Chiamami aquila (Continental Divide), film con John Belushi nel ruolo di un giornalista d'inchiesta di Chicago, è sostanzialmente una storia romantica. Mi piacque quando lo vidi negli anni '80 in un cinema di periferia, il Perla*, che si trovava alla Bovisa.
La storia, come pure il personaggio, mi piace ancora, con i contrastanti accostamenti e gli slanci di cui è pervasa. Soprattutto, in tutti questi anni non avevo dimenticato quell'impossibilità di separarsi tanto ben raffigurata dalla scena dei saluti alla stazione che si prolungano sul treno fermata dopo fermata...
Un esempio di coincidenza degli opposti, di superamento delle distanze senza che le differenze si annullino. Come l'autentico reciproco infinito conoscersi.
* in seguito quella sala, dopo un periodo come cinema a luci rosse, chiuse definitivamente.
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