30 aprile 2007

Ciao, Manilo

Luce siete e luce ritornerete.


Ora siamo acqua e mare, spuma e sale, aria e vento, luce e orizzonte. Ora siamo.
(da Presti siamo nella pioggia)

Ho perso un amico: mio fratello
(da Zallaq)

Me lo voglio ricordare
come un Gladiatore Azzurro

(da mariemarion)

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Caro Manilo,
Lettere a un fratello scomparso
(di Pietro B.)

Mike per Untitl.Ed

A passo d'angelo è un gran bel titolo. L'editore invece è senza.

29 aprile 2007

24 aprile 2007

ANPI Bovisa

Domattina sarò, saremo in giro per le strade della Bovisa coi partigiani. In bici, coi fazzoletti rossi, col tricolore ,con i canti e con le musiche, visto che probabilmente ci saranno anche un po' di quelli della Banda degli Ottoni.
"quella del 25 aprile per gli italiani è una data che è parte ormai essenziale della loro storia: hanno acquistato il diritto alla parola. Mi permetto solo di dirvi che non è storia passata: anche oggi c'è sempre da resistere a qualcosa, a promesse, a tentazioni, a corse al potere. La Resistenza non è mai finita"
Non sono parole di un rivoluzionario, bensì di un tizio piuttosto pacioso: Enzo Biagi (le ha dette in TV, io le ho trovate tramite Babsi).

20 aprile 2007

Allergia, allegria!

Il prezzo da pagare l'ho pagato, l'altra mattina. Intrufolatomi anch'io come altri genitori nella zona atleti, mi sono steso sul prato e ho visto gare: di corsa, di lancio, di salto. Sole, erba, vociare e risate. Ah, e polline. Quello c'era di sicuro, non l'ho visto ma l'ho sentito, poi.
I bimbi son stati tutti bravissimi, quelli veloci come schegge ma anche le patatone che durante i 30 metri piani sono tornate indietro a raccogliere il cappellino caduto, raddoppiando i tempi. Si sono divertiti da matti, specialmente dopo aver superato l'emozione iniziale. Così sono giunti al salto in lungo esaltati e tranquilli, un ossimoro che li ha portati a prestazioni super. "Mi hanno dato centoquavrantadue, papi!" (Evvai pasticcio, t'avrei incoraggiato comunque, ma davvero 1 m e 42 da fermo secondo me è niente male).
Biglietto d'ingresso personalizzato: una crisi allergica da lacrimazione e starnuti a raffica per qualche ora, finché non ho potuto guadagnare un po' di pace con una lunga doccia.

Torna più che mai in auge il Lamento dell'allergico, che ripesco dal sito dei Maltusiani&C:
Il polline impera,
attendo la sera,
ma senza collirio
è tutto un delirio.

Di qui alla vendemmia
sarà la bestemmia
il sol corollario
a questo sudario.

17 aprile 2007

Inglese gratis (a Milano)

Mi ricorda i tempi delle free lessons a Hastings, e per più di un motivo, questa opportunità di seguire gratuitamente delle lezioni d'inglese: Teacher Training, una scuola di specializzazione per insegnanti madrelingua, prevede come parte integrante dei suoi corsi la teaching practice, "vere e proprie esercitazioni durante le quali i partecipanti devono preparare e tenere delle lezioni in aula con un certo numero di studenti (in numero variabile da 6 a 12)".

Per gli studenti l'iscrizione e la frequenza sono gratuite, ma bisogna acquistare un libro di testo del costo di 20 euro. Tre i corsi in programma, che si terranno presso la sede di via Fabio Filzi 1 a Milano:
- tutti i venerdì, dalle 12.30 alle 14.30, dal 27 aprile al 22 giugno 2007 [livello (B2) Upper-intermediate]
- dal lunedì al giovedì, dalle 12.30 alle 14.00, dal 14 maggio al 14 giugno 2007 [livelli (A2) Pre-intermediate e (B2) Upper-intermediate]
- sabato dalle 14.30 alle 16.30, dal 14 aprile al 26 maggio 2007 [livelli (B1) Intermedio e Intermedio +].

È possibile verificare il proprio livello ricorrendo al test di autovalutazione*.

I posti sono limitati. Per poter partecipare a queste lezioni bisogna prenotarsi inviando una e-mail a info@teachertraining.it oppure telefonando a Morgan Cox 328.887.3365. È possibile iscriversi anche a corso iniziato, salvo disponibilità.


(*) o anche semplicemente leggendosi le descrizioni dei livelli.

16 aprile 2007

Come si posa lo sguardo

È questa una delle cose che più ci possono avvicinare o allontanare da una persona e prescinde dai gusti specifici. Per esempio, capterai affinità con qualcuno che in un dato momento sente il bisogno di ascoltare musica, indipendentemente dal genere prediletto, o che ama soffermarsi all'incanto di una luce che cambia nei colori di un paesaggio, o che risponde in ogni cellula alle pulsioni proprio come succede a te o addirittura nello stesso istante.

