Dichiarare stanchezza, ma cedere sempre alla tentazione di rinunciare a uno spicchio di sonno, rubando riposo per non saltare nemmeno un giro di giostrina.
A proposito, ieri mattina ho visto una giostra dal di sotto. La stavano riparando ed era aperta in due, con un semicerchio della piattaforma ruotante sollevato a novanta gradi e metà degli elementi smontati e messi da parte: macchinine, cavallucci e camion dei pompieri poggiati al di fuori di ogni possibilità rotatoria. Un dietro le quinte che immobilizza la magia e di botto mostra com'è fatta la meccanica di un sogno, come stanno realmente le cose, spoetizzate dell'illusoria apparenza e riportate alla mera funzionalità.
Nessuna delusione particolare, comunque, solo un po' di curiosità, più o meno la stessa che induce, in altri momenti, a rinunciare a uno spicchio di sonno, rubando riposo per riavviare la giostrina a un altro spensierato giro.
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Hai ragione, ormai siamo grandi e un po' disincantati.
RispondiEliminaPerò com'era bello stare sopra quegli enormi cavalli decorati o accoccolarsi nelle barchette ascoltando il leggero sciabordio.
Elena Seguidora