31 agosto 2015

Stazionamenti

Un addio dato nei pressi di un treno è uno sguardo velato che si lascia ancorare, cuore mente animo e tutto, alla ritmica striscia di immagini costituita dai vagoni che sfrecciano dinanzi agli occhi, occhi prigionieri di quell'ipnosi transitante, timorosi dell'enormità transeunte e perciò pronti e proni ad agganciarsi al penultimo tratto del convoglio, quello della sincopata aspirazione di massa e rumore, quello che anticipa l'assenza che tutto asporta, che tutto si porta fino a farlo sparire nel vortice che trascina via l'essenza disintegrando la rete tra l'io e l'altro da sé da un momento all'altro, sempre troppo all'improvviso.

Dalla nostalgia preventiva ti fai prendere un momento prima che qualcosa o qualcuno ti venga a mancare. La collocazione temporale di quel "prima" dipende dalla lunghezza dello sguardo, ma anche dalla saggezza più profonda. Se lo sguardo è abbastanza lungo, coglierà in anticipo tale futura assenza e in piena coscienza si farà cogliere dai malinconici effetti della constatazione. Se è troppo corto, non s'accorgerà di nulla, ritrovandosi un vuoto all'improvviso e una carenza di consapevolezza. Se lo sguardo è troppo lungo, però, occorrerà far ricorso a una generosa dose di saggia miopia, perché altrimenti non si riuscirà a godere nemmeno per un po' del qui e ora benefico e dell'unicità dell'esistere.

Poi, comunque, si sa che un addio dato nei pressi di un treno non è un addio, ma un arrivederci.

--
bonus: Velvet con Edoardo Bennato, Una settimana un giorno

3 commenti:

  1. ciao zu, spero di aver commesso solo un atto di illesa maestà nel mio ultimo post, nel parafrasare con un piccolo scambio vocalico il tuo amorevole lessico (che talvolta fece l’onore di ospitarmi).

    (ah, io le stazioni le “patisco”. sia che sia quella sul treno, sia che sia quella sulla banchina. l’aeroporto non mi fa questo effetto. è un posto emotivamente più asettico.)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. adesso lo pubblico su http://lessico.blogspot.it/

      (eh, l'aeroporto, dipende. Ho ricordi forti anche lì)

      Elimina
    2. sarà il senso di chiuso - che per taluni so essere un po' claustrofobico - però a me fa un effetto "cocoon" maggiormente protettivo. anche nei confronti del senso di smarrimento, nostalgia o struggimento che possono assalire. la stazione mi mette più a nudo.

      grazie!
      anche da qui.

      Elimina

Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.



a cura di Giulio Pianese

scrivimi