Un mese contraddittorio è quello che da un lato annuncia un inizio, con il "vero capodanno" nel suo primo giorno, perché in fondo le annate per la stragrande maggioranza delle persone non coincidono affatto con l'anno fiscale, bensì con l'anno scolastico, con il campionato di calcio, con i programmi che iniziano da quel "ne riparliamo a settembre" inteso a scavalcare un'estate che segna la fine dell'annata precedente. Il contrassegno è una data che richiede il trattino per abbracciare un pezzo di quest'anno e un'abbondante porzione di quello che verrà, così: 2021-2022.
Da un lato, dunque, annuncia un inizio, dall'altro prefigura la stagione fredda, con giornate via via meno generose di luce e calore: mese contraddittorio è settembre anche per il meteo geograficamente variabilissimo, estate di là, mezzastagione da questa parte, freschetto prodromo di futuri inverni in qualche caso.
Contraddittorio nel distribuire le energie o nel tenersele per sé, tra molle e mollezze elargite a giorni alterni, tanto che i progetti e le speranze appariranno ora irrealizzabili ora a portata di respiro. Espositore di antinomie come lo stress e il relax, egualmente presenti in diversi istanti di giornate scandite, per esempio, da un traffico ogni volta peggiore di prima e da un languore di mezzastagione che edulcora l'animo.
Così è settembre o forse così siamo noi, sono io, in questo periodo. Le gioie e le fatiche si frammischiano, l'essenziale però si impone nel momento in cui si decide di scavalcare ogni piccolo impedimento. In questo periodo, si dice, ma in fondo è così tutta la vita.
Nel frattempo abbiamo ricominciato con il tango, prudentemente e gioiosamente, seguendo belle lezioni per ricominciare a imparare godendosela.
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