28 febbraio 2011

Quello che non ho

Non è che non lo si possa fare, ma è inutile cercare quel che non c'è. O cercarlo dove non c'è.
Così è per il proverbiale "midi à quatorze heures" ("Non cercate il mezzogiorno alle due!", tale sarebbe risuonato in una resa letterale l'ammonimento che Madame Ponsy ci rivolgeva nel secolo scorso durante le lezioni di traduzione). Così è, pure, per un ventinove febbraio in un anno non bisestile. Così è, purtroppo, per i fili che pur aleggiando ancora in qualche dimensione sottile faticano a trovare o ritrovare gustosa consistenza nel mondo della comunicazione terrena.
Per questo tra poco si passerà direttamente al primo marzo, per questo l'orologio non tornerà indietro, per questo il sorriso punterà a ricentrarsi sul qui e ora. Ben sapendo, tuttavia, che un anno bisestile prima o poi torna, che ai fusi orari anticipati si può anche andare incontro e che il "qui e ora", se lo si vuol portar con sé, può stare anche in uno zainetto arancione.

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Nota: dato che in rete c'è chi finisce anche qui cercando di capire come si traducano determinate espressioni, diciamo chiaramente che "chercher midi à quatorze heures" significa "complicarsi l'esistenza".

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a cura di Giulio Pianese

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