A un certo punto, le strade che erano sconosciute diventano percorsi automatici, i gesti che furono nuovi si annullano nell'oblio della routine, gli interrogativi che ammantavano ogni piccola decisione vengono soverchiati dall'abitudine e la cecità va a coprire gli arredi e i corredi, le pareti e le suppellettili, occultando sfondi e dettagli alla visione vigile.
Che tutto ciò possa condurre a una complessiva inconsapevolezza è solo un rischio, ma non va sottovalutata la sottrazione di sapore a scapito dei singoli momenti, una sorta di offesa al dio delle piccole cose. Un dio che è in ciascuna scintilla di ciascun essere, d'io della mente e dello spirito d'ogni giorno e d'ogni dove.
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Hemmablind è la parola svedese che sintetizza la "cecità domestica", ovvero l'incapacità di vedere (o di apprezzare) le cose che si hanno intorno abitualmente.
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