Weltanschauung è una delle rare parole tedesche che mi sono note pur non avendole lette sui cartellini multilingue delle Ferrovie dello Stato (un'altra è gemüse, verdura, che non so come mai pronunciavamo scompigliando i ricci di una compagna di scuola interpreti). Significa, più o meno, "visione del mondo" e ritengo sia difficile per chiunque esplicitarla.
Il contadino ci prova e ci riesce, in questo suo pezzo da non trascurare.
Tanto per essere chiari: non sono altrettanto estremo nelle mie convinzioni, ma trovo che qualche fondamento ci sia, nel suo modo di vedere il visibile e l'invisibile.

13 aprile 2007

Chicche d'orgoglio

Tra un andirivieni e l'altro, registro questo dialogo intercorso oggi in auto con Francesca e Lorenzo, dopo che avevano visto un episodio di Star Trek da un'amica:

F.: "Ho notato che dopo aver visto la televisione, non si sa a cosa giocare."
io: "Perché?"
F.: "Perché la televisione ti toglie la fantasia."
io: "E i libri?"
L.: "I libvri te la mettono in testa!"

Visto che sono in vena di vanterie paterne, annuncio che prossimamente ricopierò qui il primo (e finora unico) capitolo de Il mistero del tesoro sepolto, che la Cajuina mi ha letto oggi nella sua seconda versione (la prima bozza risaliva a un paio d'anni fa, ma solo di recente ha ripreso questo suo progetto, in seguito al naufragio dell'iniziativa che la voleva promotrice di un giornalino di classe con le amichette della 5a D).

12 aprile 2007

E non ho ancora capito bene come si pronuncia

Kurt Vonnegut è morto, i suoi libri no.

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Per omaggiarlo, Vanz pubblica una serie di regolette sulla scrittura, che più o meno dicono:

1. Usa il tempo di un estraneo in modo che non senta di averlo perso.
2. Al lettore dai almeno un personaggio per cui possa fare il tifo.
3. Ogni personaggio deve volere qualcosa, anche solo un bicchier d'acqua.
4. Ogni frase deve o svelare il carattere o far progredire l'azione.
5. Inizia il più possibile vicino alla fine.
6. Sii sadico. Non importa quanto siano dolci e innocenti i protagonisti, fa' che capitino loro cose terribili, in modo che il lettore possa vedere di che pasta sono fatti.
7. Scrivi per piacere a una sola persona. Se apri la finestra e fai l'amore con il mondo, per così dire, la tua storia prenderà la polmonite.
8. Fornisci ai lettori più informazioni possibili prima che puoi. Al diavolo la suspense. I lettori devono avere una comprensione completa di quel che succede, del dove e del perché: che siano in grado di concludere la storia da sé, qualora gli scarafaggi dovessero mangiarsi le ultime pagine.


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Aggiornamento: su come si debba pronunciare il suo nome, sentiamo lui in persona.

11 aprile 2007

Un proverbio non fa primavera

Da eiochemipensavo si gioca spesso: stavolta tocca ai proverbi rotti. Come al solito, i commentatori si scatenano con diverse trovate, ma cito questa di Placida perché mi piace anche ritmicamente:

Tanto va la gatta al lardo, che le vien la cellulite.

10 aprile 2007

07 aprile 2007

Giùbboks

"Cos'è un... giù bò?"
Una macchina in cui inserisci monete per ascoltare musica. Una specie di flipper...
"Flipper?!"
Uh. Immagina un comò pieno di dischi: tu selezionavi la canzone che volevi sentire: A1, B6, J3, K9, come a battaglia navale. Si pagava: mettevi i soldini o i gettoni (da cui le più gettonate, le cose maggiormente gradite ai più).
"Ah."


Le prime volte scorrevi l'indice, dopo un po' sapevi già a memoria quale valesse la pena, per quale avresti potuto rinunciare a una partita a calcetto (il calciobalilla, eh, mica quell'altra roba del calcio a 5 dentro una gabbia prenotabile), mentre t'incazzavi persino con Anna se sprecava una delle sue cento lire per quel cesso di Tozzi o qualche altra insulsaggine Abbacinante. Non che ci fosse una vasta scelta, però trovavi salvabili Santana, Pink Floyd e Rino Gaetano, uno nuovo che in una canzone parlava anche di sesso. Donna Summer e il suo Love to love you baby erano sulla linea di confine, chissà se per motivi ormonali (oggi potrai anche trovare il brano passabile e la vocalità interessante, ma guarda il balletto e dimmi se non sembra Woody Allen quando in discoteca lo liquidano con: "Sparisci, sgorbio").

