Mercoledì, in occasione del Giorno della Memoria, ho indicato tre riferimenti ai ragazzi di terza media: un film, un libro, un fumetto.
Ho raccontato loro di quando vidi al cinema Au revoir les enfants (Arrivederci ragazzi), di Louis Malle, e di come mi fece capire quanto vicini a noi fossero i deportati: nostri compagni di classe, vicini di casa, parenti, amici.
Ho ammesso di avere letto con un certo ritardo Se questo è un uomo di Primo Levi: stavo lavorando per rifinire la tesi di laurea quando non potei fare a meno di prendermi una pausa da tutto quanto per divorare quel resoconto preciso, terribile, esposto con l'autenticità di chi sa davvero scrivere e raccontare.
Ho suggerito loro di prendere in considerazione, magari tra qualche anno, il capolavoro Maus, realizzato da Art Spiegelman, avvertendoli della sua crudezza, ammantata però da immensa umanità.
Passare il testimone è qualcosa che va fatto. Con l'auspicio che nulla sia dimenticato, certo, ma anche con la speranza che l'essere umano possa far rinascere la bellezza oltre ogni tragedia.
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