po' scocciata per via della sineddoche rappresentata dal mio fare e a causa della quale si sentiva sminuita.
Confidando nella sua pazienza e nell'attaccamento che aveva sempre mostrato nei confronti della mia persona e delle mie passioni, tornai a contemplare la meraviglia che mi teneva inchiodato lì da lunghi minuti.
Una bellezza naturale la cui semplicità si esaltava nella percezione del connoisseur, proclive a pregustarne la sinestesia; una presenza nel contempo mitica e reale, l'idea incarnata, il ponte tra tangibile e sovrumano.
"Almeno, il mio ginecologo si fa pagare."
Ci affondai la lingua, per tacitarla, goloso.
"No, davvero, non so che cosa ci trovi."
Senza perdere la posizione alzai il sopracciglio e lo sguardo pensando di cogliere la divertita ironia della sua espressione. Invece era seria, fors'anche un po' scocciata per via della sineddoche rappresentata dal mio fare e a causa della quale si sentiva sminuita.
Confidando nella sua pazienza e nell'attaccamento che aveva sempre mostrato nei confronti della mia persona e delle mie passioni, tornai a contemplare la meraviglia che mi teneva inchiodato lì da lunghi minuti.
Una bellezza naturale la cui semplicità si esaltava nella percezione del connoisseur, proclive a pregustarne la sinestesia; una presenza nel contempo mitica e reale, l'idea incarnata, il ponte tra tangibile e sovrumano.
"Almeno, il mio ginecologo si fa pagare."
Ci affondai la lingua, per tacitarla, goloso.
[scritta per il BlogRodeo di oggi]
15 maggio 2004
Alla fine le rose le abbiamo comprate
Inizia che si entra nel bar un po' a sorpresa, caciarando ad alta voce, poi partono i dialoghi, i brindisi, le letture e i monologhi. E così abbiamo fatto ieri sera al Rita, un cocktail bar in via Fumagalli 1 a Milano, dove in queste settimane viene anche ospitata la mostra di Chiara Boniardi e Paola Biscari "Che Rita! Fotografie al bar".
Con me a "recitare" c'erano Mike, Rillo e Fraps, con noi a leggere c'era Sphera, per noi suonava Darko, disegnava Helghi e tutto questo fino alla chiusa, pronunciata da Cinzia in modo sicuramente efficace, visto che faceva scattare l'applauso desiderato e a quel punto direi anche meritato.
Attraverso la lettura dei loro "post" sono stati con noi estate-indiana (presente anche di persona insieme a narsil), giarina, motel, mics.
Un ringraziamento va inoltre a Edo per i beveraggi, a Matteo Nardini per l'assistenza tecnica e a Mario per le riprese.
Tra pochi giorni, se tutto fila liscio, sarà in rete un sito in cui convogliare tutto il materiale raccolto (copione, disegni, forse foto e filmati) per il piacere di condividere l'entusiasmo e la potenzialità propulsiva della proposta "pazziata".
Ci piacerebbe che iniziative analoghe si moltiplicassero e che ci fossero comunicate.
Per quanto ci riguarda, abbiamo rotto il ghiaccio scegliendo volutamente di farlo in un ambito non favorevolissimo: un locale stretto e lungo, con le nostre voci non amplificate e un pubblico totalmente all'oscuro di ciò che si sarebbe trovato di fronte (o in mezzo).
Comunque alla pazziata abbiamo preso gusto e siamo intenzionati a portarla in giro riproponendola con i necessari adattamenti in diverse situazione e ubicazioni.
Con me a "recitare" c'erano Mike, Rillo e Fraps, con noi a leggere c'era Sphera, per noi suonava Darko, disegnava Helghi e tutto questo fino alla chiusa, pronunciata da Cinzia in modo sicuramente efficace, visto che faceva scattare l'applauso desiderato e a quel punto direi anche meritato.
