Qui non abbiamo il mare, le montagne non sono vicinissime, per andare al lago c'è traffico, ancora non nevica, le piscine sono affollate, le gelaterie sono già fuori stagione...
Se viene qualcuno a trovarci, dovremo darci da fare con altro. Tanto per fare un esempio, tu come accoglieresti una coppia magicamente sortita dal mondo dei blog, annessi e connessi? Gli annessi, per la cronaca, sono i commenti. I connessi, tutti noi, ovviamente.
Avrei pensato due serate così:
sabato 30 ottobre ammorbidirli a chiacchiere e aperitivo in un locale a caso a Milano: Movida o Trottoir, magari;
domenica 31 portarli a una festa di Halloween aperta da un concerto della BSM.
Tu ci sei? Se li conosci già, non avrai bisogno di sollecitazioni. Se invece non hai mai incontrato Gilgamesh e Mistràl, questa è occasione da non perdere. Una loro trasferta milanese non capita tutti i giorni, ahinoi.
-------
Per la festa, eccoti le informazioni utili:
dove: Villa Castelbarco
via Concesa, 4 - 20069 Vaprio d'Adda (MI) tel. 0290965254
come: percorsi e cartina
cosa: festa di Halloween (maschere, torce, cripte...), concerto Black Sound Machine, a seguire musica diffusa in due sale distinte (una soul dance e una tunz tunz) con tre diversi dj
quando: 31 ottobre 2004, ingresso ore 22.30 per i fan della BSM, ingresso per tutti alle 23.00, inizio concerto ore 23.00 presso la sala del galoppatoio
quanto: 18 euro, compresa una consumazione
28 ottobre 2004
27 ottobre 2004
Dell'ineffabile
Ipse dixit: "Zu ha capito tutto: alle discussioni non partecipa, ma alle feste non manca mai."
Dopo tale lusinghiera sentenza, caro Effe, mi sono ripromesso di traviarti al più presto, trascinandoti nei gorghi del divertimento pulsionale e godereccio, benché sia certo che perfino nei pressi della cialtronaggine pazzariella e triviale, la tua rimarrà una commedia dell'arte garbata e colta.
D'altro canto, lo ammetto: anche sabato pomeriggio, in effetti, ero più attento alle persone e ai dialoghi occasionali che non ai discorsi orchestrati e microfonati. Della presentazione del concorso, per esempio, ricordo soprattutto il calore dei toni da contralto di Barbara: insomma, la musica più che le parole.
Quando poi hanno illustrato le nuove iniziative editoriali, ho ascoltato quel che già sapevo dei libri su richiesta (i blogbook di Jumper), dell'invenzione di Zop già adocchiata in pausa pranzo (il libro-rubrica Laura immaginaria), della raccolta di racconti La notte dei blogger.
Ho assistito anche allo strano dibattito successivo (una domanda e cinque risposte), una specie di mini-riedizione dal vivo di quanto era già avvenuto nei commenti di Herzog.
E non vi ho aggiunto domande e considerazioni, non al microfono almeno.
Perché una domanda in realtà l'ho formulata, ma l'hanno udita solo le mie vicine di posto (ranafatata ed e.l.e.n.a.).
È stato quando Violetta ha dichiarato: "Mi farei tagliare un braccio e pure l'altro per essere quell'adolescente in preda a pulsioni ormonali..."
Mi sono chiesto, a mezza voce: "Ma un adolescente senza braccia in preda a pulsioni ormonali, dico, come farebbe a farsi le seghe?"
Dopo tale lusinghiera sentenza, caro Effe, mi sono ripromesso di traviarti al più presto, trascinandoti nei gorghi del divertimento pulsionale e godereccio, benché sia certo che perfino nei pressi della cialtronaggine pazzariella e triviale, la tua rimarrà una commedia dell'arte garbata e colta.
D'altro canto, lo ammetto: anche sabato pomeriggio, in effetti, ero più attento alle persone e ai dialoghi occasionali che non ai discorsi orchestrati e microfonati. Della presentazione del concorso, per esempio, ricordo soprattutto il calore dei toni da contralto di Barbara: insomma, la musica più che le parole.
