28 febbraio 2014

Il giorno che non c'è

Affacciandocisi da oggi, domani è proprio il giorno che non c'è.
Vuoto d'un attimo, assenza in luogo d'un appuntamento instabile, foglietto strappabile mancante. Destriero in posizione impossibile, capirai, una zampa su quattro, ci vorrebbe Pegaso.
È il non momento delle realizzazioni improbabili o magari illusorie, un po' come il centro mancato al tiro a segno. È fors'anche l'istante delle non ricorrenze: la pallestra delle emozioni senza una data certa, l'immenso vorticare dei momenti inestimabili. È, chissà, questo e altro il giorno che tra oggi e domani manca.
Se lo senti ronzare tra mezzanotte precisa e precisa mezzanotte, è proprio il giorno che non c'è. O per meglio dire: sarebbe, visto che non c'è.

27 febbraio 2014

Trovare la forza

Il tempo tiranno e le cose da fare, gli orari bislacchi e il pensiero alla sveglia dell'indomani: ecco alcuni ostacoli fisici e mentali che si frappongono al cogliere d'impulso ogni opportunità di divertimento o approfondimento, di scoperta o profferta, di danza o vicinanza.
Tu chiamalo senso di responsabilità, se vuoi, ma l'io bambino lo chiama solo e semplicemente "uffa" e non è detto che abbia torto.

Una delle frasi più accoglienti che mi sia mai sentito rivolgere da una persona cara al mio arrivo in orario inconsueto fu: "Non è mai troppo presto, non è mai troppo tardi."
La trovo bellissima ed è un peccato non trovare la forza di applicarla più spesso.

24 febbraio 2014

Per la serie

"Pronto"
"Ciao, cosa fai?"
"Faccio un po' di gas"
"Eh?"
"..."
"..."
"Ahahha, ma cos'hai capito, sono in coda al distributore del GPL"

Per la serie: la frequenza delle minchiate non è inferiore a quella di tante altre cose, anche se non può nemmeno lontanamente competere con quella delle nascite, delle morti o, per esempio, del battito cardiaco. Se non cogli il riferimento è perché non hai ancora dato un'occhiata all'ennesimo capolavoro di xkcd: una grande vignetta in movimento che s'intitola Frequency.

23 febbraio 2014

IVA inclusa

Raccogliere i documenti contabili è una rottura inenarrabile, però perfino lì si possono nascondere minuscole nicchie di spunti piacevoli, come quando, rivedendo le fatture del telepass, si riaffacciano alla visione e al sorriso i viaggi compiuti e i giri vissuti, e le persone con cui tanti bei momenti sono stati condivisi.

22 febbraio 2014

Smetto quando voglio

Titoli di coda, leggo "© 2014" e dico:
- Ah, ma è proprio appena uscito!
- Per forza è appena uscito: siamo al cinema.

Già: al cinema vado così di rado da essermi abituato ai DVD presi in prestito dalla biblioteca (sempre bello Il Pertini), tra i quali ovviamente non sono disponibili le ultimissime uscite.
Dunque prendi pure un po' con le molle il mio entusiasmo, ma accogli ugualmente il consiglio di andarti a vedere il bel film d'esordio di Sydney Sibilia, con il suo trattamento, cinematograficamente efficace fin dai titoli di testa e davvero assai divertente per l'intera vicenda, di drammi parecchio attuali nel nostro Paese, in tempi di tagli alla ricerca e di svalutazione dei cervelli.

Doppie grazie alla mia amica Narsil.

17 febbraio 2014

Ricetta del giorno

Impeccabili non si può essere sempre, anzi: quasi mai lo si è. L'importante è saperlo e sapercisi adeguare: pronti ad ammettere una mossa falsa e possibilmente a rimediarvi, mantenendo in ogni caso la convinzione di poter fare meglio nelle successive occasioni.
Quanto alla difficoltà di raggiungere l'aplomb per un cuore focoso: non potendo puntare sull'efficacia di una distaccata freddezza, non resta che alimentarsi alla fonte dell'autenticità, rischiosa ma disarmante.

