L'altra sera, tra un cocktail e uno smangiucchiamento da ora felice, facevo ricorso alla memoria di lunga pezza per ricucire la trama (trama?!) di un avvincente fotoromanzo letto nella prima metà degli anni '80.
Fu un pomeriggio passato da un barbiere particolare, il Tato: da quelle parti all'epoca era l'unico in grado di realizzare un taglio davvero speciale. Si aspettava volentieri sia per ottenere il risultato desiderato, sia in grazia delle spregiudicate letture che si potevano consumare nel frattempo.
La protagonista era nientepopodimeno che Ilona Staller, il titolo imperdibile: "La vedova dal pompino mortale".
La prima parte della rivista non era da meno, contemplando la presenza di Gabriel Pontello nel ruolo di Supersex*, il cui grido di battaglia Ifix-tchen-tchen campeggiò per anni sotto forma di variopinto graffito su un'intera parete del Leoncavallo (nella sede originaria, fino alle ruspe dell'estate 1989).
* un'arguta affascinante figliola, l'altra sera, ha guadagnato ennesimi punti riconoscendo personaggio e citazione.
Ora mi domando: come potrei mai convincere chi mi ascoltava in quel convivio del fatto che io, lo stesso dell'altra sera, non più tardi di ieri mi ritrovavo a sorpresa con lo sguardo velato e poi addirittura in lacrime per un particolare passaggio durante la lettura di un libro?
Libro per me bellissimo, divertente, interessante, intenso, fors'anche istruttivo.
Phoebe ne ha già parlato su Letture e riletture.
Lo farò anch'io, appena riesco a staccarmi da un giornalino stupendo che ho rubato a un najone...
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.