Quando poi hanno illustrato le nuove iniziative editoriali, ho ascoltato quel che già sapevo dei libri su richiesta (i blogbook di Jumper), dell'invenzione di Zop già adocchiata in pausa pranzo (il libro-rubrica Laura immaginaria), della raccolta di racconti La notte dei blogger.
Ho assistito anche allo strano dibattito successivo (una domanda e cinque risposte), una specie di mini-riedizione dal vivo di quanto era già avvenuto nei commenti di Herzog.
E non vi ho aggiunto domande e considerazioni, non al microfono almeno.
Perché una domanda in realtà l'ho formulata, ma l'hanno udita solo le mie vicine di posto (ranafatata ed e.l.e.n.a.).
È stato quando Violetta ha dichiarato: "Mi farei tagliare un braccio e pure l'altro per essere quell'adolescente in preda a pulsioni ormonali..."
Mi sono chiesto, a mezza voce: "Ma un adolescente senza braccia in preda a pulsioni ormonali, dico, come farebbe a farsi le seghe?"
26 ottobre 2004
25 ottobre 2004
Si è fatta una certa ora
Sabato al Pueblo credevo di essere arrivato tardi e invece alle 23 passate la serata aveva ancora il futuro davanti a sé.
Mi sono potuto godere l'esibizione di due spaventapassere, scoprendo così altre doti di Silvia-guardachesonomagica-Bandini, scolando nel frattempo una serie di buoni intrugli, brindando con Pros-it, ballucchiando con Kiara e Axell, rivedendo l'intero faceroll torinese e incontrando per la prima volta Blulu. Gin tonic nel bicchiere e negli occhi Tequila, ovvero il sole anche di notte.
Poi, le lunghe chiacchiere con Arsenio e Muliera, con abbracci e risate e sentimenti e rozzate e tutto gustato per bene, ché il Bravuomo se lo tieni lontano dal Negroni e lo abbeveri a gintonic sente l'effetto benefico del chinino e non soffre di ciucca cattiva.
Quei due mi hanno cullato il cuore e poi scortato fino all'incrocio giusto, ma Milano era troppo in là e così sono andato a dormire a Chieri, dove una bella femmina mi aspettava con ardente impazienza.
Educatamente, ha atteso però il mio risveglio per dichiararmi il suo amore con un discorso muto, a tre millimetri dalla mia palpebra semiaperta nella luce del mattino. Tutto in lei richiamava il contatto fisico e nel rincoglionimento assonnato capivo bene quanto desiderasse le mie coccole: l'occhio adorante, il naso fremente, il corpo a contenere lo spasimo... e invece le è toccato riaccucciarsi, ubbidendo al cavernoso monito da giornodopo: "Meg, vai al posto tuo!"
Mi sono potuto godere l'esibizione di due spaventapassere, scoprendo così altre doti di Silvia-guardachesonomagica-Bandini, scolando nel frattempo una serie di buoni intrugli, brindando con Pros-it, ballucchiando con Kiara e Axell, rivedendo l'intero faceroll torinese e incontrando per la prima volta Blulu. Gin tonic nel bicchiere e negli occhi Tequila, ovvero il sole anche di notte.
Poi, le lunghe chiacchiere con Arsenio e Muliera, con abbracci e risate e sentimenti e rozzate e tutto gustato per bene, ché il Bravuomo se lo tieni lontano dal Negroni e lo abbeveri a gintonic sente l'effetto benefico del chinino e non soffre di ciucca cattiva.
Quei due mi hanno cullato il cuore e poi scortato fino all'incrocio giusto, ma Milano era troppo in là e così sono andato a dormire a Chieri, dove una bella femmina mi aspettava con ardente impazienza.
Educatamente, ha atteso però il mio risveglio per dichiararmi il suo amore con un discorso muto, a tre millimetri dalla mia palpebra semiaperta nella luce del mattino. Tutto in lei richiamava il contatto fisico e nel rincoglionimento assonnato capivo bene quanto desiderasse le mie coccole: l'occhio adorante, il naso fremente, il corpo a contenere lo spasimo... e invece le è toccato riaccucciarsi, ubbidendo al cavernoso monito da giornodopo: "Meg, vai al posto tuo!"
