Come tendenza, ho a lungo vissuto con la testa voltata all'indietro, ammaliato dal passato, ammalato di ricordi. Non del tutto, in verità, giacché il presente m'ha sempre catturato, spesso gioiosamente. Da qualche tempo e in maniera crescente m'accorgo invece di tenere lo sguardo puntato al futuro, in un miscuglio quasi affascinante d'intenzione e attenzione, per le cose da fare e da ricercare. Mi limito a prenderne atto, non l'ho deliberato. Certo è che l'entusiasmo non manca e l'energia si rinnova a ogni nuova soddisfazione.
Al futuro, comunque, punto lo sguardo e non il cannocchiale, ché troppo in là non mi voglio sporgere: talvolta basta un mese un anno una stagione, talaltra una serata un bacio un'occasione, a volte un quadrimestre è dove voglio andare, più spesso in una pista mi troverò a ballare, di quando in quando un cielo stellato con la luna, e grazie alle carezze ritrovo la fortuna.
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Che carina questa riflessione: carina, gioiosa e...profonda!
RispondiEliminaE vuoi sapere una cosa? Mi hai fatto scoprire che da un po' di tempo capita così anche a me ��
Però è strano il futuro: non è ancora accaduto e si fa fatica a dare una successione temporale ai fatti che stai per, o speri di, vivere e a volte si resta delusi perché non accadono proprio, oppure a volte si fa un gran casino e ci si ritrovano cose che si sovrappongono!!
E che dire dei diversi futuri possibili...?
Questa modalità comunque dà un piacevole capogiro e finisce per farci vivere fuori del tempo...e mantenerci giovani!!
Ciao Giulio, sei molto caro e ti abbraccio
Silvia
Abbraccio ricambiato (a presto, spero, anche dal vivo) e grazie per questi tuoi spunti.
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