06 dicembre 2013

Figure

Ci sono figure che t'abbracciano la vita. Vita nel senso di lifespan, ossia di durata dell'esistenza: le conosci da piccolo, o da giovane, e ti rimangono sullo sfondo della percezione (o dell'anima, se preferisci) per anni, lustri, decenni.
Ci sono figure alle quali dipingere tratti colorati sul calendario dei ricordi viene naturale. Variopinti tratti indelebili, colori in musica e calore, tratti di collegamento tra un'epoca e l'altra, all'interno e al di fuori della tua vita.
In musica perché è in musica il pulsare del vero vivere, in calore perché è quello che ti scalda il sentimento di troppopieno da abbracciamondo, quel sentimento capace di dare un senso di unità più grande di quanto immediatamente percepibile, come se ci si espandesse nel tempo e nello spazio. Una cosa molto vicina all'amore da innamoramento, ma ancora più inafferrabile.
Ci sono figure che t'abbracciano la vita, anche nel senso di vivere e della sua voglia. Figure lontane eppure lì a portata di mano, d'orecchi, di sguardi: per ciascuno corrisponderanno a piccole esperienze singole, ma queste si assommeranno alle altre tessere del mosaico che ci compone e ci collega, in qualche strano modo, al puzzle più grande.

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Vedi anche: F.Z. e Madiba

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a cura di Giulio Pianese

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