24 ottobre 2004
Torino
Era questo l'argomento proposto per il concorso Blog Day. Ho partecipato con un pezzo intitolato Ormoni e pregiudizio.
22 ottobre 2004
Rrrrrrrrumba!
A mí me gusta bailar con una negra culonaWow, giri un po' e ritrovi di tutto in questo coacervo malpixellato. Dico "ritrovi" perché questa la cantavano le mie amiche giocatrici del Colibrì, una squadra di basket minore di Bolzano della quale fui tifoso alla fine degli anni '80, in particolare nella stagione 1988-89. Anche perché ero lassù a fare il militare.
que tenga mucho culo y lo sepa menear.
La gracia de este ritmo es de saber mover el culo
la gracia de este ritmo es de saberlo menear.
Toma, negra culona, la flor de mi platanito,
toma, negra culona, la flor de mi platanar.
(Rumba popular políticamente incorrecta)
Come ho già detto più volte, sono fortunato. Nella circostanza, capitai in una città dove potevo contare su un notevole numero di felici conoscenze, tra le quali annoveravo e tuttora annovero amici per la pelle da cui spero di non distaccarmi per tutta la vita. Tramite loro entrai nelle grazie di quelle belle e simpaticissime giocatrici, che mi coccolarono affettuosamente nei mesi della mia permanenza altoatesina.
Una volta, al rientro da una licenza, passai a salutare la combriccola riunita in un bar e le fanciulle mi saltarono addosso festose, regalandomi per un altro istante l'oblio di ogni malinconia da najone. Al che un avventore mi squadrò da capo a piedi (mettendoci pochissimo, peraltro) e mi chiese tra lo schifato e lo stupito: "Ma che profumo usi?"
E che ne so, il fatto è che A mí me gusta bailar con una negra culona...
N.B.: non sono razzista: mi piacciono anche donne di altri colori!
21 ottobre 2004
Corpo a corpo
Il faccia a faccia non basta più. Prossimamente le occasioni per conoscere biblicamente gli altri blogger si moltiplicheranno.
Ho già chiesto l'invito per la blogfest del 6 novembre, ma prima di allora c'è Webdays a Torino il 23 e 24 ottobre (sarò lì nella giornata di sabato e magari la sera al Pueblo) e soprattutto, a fine mese, una sera a scelta tra sabato 30 e domenica 31 ottobre, ci si ritroverà per accogliere degnamente il bardo Gilgamesh e la sua dolce Mistràl in trasferta milanese. A tal proposito, se ti può far piacere, metti un dito qui sotto e avanza pure delle proposte. Chiù ne simmo, chiù belli parimmo.
Ho già chiesto l'invito per la blogfest del 6 novembre, ma prima di allora c'è Webdays a Torino il 23 e 24 ottobre (sarò lì nella giornata di sabato e magari la sera al Pueblo) e soprattutto, a fine mese, una sera a scelta tra sabato 30 e domenica 31 ottobre, ci si ritroverà per accogliere degnamente il bardo Gilgamesh e la sua dolce Mistràl in trasferta milanese. A tal proposito, se ti può far piacere, metti un dito qui sotto e avanza pure delle proposte. Chiù ne simmo, chiù belli parimmo.
20 ottobre 2004
19 ottobre 2004
Fa buio troppo presto
Hai mai provato a tornare in una tua vecchia scuola?
Desolante incredulità quella che sottolinea la discrepanza tra il vivo ricordo passato e lo spento nulla presente. La realtà, in realtà, formicola, ma a te non dice nulla. Guardi in trasparenza l'insignificante andirivieni di sconosciuti che ti sconoscono, non ritrovi gesti né atteggiamenti. Questi ti sembran vuoti o fallaci, quanto quelli di un tempo ti parevan veri e densi.
Giungi alla sconvolgente pateticità di gustarti l'incontro con una macchia della memoria, chessò, un bidello che non ti sei mai filato, un personaggio, nemmeno persona, che al massimo aveva fatto da sfondo della tua vita pregna e degna di un tempo. Eppure quell'unico superstite dell'epoca cui appartieni ti diventa caro, addirittura indispensabile, per dare un senso all'amarezza che ti sorge in bocca nel constatare il deserto.