11 febbraio 2014

Tutto e il suo contrario

Nella vita succede di tutto e il contrario di tutto. Questo è sempre vero o falso per chiunque (e per nessuno), nelle grandi come nelle piccole cose.
Prendi il tempo, nel senso del meteo: dopo piogge feriali interminabili, arriva un fine settimana inondato di raggi di sole, durante il quale però piove anche un po'. Volendo, si potrebbe dire che c'è stata una bellissima tregua piena di luce, colori e calore, oppure optare per una lamentela sull'eccesso di precipitazioni che non risparmia nemmeno il week-end.
Come che sia, il punto è scegliere quali aspetti considerare. Come nei notiziari, come navigando in internet, come nella scelta di qualcosa da leggere o da ascoltare, si tratta di selezionare. Allora sarai tu a costruire le tue informazioni, la tua rete, i tuoi diletti. A decidere come poserai lo sguardo sul mondo.

05 febbraio 2014

"Vita è l'Amore che non muore"

Oggi il post da leggere lo trovi su Cut'n'Paste. Sono parole di Bea, alias Mariemarion, che lei non trovava la forza di pubblicare, come invece mi ha concesso di fare. Un abbraccio grande (e, oggi, auguri di buon compleanno a Pupa).

03 febbraio 2014

Un altro Capodanno

L'anno del cavallo è arrivato, l'ho visto, ho visto insieme ai miei figli qualche dragone che lo proclamava. All'anno del cavallo non abbiamo dedicato libagioni, ma degustato cibarie, dalla piccante e quasi immangiabile zampa di fenice ai deliziosi lamian ("pasta fatta casa") saltati con frutti di mare, passando per i dolcini della casa di Long Chang, serviti intempestivamente a metà pasto ma ugualmente apprezzati. L'anno del cavallo portava con sé freddo e un po' d'umidità, ma siamo stati bene comunque. L'anno del cavallo è arrivato, me ne sono accorto, ma ora sta facendo galoppare me nitrendomi: "Buon lavoro, Zu."

01 febbraio 2014

The Casual Vacancy

Mi hanno detto diverse volte che Harry Potter è scritto bene, che non è roba da bambini e che è bello da leggere. La voglia non me l'ha fatta venire nessuno finora, però mi è capitato per le mani un altro libro della stessa autrice, un romanzo che non c'entra niente con la strafamosa serie e che mi ero ritrovato a sfogliare quasi per caso, appena sfiorato da un minimo di curiosità, per poi divorarlo goloso.

The Casual Vacancy di J.K. Rowling pesa 480 pagine nell'edizione con copertina rigida ed è una di quelle letture che non solo ti spiace interrompere, ma che non vorresti finissero.
L'autrice sa davvero scrivere e lo fa senza appiopparti inutili passaggi di ridondanza professionale che si trovano in altri autori di grido. Al lettore non vengono chiarite subito le interrelazioni tra i personaggi, le cui caratteristiche si scoprono e approfondiscono un poco alla volta, come quando nella vita reale si comincia a conoscere qualcuno (e mai si finisce). Da un improvviso decesso, l'assenza che si viene a creare tocca in un modo o nell'altro tutti gli abitanti di un borgo della provincia inglese. Il seggio vacante diviene non solo il motivo del contendere, ma l'occasione per portare in superficie tensioni sociali, familiari e personali di ogni generazione, facendo esplodere i problemi e le asprezze che sottendono la cupola idilliaca deputata ad ammantare la piccola località. La realtà è cruda, spesso fino all'intollerabile, il tessuto sociale è un intrico di verità difficili, in cui ciascuna esistenza porta il proprio fardello, diverso per ogni età e condizione. La vita e le sue ansie, il fiume e le sue anse, e ogni personaggio il suo ansare.


a cura di Giulio Pianese

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