27 ottobre 2012

Ora più ora meno

Quasi quasi punto la sveglia alle tre per spostarle proprio al momento preciso, le lancette (che poi, lancette, quali lancette, qua son tutti numerini, tra radiosveglia, cordless e cellulare). Sì sì, la punto alle tre e sposto l'orario. Anzi, quasi quasi la punto alle due, mi sveglio per vedere come sono le due dell'ora legale per poi, dopo un'ora, confrontarle con quelle del tempo standard, la cosiddetta ora solare.
Ora solare, ora solare, ora solare sarà mica un sinonimo di happy hour, ora solare, o la prima parte di un'altalena ciclotimica da posta dei lettori di un giornalino da bimbiminkia (ora solare, ora triste, ma sempre sotto il segno della pazzia, amo l'amicizia e lo shopping, odio l'ipocrisia e la scuola).
Quasi quasi punto la sveglia, quasi quasi la miro proprio, quasi quasi le sparo e mi compro un gallo al suo posto, purché canti all'ora giusta, purché non mi faccia brutti scherzi che gli tiro il collo e mi ricompro una radiosveglia mettendoci pure le batterie che in questa mancano, eccome se mancano, te ne accorgi quando salta la corrente e allora puoi puntare e spostare tutti gli orari che vuoi, l'orologio andrà sempre sullo zerozero:zerozero.
Quasi quasi sposto l'orario avanti e indietro di parecchie ore, ripetutamente, per andare avanti e indietro nel tempo, o nello spaziotempo, come in questo filmato sull'universo che conosciamo, presentato in scala reale (che è molto più di un poker).

2 commenti:

Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.



a cura di Giulio Pianese

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