Sarà così la morte? No, così sarebbe l'immortalità: la tristezza di rimanere solo e non poter condividere alcunché di ciò che valse.
Desolante incredulità quella che sottolinea la discrepanza tra il vivo ricordo passato e lo spento nulla presente. La realtà, in realtà, formicola, ma a te non dice nulla. Guardi in trasparenza l'insignificante andirivieni di sconosciuti che ti sconoscono, non ritrovi gesti né atteggiamenti. Questi ti sembran vuoti o fallaci, quanto quelli di un tempo ti parevan veri e densi.
Giungi alla sconvolgente pateticità di gustarti l'incontro con una macchia della memoria, chessò, un bidello che non ti sei mai filato, un personaggio, nemmeno persona, che al massimo aveva fatto da sfondo della tua vita pregna e degna di un tempo. Eppure quell'unico superstite dell'epoca cui appartieni ti diventa caro, addirittura indispensabile, per dare un senso all'amarezza che ti sorge in bocca nel constatare il deserto.
Sarà così la morte? No, così sarebbe l'immortalità: la tristezza di rimanere solo e non poter condividere alcunché di ciò che valse.
18 ottobre 2004
17 ottobre 2004
La vita contromano
Avevo lo stomaco già serrato per conto suo stasera, così dev'essere stato lui a guidarmi il mouse fuori dalla traduzione che sto eruttando, per trovarsi una giustificazione estranea, un motivo nel contempo umano e letterario, un pezzo definitivo quanto le esperienze di non ritorno, grazie alla scrittura scrostaintonaci di Babsi, colei che scrive cose e non parole.
16 ottobre 2004
Errata corrige
Il concerto di domenica 17 ottobre si terrà a Lentate sul Seveso (MI) alle ore 17 (non alle 19 come avevo erroneamente indicato).
Suoneremo in piazza S.Vito, nel centro di Lentate che per l'occasione diverrà isola pedonale.
Sempre che non piova, ma le previsioni sono favorevoli.
Come arrivarci: superstrada Milano-Meda, uscita Lentate Sud.
Suoneremo in piazza S.Vito, nel centro di Lentate che per l'occasione diverrà isola pedonale.
Sempre che non piova, ma le previsioni sono favorevoli.
Come arrivarci: superstrada Milano-Meda, uscita Lentate Sud.
15 ottobre 2004
Se piove invece no
Prendi una decisione quando c'è il sole e non stai a pensare ai pinguini e al loro desiderio di trasferirsi nelle zone a clima continentale. Si vede che anche loro desiderano, ogni tanto, poter fare un po' di shopping, mostrare la livrea azzimata e il passo goffo al molteplice sguardo distratto della folla urbanizzata. Per questo auspicano che qui da noi faccia un pochino più freschetto, giusto per non soffrire l'afa. E allora si portano avanti col lavoro, operando ad anticipare l'inverno di qualche mese. Le danze voodoo dei pinguini sono molto efficaci al riguardo, a quanto posso constatare in queste ore.
Insomma, non tenere conto del fattore pinguini è stato un errore, ma oramai è fatta. Abbiamo stabilito che domenica 17 ottobre suoneremo in quel di Lentate sul Seveso (MI) alle ore 17 [e non alle 19 come avevo erroneamente indicato]. Il concerto sarà all'aperto. All'aperto, capisci? L'ideale per farvi assistere anche i bambini senza obbligarli a impossibili veglie notturne in locali fumosi. Sempre che non piova, ovvio.
Ma sì, dai, che ce la faccio a reggere entrambi i tempi senza dire parolacce, evitando allusioni sessuomani ed espliciti inviti orgiastici. È già successo, qualche volta. Di sicuro in almeno tre occasioni passate, nelle quali ci esibimmo all'aperto, senza impermeabile e in orario favorevole alla presenza degli spettacolari nanerottoli danzanti. Sì, perché loro, i bimbi, sembrano mezze cartucce per l'altezza limitata ancor più della mia, ma non sono mica mezze seghe come tanti che non scollano il culo dal posto a sedere nemmeno se li chiama James Brown in persona. Loro ballano, si divertono: se gradiscono lo dimostrano, e se lo dimostrano vuol dire che stanno apprezzando sul serio. Sarebbero il pubblico ideale, se non fosse così affascinante lasciar andare sguardi e note ad accarezzare voglie fluttuanti contingenti o innate come quelle che si percepiscono talvolta nell'aria carica di soul.
