29 luglio 2013
Commiato
"Non ho la macchina fotografica, ma ho colto un'inquadratura migliore delle tue" era stato effettivamente un approccio strano, tale da giustificare la perplessità espressa da quegli occhi verdi. "Parli italiano?" "Sì, certo". Allora le ripeté la frase, specificando: "Perché nella mia inquadratura" disse mimando il gesto, "c'eri anche tu". L'aveva osservata stando in piedi ad asciugarsi su uno scoglio discosto, ai lati di una spiaggetta tranquilla, dove quella snellezza bionda era giunta come un'apparizione solitaria e con incedere leggero si era messa a scattare foto tutto intorno prima di immergersi. Non seppe dire se in lei ci fosse veramente qualcosa d'irresistibile fino al momento in cui notò le fossette lombari; allora capì che avrebbe voluto ritrarla e che lo avrebbe fatto, con lo sguardo e con le parole. Infine, memore del rammarico di Adso da Melk, decise di presentarsi e di chiederle il nome, anche solo per poter associare quella visione a tale Silvia, col suo sorriso lieve e divertito dai complimenti inattesi e dall'ultimo bagno della vacanza prima di ripartire per Padova.
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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.