Con mezza stagione di ritardo, ho finalmente visitato Il Pertini. Quando l'anno scorso annunciarono il trasferimento della sede della biblioteca civica di Cinisello Balsamo, non avrei immaginato di entusiasmarmi così.
Girando per il nuovo Centro culturale di piazza Confalonieri 3 (quasi di fronte all'entrata di Villa Ghirlanda), due cose mi sono venute in mente: un vecchio articolo ("De Bibliotheca", in Sette anni di desiderio) in cui Umberto Eco parlava della reale fruibilità di una biblioteca come luogo in cui poter addirittura passare un'intera giornata; la bibliotecaria mastrangelina e la faccia contenta che m'immagino farebbe pennellando di occhiate scintillanti l'intera struttura.
Un luogo arioso e funzionale, moderno e accogliente, vivo e invitante, dove non solo si può leggere o studiare, ma incontrare persone, parlare, rilassarsi, perfino fare cyclette. Gli spazi sono tali da permettere la fruizione del silenzio o del dialogo, dell'ascolto e della visione, dell'accesso a spazi attrezzati e aree dedicate. Divani, pouf, poltrone avvolgenti, oltre a classiche postazioni, aggiungono comodità e invogliano a restare, a esplorare i saperi e le vie per continuare a trasmetterli.
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Bonus: da Il Concerto di Radu Mihaileanu, scena finale.
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una biblioteca coma pizza di incontri! bellissimo :)
RispondiEliminadovrò venire a vedere!
(mastra)
sì, dai, vieni!
EliminaBello..ci passo tanto tempo lì...quando posso!
RispondiEliminaStella*
lì dove?
EliminaUn giorno te lo dirò
EliminaNon ovunque si possono realizzare questi sogni di arredo, ma è un piacere profondo per qualsiasi bibliotecario/a leggere una descrizione così entusiastica di una biblioteca. Dove non ci sono divani e spazi sufficienti esistono sempre intenti, sforzi, impegno perchè comunque la sensazione dei propri utenti sia quella che descrivi: un posto dove vivere, incontrare, scambiare, crescere. Grazie.
RispondiEliminaSable
grazie a te e ben ritrovata
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