Insomma, non tenere conto del fattore pinguini è stato un errore, ma oramai è fatta. Abbiamo stabilito che domenica 17 ottobre suoneremo in quel di Lentate sul Seveso (MI) alle ore 17 [e non alle 19 come avevo erroneamente indicato]. Il concerto sarà all'aperto. All'aperto, capisci? L'ideale per farvi assistere anche i bambini senza obbligarli a impossibili veglie notturne in locali fumosi. Sempre che non piova, ovvio.
Ma sì, dai, che ce la faccio a reggere entrambi i tempi senza dire parolacce, evitando allusioni sessuomani ed espliciti inviti orgiastici. È già successo, qualche volta. Di sicuro in almeno tre occasioni passate, nelle quali ci esibimmo all'aperto, senza impermeabile e in orario favorevole alla presenza degli spettacolari nanerottoli danzanti. Sì, perché loro, i bimbi, sembrano mezze cartucce per l'altezza limitata ancor più della mia, ma non sono mica mezze seghe come tanti che non scollano il culo dal posto a sedere nemmeno se li chiama James Brown in persona. Loro ballano, si divertono: se gradiscono lo dimostrano, e se lo dimostrano vuol dire che stanno apprezzando sul serio. Sarebbero il pubblico ideale, se non fosse così affascinante lasciar andare sguardi e note ad accarezzare voglie fluttuanti contingenti o innate come quelle che si percepiscono talvolta nell'aria carica di soul.
14 ottobre 2004
Ovvio, no?
Su Lapalissiani&C continua la raccolta di ovvietà lapalissiane, luoghi comuni, citazioni, modi di dire, gaffes, svarioni...
In una stagione che al momento offre cielo scolorito e un freddo becco, tre piccoli contributi sono sortiti da questa tastiera: La montagna, L'acqua e Gravità.
In una stagione che al momento offre cielo scolorito e un freddo becco, tre piccoli contributi sono sortiti da questa tastiera: La montagna, L'acqua e Gravità.
13 ottobre 2004
La TV? Nel cesso!
La nuova realizzazione di Chicco (saperloprima) si basa sull'idea di una trasmissione televisiva dal bagno di casa sua.
Andrà in onda da blogtv e c'è già un numero zero.
Andrà in onda da blogtv e c'è già un numero zero.
Il ballo di San Blog
12 ottobre 2004
Nonsoloblog
Uno scatto, una foto. E una bella frase. Ogni giorno o quasi, per fortuna.
Poi, piccola pausa: il parto dell'artista, un capolavoro.
E di nuovo: uno scatto, una foto. E una bella frase. Ogni giorno o quasi, spero.
Poi, piccola pausa: il parto dell'artista, un capolavoro.
E di nuovo: uno scatto, una foto. E una bella frase. Ogni giorno o quasi, spero.
Ordine disturbato
Secondo te è ragionevole accusare una persona per una cosa scritta da qualcun altro?
Se hai dubbi, consulta al riguardo l'Ordine dei Giornalisti, che ha convocato Pino Scaccia in seguito a un esposto-denuncia riguardante quanto è stato scritto nei commenti del suo blog.
Nella grande eccitazione per questa geniale apertura, fervono i preparativi per La rivincita dei troll.
Se hai dubbi, consulta al riguardo l'Ordine dei Giornalisti, che ha convocato Pino Scaccia in seguito a un esposto-denuncia riguardante quanto è stato scritto nei commenti del suo blog.
Nella grande eccitazione per questa geniale apertura, fervono i preparativi per La rivincita dei troll.
[segnalato da Gaspar Torriero]
11 ottobre 2004
10 ottobre 2004
Fine settimana
Per me è stato piuttosto intenso, faticoso e felice. Dopo il concerto di venerdì in un'atmosfera carica di magia, la splendida serata di ieri... entrambe le situazioni allietate da palpabili presenze visibili e invisibili.