Attraverso la lettura dei loro "post" sono stati con noi estate-indiana (presente anche di persona insieme a narsil), giarina, motel, mics.
Un ringraziamento va inoltre a Edo per i beveraggi, a Matteo Nardini per l'assistenza tecnica e a Mario per le riprese.
Tra pochi giorni, se tutto fila liscio, sarà in rete un sito in cui convogliare tutto il materiale raccolto (copione, disegni, forse foto e filmati) per il piacere di condividere l'entusiasmo e la potenzialità propulsiva della proposta "pazziata".
Ci piacerebbe che iniziative analoghe si moltiplicassero e che ci fossero comunicate.
Per quanto ci riguarda, abbiamo rotto il ghiaccio scegliendo volutamente di farlo in un ambito non favorevolissimo: un locale stretto e lungo, con le nostre voci non amplificate e un pubblico totalmente all'oscuro di ciò che si sarebbe trovato di fronte (o in mezzo).
Comunque alla pazziata abbiamo preso gusto e siamo intenzionati a portarla in giro riproponendola con i necessari adattamenti in diverse situazione e ubicazioni.
14 maggio 2004
Preparazione
Termometro, ridormire, alzarsi, rasatura, semilavaggio, vitamina C, aerosol, mangiucchiare, termometro, aspirina C, riposino, sudata, lavaggio, vestizione, uscire.
E il tempo per ripassare la parte? Boh, magari in auto, oppure lì fuori dal locale, stasera prima dell'irruzione.
E il tempo per ripassare la parte? Boh, magari in auto, oppure lì fuori dal locale, stasera prima dell'irruzione.
13 maggio 2004
12 maggio 2004
Misticismo ermetico
M'illumino d'incenso.
P.S.: credevo anche d'averla inventata, invece se ne trovano precedenti a bizzeffe. Quanta gente dovrebbe andare a lavorare invece di star lì a cazzeggiare!
P.S.: credevo anche d'averla inventata, invece se ne trovano precedenti a bizzeffe. Quanta gente dovrebbe andare a lavorare invece di star lì a cazzeggiare!
Ricerca personale
Si richiede il possesso anche momentaneo di una videocamera, la capacità di usarla e la presenza a Milano (zona Navigli) nella serata di venerdì.
Si prospetta la possibilità di riprendere una pazziata dal vivo, quella dei bimbi sperduti che si esibiranno come bloghémien senza rete.
Si offre ogni onore e gloria, ma probabilmente anche da bere.
Si prospetta la possibilità di riprendere una pazziata dal vivo, quella dei bimbi sperduti che si esibiranno come bloghémien senza rete.
Si offre ogni onore e gloria, ma probabilmente anche da bere.
11 maggio 2004
10 maggio 2004
09 maggio 2004
04 maggio 2004
cA§in0 Tot@l€
Oggi 'o quatto e' maggio qui si è concretizzato elettronicamente, con lotte impari non ancora concluse contro le vili forze entropiche. Spero non succeda un quarantotto, ma son già quasi rassegnato alle ineleganti pratiche invasive: copia, formatta, reinstalla.
Ahi, questa volatilità...
Ahi, questa volatilità...
03 maggio 2004
Non è per il trofeo
che si partecipa. Non c'è nemmeno, un trofeo. Quello che c'è è il toro, il toro che scalpita dentro e si acquieta solo quando i polpastrelli vanno a pigiare in successione rapida quei tasti grigiobiancosporco. Così ci si ritrova a mandare un altro contributo al BlogRodeo, oggi in versione lunga e distesa, sì da accogliere nella sua arena tutti i profughi delle parole che han voglia di condividerle. C'è ancora tempo, fino a mezzanotte.
02 maggio 2004
Le rouge et le noir
Stasera raggiungere i "bimbi sperduti" per le prove della pazziata mi ha portato ad attraversare un blocco di sbandieratori urlanti. Non mi è affatto dispiaciuto: certe cose mica si cancellano.
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