Affacciandocisi da oggi, domani è proprio il giorno che non c'è.
Vuoto d'un attimo, assenza in luogo d'un appuntamento instabile, foglietto strappabile mancante. Destriero in posizione impossibile, capirai, una zampa su quattro, ci vorrebbe Pegaso.
È il non momento delle realizzazioni improbabili o magari illusorie, un po' come il centro mancato al tiro a segno. È fors'anche l'istante delle non ricorrenze: la pallestra delle emozioni senza una data certa, l'immenso vorticare dei momenti inestimabili. È, chissà, questo e altro il giorno che tra oggi e domani manca.
Se lo senti ronzare tra mezzanotte precisa e precisa mezzanotte, è proprio il giorno che non c'è. O per meglio dire: sarebbe, visto che non c'è.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.