Al Torchiera tutto era come doveva essere: gli amici erano veri amici, la musica era vera musica, gli sguardi erano veri sguardi e il cesso, ah, era davvero un cesso. Il nome del centro sociale non è una boutade: Cascina Autogestita Torchiera Senzacqua. E speriamo che dopo tutti questi mesi di disagio possano presto riaverla, perché con quello che hanno fatto se lo meritano proprio.
Mi ritrovo nelle parole di Franco:
Al Torchiera tutto era come doveva essere: gli amici erano veri amici, la musica era vera musica, gli sguardi erano veri sguardi e il cesso, ah, era davvero un cesso. Il nome del centro sociale non è una boutade: Cascina Autogestita Torchiera Senzacqua. E speriamo che dopo tutti questi mesi di disagio possano presto riaverla, perché con quello che hanno fatto se lo meritano proprio.
Mi ritrovo nelle parole di Franco:
Be', l'atmosfera gioiosa e fuori ordinanza dei centri sociali è inversamente proporzionale allo stato dei cessi che vi si trovano, per cui davvero bello.E nelle avvolgenti emozioni di Lulù:
Musica, teatro, vino, birra e couscous, un clima dolcissimo, bella compagnia, un bel po' di emozione specie quando abbiamo incontrato Giusi e Gabriella che non è bella: di più.
ier sera abbiamo riso tantissimo: sarà stata la voglia di, finalmente!, ridere di cuore, sarà stata l'atmosfera gioiosa che avevamo intorno, saranno state le streghette con la parrucca azzurra che chiamavano alla cena sbattendo mestoli contro pentole, sarà stata la bravura degli artisti di strada che si susseguivano sul palco oppure sarà stata l'aria satura di quel fumo aromatico... sì, quello..?
e sentirsi abbracciare ed è marzia bella come sempre che per la festa di enzo ha lasciato a casa la sua giulia, che ha sei mesi.
e poi gli occhi di gabriella, che sono quelli di enzo.
e la serenità di giusi, e il suo sorriso che accoglie.
come al solito il nostro tavolo si è riempito poco a poco di vecchi e nuovi amici, di chiacchiere e di risate, velate solo a tratti da una malinconia quasi giocosa e gioiosa.
vi voglio bene, bastardi.
maggica list.
lulu
09 ottobre 2004
Articolo 19
della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo
Perché questo non dovrebbe valere anche per Indymedia?
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
Perché questo non dovrebbe valere anche per Indymedia?
[cfr. Babsi Jones]
08 ottobre 2004
Accender le candeline
Subject: [ZZ] Avviso
From: Zonker_Zone@yahoogroups.com
Messaggio di avviso per eventi.
E' il tuo compleanno, Zonker!
Data: Venerdì, Ottobre 8, 2004
Cosa fare per il tuo primo non-compleanno?
Accender le candeline: ce n'è una all'aroma di mandorla che sta bruciando qui accanto.
Leggere il ricordo di un amico: per esempio quello scritto da Bolo.
Cantare una canzone: ho messo in scaletta, all'ottavo posto, Everybody Needs Somebody.
Recitare qualche rima ad hoc: magari queste di Stefano Benni.
E poi, semplicemente, continuare a vivere. Anche quando l'onda che lambisce il sorriso sa un po' di sale.
07 ottobre 2004
Black Zonk Machine
Domani 8 ottobre sarebbe stato il 56esimo compleanno di Enzo Baldoni. Per caso, se il caso davvero esistesse, proprio da domani partirà presso il centro sociale Torchiera di Milano una due giorni dedicata al nostro connazionale e amico ucciso in Iraq: in programma un incontro-dibattito per la sera di venerdì e una festa che a partire dalle 19 di sabato procederà a oltranza fino alle luci dell'alba.
A quella festa farò in modo di esserci. Venerdì sera invece, domani, sarò ben lieto di ricordare Zonker cantando sul palco del Mi Cantino in via Dante 6 a Monza (tel. 039-322970) con la Black Sound Machine.
