ha fatto l'unica (l'unica) cosa che un governo (qualsiasi governo) in democrazia non deve mai fare: porre il proprio vantaggio al di sopra di quello di coloro che è chiamato a servire.
Concordo con questa osservazione di Carlo Annese:
Il fatto è che ormai qualsiasi cosa o qualsiasi personaggio deve passare dalla televisione per dimostrare la propria esistenza. E anche chi apparentemente contesta questo ragionamento lo usa come strumento. E il teatro, mi chiedo? E tutti gli altri spazi di manifestazione del pensiero e della cultura, non contano? Non sono anche quelli spazi pubblici di aggregazione, di riflessione, di conoscenza, di pensiero (e della sua libertà)? Perché, chi vuole opporsi al potere della tv non la fa davvero, ma da fuori?
E poi magari apro un libro, accendo la radio, metto su un disco, mi sdraio sul letto... Ti parlo o ti scrivo e ricordo quel canto (gli spazi siamo noi). Poi forse ti sogno, chissà se in silenzio riparte l'incanto (o i pazzi siamo noi).
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