26 novembre 2020

La magia

"Papà, esiste la magia?", chiedeva mia figlia da piccola. Le rispondevo di sì. "E noi siamo magici?", incalzava. Certo, replicavo: basta vedere che effetto fai sui nonni con la tua sola presenza. 

Magico mi sono sentito molte volte, ma si sa che sono fortunato. È una bella sensazione, sebbene lasci un sapore strano, come qualcosa d'immeritato, di troppo bello perché sia lì da cogliere senza fatica. Eppure, forse basta convincersi che ci siano non solo fatiche e asperità, ma anche tante bellezze ad attenderci lungo il cammino, e che per incontrarle, osservarle o assaporarle, ammirarle o captarle, sia sufficiente procedere con l'occhio aperto, lo sguardo attento e il cuore rilassato. 

La magia è il respiro del vivere e ti tocca nel vivo, con intensità tale da risultare perfino dolorosa: una velatissima percezione del tutto, di tutto quanto e oltre che oltre si situa, come una luce dolorosamente inagguantabile. Una traslucenza che ti pianta lì nel presente, al quale mentre già sfugge non puoi far altro che sorridere appena, vagamente consapevole di aver sfiorato l'ineffabile con almeno una parte di te. 

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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.



a cura di Giulio Pianese

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