Quelle d'idee sono associazioni a delinquere.
Cala la palpebra, vado a sciacquar la faccia, poi esco sul balcone dove mi trovo sempre a metà del cielo, di qua l'azzurro di là le nubi, che oggi sembrano voler seguire l'arco del sole per fargli da alabastro.
Ma cos'è 'sta sonnolenza, cos'è questo languore, sarà l'età o la primavera, sto per chiedermi, quando mi ricordo della maledetta zanzara che alle 4.55 m'ha svegliato per sempre, riaddormicchiarmi non vale come vero riposo, specialmente se il naso chiuso da presumibile allergia al cloro impedisce una soave respirazione. E va be', insomma, cosa vuoi che sia una zanzara, dove può portarti una luce accesa nel cuor del buio per darle la caccia... è che le associazioni d'idee son malandrine e insinuano lo struggimento dove la stanchezza lascia varchi.
Dunque non resta che scoprire un pezzo da ascoltare e lasciare che il pensiero vaghi attorno a formule di desiderio, tipo questa, magari: "Fammi fermare il tempo, fammi andare avanti e indietro nel tempo, a piacimento. Fammi fermare dove mi è piaciuto stare. Fammi restare lì per sempre. Per sempre."
Che poi so già che non accetterei, che vivere voglio vivere davvero, voglio, e per vivere davvero si va avanti e fino in fondo, si va, però... ma è tutta colpa delle associazioni d'idee, maledetta zanzara, e di un letto semivuoto.
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Ribadisco anche qui l'attribuzione precisando che la formula presa a prestito è di Flounder.
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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.