Una volta un'animadorata, che per tutto il giorno era stata preda dello sconforto, mi disse: "Poi sono andata a ballare e mi è passato tutto. Se me lo avessero detto qualche mese fa, non ci avrei creduto."
È questo uno degli effetti del ballo quando il ballo è una passione vissuta, come quasi sempre capita nel caso del tango argentino, musica che prende corpo in una danza a quattro gambe che si prende l'anima e tutto il resto.
L'altra sera, alla festa di fine anno del corso, oltre al piacere del ballo c'era quello dello stare insieme. Un sentimento di contentezza per il fatto di esserci e che anche gli altri ci fossero: i compagni di corso e quelli più esperti, i volti delle complicità settimanali e quelli di felici incontri occasionali. Sì, certo, c'era la musica, c'erano cibo e libagioni, ma c'era anche un senso di appartenenza dovuto alla passione condivisa e alle difficoltà riconosciute, alle simpatie reciproche e alla bravura dei maestri nel tenere insieme il gruppo, che infatti fatica a separarsi, indugiando fino alle ore piccole anche a musica ormai spenta.
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Malena, nelle tue vene scorre il sangue del bandoneón.
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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.