04 luglio 2012

Tango si dice così anche a Bolzano

Di recente mi hanno fatto osservare che ho una visione un po' edulcorata dell'ambiente del tango. Ho risposto di avere "l'entusiasmo del neofita nei confronti dell'insieme e la fortuna del principiante negli incontri avvenuti finora". Entusiasmo e fortuna che ribadisco dopo una serata passata in milonga a Bolzano, al circolo di via Druso. Vero è che potrei essere tacciato di partigianeria, essendo la città altoatesina da vari decenni uno dei miei luoghi del cuore, ma è innegabile la piacevolezza di cui si è condita questa esperienza, con un'accoglienza e una disponibilità che mi hanno aiutato a superare l'imbarazzo del sentirmi decisamente il meno esperto (diciamo pure il più scarso) dell'intera sala. Grazie dunque a Tania golden baby per avermici introdotto e fatto rompere il ghiaccio, e grazie mille anche alle altre brave e belle ballerine per le numerose tande (che in trasferta, si sa, valgono il doppio, come i gol fuori casa nelle coppe europee). A presto!

P.S.: bello anche ritrovare lì un paio di vecchi amici che non vedevo da qualche anno: Bogo (grazie per la birra e le ciacole) e Nando, grande istrione e tanguero appassionato, capace di regalarmi una scenetta fumettistica quando scorgendomi ha strabuzzato gli occhi e mollato la ballerina a metà tanda per venirmi a salutare tra risate incredule e contente.

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a cura di Giulio Pianese

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