- Pronto.
- Ciao, come stai?
- Bene, ma come mai il blog non ti si vede più?
- Eh, stavo pulendo la tastiera con l'aspirapolvere senza aver spento il computer e non so per quale combinazione di tasti, ho cancellato tutto, l'ho eliminato senza volerlo.
- Oh, e adesso?
- Adesso lo riscrivo. I porconi li ho già tirati.
- Come, lo riscrivi?
- Lo riscrivo, una parola dopo l'altra.
- Parola per parola?! Vuoi dire che lo copi, hai fatto un becàp...
- Ma no, lo riscrivo nel senso che farò esattamente come avevo fatto all'inizio, mettendo giù e pubblicando quello che mi viene. E che non potrebbe mai essere uguale... un po' come con i baci.
- Cioè stai dicendo che il bacio è come un blog?
- Casomai che bloggare è come baciare. Se ti ricordassi tutti i baci che ci siamo dati, sapresti bene che non ce n'è stato uno identico all'altro. Sarà per questo che non mi stufano mai.
- Mmh... forse qualcuno si assomigliava, però, eheheh.
- Va be', dai, vado. Domani magari ti linco.
- Dai, non dire così!
- Perché?
- Se ti sentono i bambini...
- Ma no, son di là a giocare...
- Ah, ochèi, allora sì, fai pure, sai che (ci godo).
- Cosa?
- Che mi piace (...non posso parlare, amore).
- Dai, ci sentiamo quando si potrà, buona serata e baci.
- A te.
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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.