Per fare le cose ci vogliono energie e tempo. Il tempo non c'è, bisogna prenderselo. Quanto alle energie, le abbiamo, le abbiamo tutti, anche se talvolta sembrano irrimediabilmente sepolte e servirebbe una scintilla a ravvivarle. Casomai il difficile è incanalarle in modo utile.
Le persone del Collettivo Agitamente di Seregno questo lo stanno già facendo: dopo una strenua lotta con la burocrazia degna di un episodio delle dodici fatiche di Asterix, l'altra sera sono riuscite a offrire alla cittadinanza (e a chiunque altro volesse assistervi) una proiezione cinematografica in piazzale Cadorna, mentre l'amministrazione comunale da due anni sta negando i finanziamenti alla rassegna estiva di cinema all'aperto.
Al di là della bella pellicola (Quasi amici è un film davvero godibile, capace di trattare con intelligenza e in modo divertente temi decisamente drammatici), il gradimento per la serata mi è derivato dal piacere della riappropriazione sociale di uno spazio pubblico, con la popolazione che risponde attivandosi per partecipare e contribuire alla riuscita anche economica della coraggiosa iniziativa (pare che le fanciulle del comitato ce l'abbiano fatta per un soffio a coprire le spese).
Alla fine, una birretta e qualche ciacola hanno suggellato degnamente la piacevole serata. È stato bello percepire in loro la meritata soddisfazione e ammirevole constatare che queste fantastiche creature, capaci di trovare in una vita densa d'impegni lavorativi e familiari il tempo e le energie per regalare qualcosa alla collettività, sono già in pista per il prossimo appuntamento, l'incontro con Salvatore Borsellino fissato per venerdì 28 settembre 2012 al teatro Santa Valeria di Seregno ("La pagliuzza e la trave: la mafia in Brianza e in Lombardia [non] c'è").
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