Dissolvenza. Adolescenza. Effervescenza.

Il juke-box ti si ripresenta un anno dopo il Mundial, nei tardi pomeriggi postarcheologici (seeh, a scavar cortili nel centro di Grenoble, cosa mai pretendevi di trovarci) e la crisi di astinenza ti fa accontentare e cacciare il franco per gli unici due pezzi decenti del non ancora del tutto sbiancato Michael Jackson: Billy Jean e soprattutto Beat It (che ha un giro mica male, comunque). Per il resto, ti struggi con Every Breath You Take degli ultimi Police e godi di belva con dei Rolling Stones d'annata, per la dannata Beast of Burden (su youtube però non ti mando dall'istrionico nonnetto, bensì dalla Vanessa, che guadagnò il bonus del mondo mondano cinguettando per Chanel e quello dell'ultradevozione sublime per essersi esposta ai coltelli in un film di Leconte).

Ora dammi tu un euro e ti canto quello che vuoi, ma dirti, no, quello no, le parole io le dico solo se vengono da sé, non son mica un giùbboks, ricòrdatelo.

06 aprile 2007

Bello Leggere Ogni Giorno

Hai due orecchie e una sola bocca, quindi dovresti ascoltare il doppio di quanto parli. Lo stesso criterio deve valere, moltiplicato, per lettura e scrittura. Nel caso dei blogganti credo sia applicato da gran parte delle persone, malgrado quel che dicono certi detrattori.
Quando mi chiedono come faccia a star dietro al blog, rispondo sempre che il tempo per scrivere e autopubblicarsi è minimo, scippato ai ritagli di giornate o nottate, frutto di istanti d'urgenza o della volontà di farsi trovare da chi ti cerca, di interagire con un piccolo universo di individualità. Ciò che in realtà succhia e spreme è il corollario di tale interazione di rete: leggere, assorbire, riflettere, commentare, proiettarsi in nuovi spunti di un navigare fatto di parole...
Uno che questo tempo lo ruba assai di rado è Rillo; purtroppo, giacché ogni volta ne vale la pena.

05 aprile 2007

Corsa di taglio e cucito

Dal manuale* del vecchio bloggatore:

Quanto di più vicino alla copula virtuale è: postare insieme.

Oggi su Cut'n'Paste, alle 17:25, con Cosima (tranqui, avevo il preservativo sul mouse).

* chi lesse De bloggandi natura di Guia Soncini potrà capire l'allusione.


P.S.: ancora non riesco a commentare, ma vi leggo, belli che siete.

04 aprile 2007

Il bavaglio della sicurezza

Questa è una richiesta di aiuto o d'illuminazione: da qualche giorno non mi è più possibile commentare su Haloscan, perché scatta subito Norton con un avviso sulla prevenzione delle intrusioni e il relativo blocco (azione che non sono riuscito a disinnescare). Non ho cambiato le impostazioni di javascript e pop-up su Firefox, per cui non capisco dove poter intervenire. Il sistema operativo è Windows XP.

(non è la fine del mondo se manco dai commenti, però mi dispiace perdermi il piacere di questa forma d'interazione)

02 aprile 2007

Come un'armonica

Ti è mai capitato di leggere parole che avresti potuto scrivere tu, o avresti voluto farlo se avessi saputo? O magari che avrebbero potuto scrivere a te, o avresti voluto lo facessero, oppure hanno anche saputo farlo, ma nell'aria, dove poi tutto sarebbe svaporato come il respiro delle dame del tempo che fu?
Certo che ti è capitato, più e più volte, ma se anche così non fosse: che ne dici di questo vecchio pezzo di Narsil?

01 aprile 2007

Domande e ridomande

Mons. Bagnasco: "Se l'unico criterio è il consenso, perché non legalizzare anche incesto e pedofilia?"

Ti piacerebbe, eh, generale?
[dopo aver seguito
un miomanifesto
di broono]

Tutte le direzioni

Oggi, a ripetizione, nel blog di Axell*. Buon F5.


* ma anche altri, eh.


P.S.: Norton mi blocca haloscan, quindi rispondo da qui al commento di Broono. Stasera da mantellini ho visto l'elenco completo. Evidentemente lo scherzo è stato architettato solo da alcuni dei blogger coinvolti e questo spiega i mancati rimbalzi successivi.

Carta canta

"Adesso che ho Gmail Paper, capisco la differenza tra etichette e cartelle. Avevo un messaggio con due etichette, ma quando ho provato ad archiviare la versione cartacea contemporaneamente in due raccoglitori, non ha funzionato."

Gli mp3, però, non li stampano.
(da un link aprilino del mantellino)


a cura di Giulio Pianese

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