Nel tempo, il rammarico non si estingue, anzi: si moltiplica. Nel tempo, sono sempre più numerosi gli addii mancati, le azioni compiute a metà, le intenzioni lasciate appassire. Cresce o si assomma il fastidio di non poter tornare indietro un pochino. È un rincrescimento amaro, che bussa e poi ti picchia dentro.
La fregatura è che non c'è niente da fare: in ogni caso si troverà qualche negligenza di cui rimproverarsi, un "se" che percuote il sé. Ancorarsi a ipotesi non percorse, tuttavia, è tutto meno che saggio. Ove mai fosse possibile rifare tutto, certamente si finirebbe per trascurare comunque qualcosa.
Dunque il cammino dovrà proseguire senza ulteriore fardello, compiendo subito il prossimo passo. Dunque lo sguardo andrà puntato in avanti e intorno, tentando di scorgere la via e le bellezze anche quando un velo di lacrime le offusca.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.