È andata bene: anziché i celerini, c'erano un giornalista e un fotografo di Repubblica, più un manipolo di persone venute lì apposta (grazie al tam tam dei link) e astanti incuriositi che si son fermati ad ascoltare.
Prima abbiamo sparso o distribuito volantini e disposto a terra una quindicina di lumini accesi, occupando di fatto un intero tratto di quella via pedonale, poi abbiamo letto i testi ad alta voce, alternando versi e prosa, con le figure delle Eumenidi e quella di un... Ominide a stagliarsi sotto un arco della Loggia, sopraelevate rispetto al piano stradale in cui ci muovevamo noi editorialisti.
Anche sui tempi siamo stati fortunati, concludendo un momento prima che giungessero lì i pattinatori con i loro birilli da slalom e la musica a ritmarne i volteggi.
Mi ha fatto piacere riscontrare l'interesse generale e ancor più l'intraprendenza di quelli che si sono poi avvicinati a far due chiacchiere per soddisfare qualche curiosità.
Alla fine, birra e cazzeggio al Bar Cavour, raggiunto con una breve passeggiata.
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Aggiornamento: se il vecchio collegamento ai testi non funziona e te li vuoi leggere, li trovi qui, insieme al filmato.
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Grazie per aver letto le mie parole, sarò lieto di leggere le tue.