Pensa un po' che roba: uno va a gustarsi un concerto dal vivo in un bel posto, gratis, scatta una foto, clic, la scarica sul computer, clic, la carica su un sito, clic e dopo un po' gli arriva a casa un CD, gratis.
Le cose belle in questa sequenza di eventi sono state: la passeggiata e il bosco di Paneveggio con gli abeti risonanti; Giovanni Allevi, che avevo appena applaudito in piazza Duomo nonostante le zanzare insieme a Fraps, a Amir e a Stefano, comodamente seduti nonostante le transenne, e che quella sera ci aveva davvero rallegrati con la sua Joy; Giovanni Allevi, dicevo, che lassù alle Carigole ha dapprima diretto l'orchestra dei bravi Virtuosi Italiani, ma su brani veramente pallosi (da profano, credo che il nostro riccioluto non sia ancora un compositore eccezionale per orchestra), indi ha riconquistato tutti tornando a toccare gli 88 tasti in collegamento diretto con il suo sé; le cose belle, dicevo, comprendono le foto che sono state pubblicate e Silvia da Bressanone, la cui presenza ha valorizzato la mia, scattata durante il sound check, e di certo la scenografia delle Pale di San Martino (colte anche dall'inquadratura di un giovanissimo paparazzo).
Poi, naturalmente, il CD Cime Domestiche, con Paolo Benvegnù, Monica Demuru, Petra Magoni, Ares Tavolazzi.
Ora l'ascolto, riguardandomi le foto agostane:
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(...che poi magari invece 'sti trentini avran voluto premiare la levataccia notturna e la buona volontà per quell'alba alla Roda di Vaèl...)
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