Io, io, io me lo ricordo di quando ci si era appena messi il grembiulino, si aveva giusto il tempo di aprire il quaderno, scrivere la data, aprire l'astuccio dei pastelli, disegnare un saio e un lupo e già arrivava un giorno di vacanza!
Io, io, io me lo ricordo di quando il 4 ottobre era festa nazionale e non sapevamo nemmeno distinguere tra festa laica e religiosa, ché tanto era uguale: si stava a casa da scuola, dal lavoro, si giocava, si mangiava, si rigiocava.
Io, io, io me lo ricordo di quando il 4 ottobre cadeva in settembre, sì in settembre: è che il calendario lo disegnavano così, perché lo disegnava una per cui disegnare era sempre stato un incubo e che piuttosto si sarebbe fatta sculacciare.
Io, io, io me lo ricordo di quando, oggi, è ancora estate ma la sera poi ti frega perché rinfresca. Anche se poi in fondo non è mica quella la fregatura, bensì il fatto che il mare e la montagna sono lontani da qui, troppo lontani, quasi come te.
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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.