27 luglio 2020

Un prof che studia

Un tuffo dove il web è più blu... Già, perché anziché il mare, l'orizzonte cromatico me lo disegna il sito del MIUR, al quale ormai ho imparato ad accedere con una certa disinvoltura, avvalendomi dello SPID. In verità, anche in questo caso di mare si tratta: quello della burocrazia, che però, bisogna dirlo, on-line è meno da incubo rispetto a quella che immagino abbia angosciato le generazioni precedenti.

Giusto un momento di pausa dopo aver conseguito i 24 CFU e poi vedrò il da farsi per la preparazione ai concorsi (straordinario e ordinario) che affronterò per ottenere l'abilitazione all'insegnamento. Forse ne varrebbe la pena anche solo per poter rispondere con giustificato orgoglio alla fatidica domanda: "Quand'è l'ultima volta che hai fatto qualcosa per la prima volta?", invece lo stimolo viene da altre direzioni, e cioè la voglia di svolgere stabilmente e senza patemi economici un lavoro che mi piace talmente da farmi dimenticare, spesso, che di lavoro si tratta: insegnare.

Ci sono arrivato dopo lustri di altre esperienze e sono queste ad arricchire quel che posso trasmettere agli alunni, in gran parte entusiasti quanto me.

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a cura di Giulio Pianese

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