"Scusi, ha da accendermi?"
"Sì, ecco... ma dov'è la sigaretta?"
"Non fumo, io. Cioè, solo se vale la pena. Un tiretto ogni tanto, anche perché la pigrizia mi ha salvato dal deboscio, nel senso che non avendo mai saputo o voluto imparare a rollare, ho rarefatto il consumo di canne fino alla pura eccezione."
"E allora perché mi ha chiesto da accendere? L'ennesimo trucchetto per attaccar bottone..."
"Accendermi, ho detto."
"È arrivata la Torcia umana, è arrivata."
"Se troviamo gli altri due saremo Fantastici, tutti insieme."
"Anche lei... anche tu leggevi i fumetti Marvel o dici così per via del grande schermo?"
"Fumetti, quelli originali. Avevo la serie completa, compresi gli arretrati esauriti, grazie al padre di un amico che aveva saccheggiato direttamente il magazzino dell'editore. Ci avevo speso tutti i risparmi della fanciullezza."
"Tanto ci tenevi!"
"Sì, mi facevano impazzire. In realtà, però, quando li avevo ordinati immaginavo di riuscire a reperirne una decina, non quasi un centinaio tra le varie serie che facevano capo a tutti quei supereroi con superproblemi."
"Dunque le cose erano andate oltre i tuoi desideri."
"In effetti, sì. Ma non potevo né intesi mai pentirmi di tutto ciò."
"E poi?"
"E poi percorsi l'abbondante godimento di leggermeli e rileggermeli tutti quanti, per qualche anno."
"Li hai ancora, ovviamente..."
"No, a un certo punto decidemmo di fare spazio in casa e li svendetti a un edicolante ingordo che approfittò della mia scarsa dimestichezza con la contrattazione e con la lungimiranza."
"Un collezionista non avrebbe mai commesso un errore del genere."
"Collezionista non lo sono, sebbene qualcuno lo creda."
"Cosa vuoi dire?"
"Che se hai da accendermi, brucerò per te soltanto."
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