Oggi ho comprato un ombrello di emergenza dopo un incontro con la logopedista. Un ombrello davvero brutto, ma già dopo aver parcheggiato avevo intenzione di lasciare qualche euro in tasca a quel ragazzo scuro e gentile e all'uscita l'incalzare della pioggia mi ha definitivamente indotto all'acquisto. Un po' mi sono bagnato lo stesso, poi sono salito in macchina e ho attraversato un paio di volte l'autolavaggio celeste versione leggera.
Sul finire del pomeriggio, costeggiando il parco Nord tra un acquazzone e l'altro, ho rallentato fino quasi a fermare l'auto: era di nuovo il momento della fioritura e ho sorriso tra me e me.
Due anni fa, quando scattai quelle foto, anche il cuore stava fiorendo di illusioni nonostante le difficoltà del momento. Ho cullato dolcemente il ricordo, ma senza struggermi e dicendomi che il tempo dei petali non muore mai, che da qualche parte è sempre primavera. Basta non smettere di stupire e prima o poi capiterà nuovamente di tramutare l'allergia in allegria.
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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.