Insieme alla tessera del cineforum mi avevano dato un libricino di presentazioni, che leggo sempre dopo aver visto il film. Stamane ho avuto la bella sorpresa di vedervi citato un post di Elena Chesta a proposito di Julia Child, alla quale sul grande schermo dà vita l'immensa Meryl Streep.
Sarà un po' infantile, ma è stato bello l'effetto di veder proiettato nel quotidiano vivere uno spicchio di vita sul web (ché il mondo delle reti relazionali come lo intendiamo qui, dicemmo e ribadiamo, non è virtuale -- e questo non è plurale maiestatico, ma sentire condiviso).
Sull'onda del sorriso scivola il ricordo e riemerge un aneddoto: un paio d'anni fa un mio amico e vecchio compagno di palco, preparando il suo matrimonio, chiese al suo attuale cantante di consigliargli un dj da ingaggiare per la festa. Lui gli indicò un certo Manlio e cercando conforto al parere rovistò su internet per qualche notizia, trovò una recensione e gliela spedì via mail. Era un mio vecchio post e la sera in cui ci presentarono ci ridemmo su tutti insieme, brindando alle coincidenze, ai cerchi, alle cerchie, ai cerchioni, e naturalmente al rock!
Il fatto è che il mondo è piccolo e la rete è grande.
A quel matrimonio, poi, fui casualmente catalizzatore di una specie di carrambata, presentando mio fratello a Elena Petulia: momenti di commossa ilarità quando venne fuori che Beppe e il padre di lei si conoscevano bene...
Gli è che il frantumarsi dei gradi di separazione mi diverte e mi fa gioire, quasi fosse una proiezione di quei lacci bianchi illuminati.
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...finché mi risucchia una galassia a spirale dritto dritto nel dna dell'universo e risbucherò fuori nel mattino del tunnel blu senza ricordare nulla tranne una fragranza di buono e bello e uno sventolio di lacci bianchi a collegare il sempreora e il tuttovoglio con un bacio dal cuore del sole di notte, attraverso l’inverno a dar calore al nuovo chiarore.
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