Per ironia, il senso di inadeguatezza che tanto spesso e talvolta quasi facilmente riesci a smontare negli altri, ti si ripropone insieme a un participio francese che rende bene l'idea del tuo sentire: tiraillé, tirato, diviso, quasi dilaniato dalle plurisollecitazioni cui risulti sensibile.
L'ubiquità non è data, proroghe temporali nemmeno: la cronologia degli eventi procede più spedita dei tuoi proponimenti e sgattaiola incurante delle tue carenze di determinazione. Pensi a ciò che avresti dovuto e voluto fare ma che non facesti o non facesti ammodo, a quanto sia tardi e inutile pensarci dopo. Pensi a ciò che potresti fare ora e a come si mischi e confonda con quanto vorresti e con quanto dovresti. Fai, infine, un po' qui e un po' lì, un po' tiraillé, per l'appunto, tirato in tutti i sensi e a più riprese, sballottato e forse anche per questo un po' più stanco del dovuto.
Giorno ventidue: tutti i nodi vengono al pettine, anche dopo aver perso i capelli.
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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.