21 maggio 2013

Fuori dal tempo

Quel che non sapeva era di avere una De Lorean. Da qualche decina di minuti pigiava inconsapevole il pedale e stava rispettando i limiti di velocità per evitare di prendere un'altra di quelle multe capaci di asciugargli il portafoglio per l'importo e i coglioni per il fastidio.
L'andatura regolare in un certo qual modo alimentava la sua impazienza. Voleva arrivare il più presto possibile, anzi avrebbe voluto essere già lì. A pensarci bene, ghignava tra sé e sé, avrebbe voluto essere già lì da anni. In pochi giorni, un po' a sorpresa e quasi all'improvviso, era cresciuta una sorta di urgenza, un anelito di sapore nuovo e di sapere antico. Così ora aveva urgenza di arrivare, ma temeva la multa.
Cominciò l'andirivieni di telefonate. L'auricolare aveva un microfono a penzoloni che faticava a convogliare la sua voce, ancora flebile dopo quel che era capitato. Le conversazioni avevano luogo a fatica ma non vi rinunciava, forse per la necessità di comunicare ad altre persone lo strano traboccare. Fu probabilmente per via di quelle distrazioni che a un certo punto si trovò ad accelerare fino a sentir vibrare la carrozzeria.
Era quasi a tavoletta quando si rese conto che ormai era troppo tardi, o troppo presto. Dove stava andando lo sapeva e non lo sapeva, giacché in un lampo balzò indietro di una trentina d'anni. La scena riportava alla sua mente quel film, quello a cavallo tra paradosso e fantascienza, in bilico tra divertimento e angoscia, in dubbio tra destino e libero arbitrio.
Nel suo caso però non era stato il resto del mondo a scivolare nel passato, bensì la sua persona. Si ritrovò a contatto coi sentimenti acerbi e il candore timido, coi palpitanti entusiasmi e l'ardore incantato della prima adolescenza. Ci si tuffò valicando timori e imbarazzi, propri e altrui, e nuotò e nuotò, felice anche tra le lacrime salate del mare, nuotò fino all'altra riva, nuotò fino ad arenarsi e lì restò a lungo. Lì restò, tra sole e salsedine, un bacio del vento a ricordare l'effimera consistenza di quel balzo incredibilmente vero quanto inatteso, o forse atteso da sempre.

1 commento:

  1. ...ed un bacio tuonò ad un nuovo giorno. I fiati corti ed ansimanti in un ritorno atteso e paventato. carezze e baci e brividi. laceri dalle lacrime e felici nel brillar degli occhi!
    buonagiornata
    Stella*

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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.



a cura di Giulio Pianese

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