So che saranno presenti anche dudes e dudine: ci sono momenti in cui fa particolarmente piacere sapere di esserci per gli altri e che gli altri ci sono per te, anche solo nella complice solidarietà di una condivisione implicita, come quella di una ricorrenza in cui il festeggiato è assente e manca molto, almeno fisicamente. Noi suoneremo anche per lui, come quando venne a vederci in quel locale a Varese nel bel mezzo di una zonkerata.
A quella festa farò in modo di esserci. Venerdì sera invece, domani, sarò ben lieto di ricordare Zonker cantando sul palco del Mi Cantino in via Dante 6 a Monza (tel. 039-322970) con la Black Sound Machine.
So che saranno presenti anche dudes e dudine: ci sono momenti in cui fa particolarmente piacere sapere di esserci per gli altri e che gli altri ci sono per te, anche solo nella complice solidarietà di una condivisione implicita, come quella di una ricorrenza in cui il festeggiato è assente e manca molto, almeno fisicamente. Noi suoneremo anche per lui, come quando venne a vederci in quel locale a Varese nel bel mezzo di una zonkerata.
05 ottobre 2004
Un po' come una banca del tempo
Non sarebbe tanto male l'idea di funzionare come pile ricaricabili, mandando agli altri l'energia in più che ci pervade in certi momenti e sapendo che prima o poi in chissà quale forma e da chissà quale direzione, ci ritornerà.
Tipo: Oggi mi sento "carico", ti mando un'onda di bene ad accarezzarti pelle e anima.
Poi, tranquillamente, se capita di sentirsi un po' giù, drizzare le antenne spirituali e apprestarsi a ricevere a nostra volta.
Beh, che ci trovi di strano? Non lo senti che sullo sfondo del firmamento ci sono altre galassie? Ascolta... quello è il ronzio dell'universo e riecheggia anche dentro il nostro microcosmo.
Tipo: Oggi mi sento "carico", ti mando un'onda di bene ad accarezzarti pelle e anima.
Poi, tranquillamente, se capita di sentirsi un po' giù, drizzare le antenne spirituali e apprestarsi a ricevere a nostra volta.
Beh, che ci trovi di strano? Non lo senti che sullo sfondo del firmamento ci sono altre galassie? Ascolta... quello è il ronzio dell'universo e riecheggia anche dentro il nostro microcosmo.
04 ottobre 2004
Cose che s'irradiano così
Unendo sensibilità e fiuto, Mitì oggi avvertiva in giro per i blog una sorta di attesa o sospensione: "Come se una cappa d'insoddisfazione generale fosse calata sulla blogosfera."
Beh, ci sono giornate così, ma servono anche per captare meglio il valore di quelle radiose, infervorate e scoppiettanti di vitali scintille. È l'ottovolante della vita.
A proposito di radiosità, oggi ho ringraziato Luca Sofri per avermi citato nella sua trasmissione radiofonica, Condor. La segnalazione mi era giunta da Cristina della Zonker's Zone e così sono andato ad ascoltarmela sul web, perché anche l'ego vuole la sua parte.
Poi ho ripreso a lavorare mettendo in sottofondo la classica di Auditorium, perché oggi, per l'appunto, era una giornata un po' così.
Beh, ci sono giornate così, ma servono anche per captare meglio il valore di quelle radiose, infervorate e scoppiettanti di vitali scintille. È l'ottovolante della vita.
A proposito di radiosità, oggi ho ringraziato Luca Sofri per avermi citato nella sua trasmissione radiofonica, Condor. La segnalazione mi era giunta da Cristina della Zonker's Zone e così sono andato ad ascoltarmela sul web, perché anche l'ego vuole la sua parte.
Poi ho ripreso a lavorare mettendo in sottofondo la classica di Auditorium, perché oggi, per l'appunto, era una giornata un po' così.
01 ottobre 2004
Parapiglia e guazzabugli
Ero lì a tradurre, era già tardi, avevo già sonno, ma mi è scappata. Voglio dire, mi è scappato di scrivere. E allora l'ho fatta. Pardon, l'ho fatto. Così, per divertimento. Un piccolo divertissement su Maltusiani&C.
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